Recensione: Bit Boy!! ARCADE (3DS eShop)

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Quanti di voi si ricordano di Bit Boy!!, un videogioco per WiiWare che arrivò nel lontano 2009 sullo store digitale della precedente home console Nintendo? Bene, Bit Boy!! Arcade per l’eShop del 3DS ne rappresenta l’erede spirituale. Cerchiamo di scoprire assieme quali avventure sono state pensate questa volta per Kubi, il protagonista, in questa folle e pixellosa realizzazione del brillante creatore (lo stesso del recente PuzzleBox Setup).

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La struttura del gioco è volutamente costruita per raccontare un delirante viaggio nel tempo attraverso l’evoluzione tecnologica dei videogiochi. Col progresso del gioco non cambierà solo lo stile grafico adottato, ma anche il gameplay, diventando sempre più completo e profondo. Come enfatizzato dal titolo di questo sequel, il gioco ha un impronta tipica arcade: le poche e semplici regole iniziali andranno a farsi sempre più complesse durante l’avanzamento del viaggio nella mente del protagonista e del suo folle creatore. Bit Boy!! Arcade gioca essenzialmente sul campo da gioco di Pac-Man. Non poteva del resto essere altrimenti per un titolo che si propone di omaggiare la trentennale storia dei videogames. Ma cerchiamo di andare con ordine.

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L’incedere dei livelli è caratterizzato in maniera molto fantasiosa e chiama in causa il rapporto che l’eroe stesso ha con i videogames. Controlleremo Kubi, un piccolo cubetto animato che può inizialmente solo strisciare (l’unico momento in cui è in grado di saltare è quando si trova sotto i Pixel Friends, gli amici da salvare) lungo livelli labirintici zeppi di nemici che ne pattugliano incessantemente i corridoi. Si è dunque in uno stealth-game, con la differenza, però, che i nemici continuano a fare il loro percorso anche se passiamo loro davanti, senza variarlo di una virgola per iniziare ad inseguirci. E questo, probabilmente, è il più grosso difetto di Bit Boy!! Arcade, opera volutamente retrò che rischia però di rimanere fagocitata in limiti tecnici e concettuali di un’era geologica fa. Del resto, anche i fantasmini inseguivano Pac-Man se la palletta di Namco capitava loro a tiro, quindi non si capisce davvero perché gli sgherri di Shadow Plattchen ci ignorino completamente.

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L’impostazione del titolo riduce, dunque, il gameplay ad una particolare partita a guardie e ladri nelle quali è il tempismo a determinare la riuscita od il fallimento dei livelli. Più volte, infatti, verrete intrappolati in vicoli cechi e sarete costretti a ricominciare tutto da capo. Se per alcuni questa “limitazione” può apparire frustrante, credo che questo continuo misurarci con noi stessi rappresenti la vera natura arcade del titolo. Lungo i livelli ci sono anche degli items da raccogliere per accrescere il proprio punteggio. Per prenderli bisogna uscire dal seminato e correre qualche rischio in più, ma in cambio è possibile aumentare i punti in saccoccia. Punti che comunque aumenteranno sensibilmente finendo il prima possibile i vari stage: ecco perché il gioco di Bplus va giocato in fretta, limando secondo dopo secondo alle nostre partite.

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Piccoli aggiustamenti al gameplay saranno introdotti viaggiando nel tempo. Non possiamo anticiparvi naturalmente nulla perché, alla fine, si prosegue anche per quello: per vedere cosa apporterà di nuovo al gioco il progresso tecnologico. L’intuizione più geniale di tutte è costringervi a spendere due gettoni 3DS, di quelli che si accumulano camminando, ogni volta che si incappa nel Game Over per riprendere la partita, proprio come se si fosse alle prese con un cabinato di un’altra epoca.  Non dobbiamo stupirci: Bit Boy!! Arcade è amore per l’oggetto videoludico in sé e per sé considerato dal titolo ai titoli di coda, passando per menu folli e stranianti, ma ludici come piacciono a noi. Il problema è che tutto questo citazionismo, tutta questa storia videoludica, tutte queste trovate a loro modo dotte intrigheranno esclusivamente i giocatori in grado di coglierle, ovvero quelli più grandicelli. I soli, del resto, che oggigiorno possono ancora divertirsi con un Pac-Man riveduto e corretto. I più giovani faticheranno ad entrare nel meccanismo e difficilmente si lasceranno prendere dall’emozione, non potendo essere inghiottiti dal turbinio di ricordi che l’opera dell’austriaco Bernd Geiblinger spera di riesumare. E, probabilmente, non faticheranno ad etichettare Bit Boy!! Arcade come un titolo “vecchio”, di un’altra era, un po’ troppo semplicistico e pure noiosetto, non solo per la ripetitività di gameplay, ma anche per i tanti testi a schermo che, fortunatamente, potranno saltare (premendo contemporaneamente L e R).

 

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VOTO FINALE : 8/10

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One thought on “Recensione: Bit Boy!! ARCADE (3DS eShop)

  • 9 Gennaio 2015 alle 11:26
    Permalink

    la demo mi era piaciuta e, proprio come scrivi tu, temevo che il gioco potesse divenire frustrante
    magari se lo becco in offerta, in un periodo in cui non ho altro, lo scarico

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