[Recensione] Angry Video Game Nerd Adventures (3DS/WiiU eShop)

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Angry Video Game Nerd è il personaggio creato da James Rolfe, indiscusso genio nell’ambito dell’intrattenimento su YouTube. Dopo aver fondato il canale nel lontanissimo aprile 2006, la sua attività principale è sempre stata quella di recensire, in maniera piuttosto divertente e spesso anche volgare, i giochi del passato. Nel farlo, si è spesso focalizzato su molte console ormai considerate “antiche”, di cui James, oltre ad essere estimatore, è anche assiduo collezionista.

La particolarità con la quale vengono analizzati pregi e, soprattutto, difetti di questi giochi finiti nel dimenticatoio (per ovvie ragioni) ha permesso al canale di ottenere sempre più consensi garantendo al suo fondatore di guadagnare dalle visualizzazioni abbastanza per finanziare sempre più acquisti folli e di aumentare progressivamente il livello qualitativo dei suoi video.

La naturale evoluzione di tale progetto non poteva essere altro che la pubblicazione di un videogame che, tenendo fede alla filosofia trainante delle videorecensioni, potesse continuare a citare i videogiochi “brutti” mantenendo il tono volgare e palesemente esagerato. Nel segnalarvi l’esistenza anche di un film interamente dedicato all’AVGN vi rimandiamo alla pagina wikipedia ad esso dedicata.

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Questa necessaria introduzione ci permette, dunque, di contestualizzare e comprendere meglio il gioco in questione: Angry Video Game Nerd Adventures, sviluppato da FreakZone Games e miracolosamente pubblicato su console Nintendo da ScrewAttack Games. Le puntate del Nerd, infatti, sono sempre permeate da un alone di nostalgia, che induce il pubblico a riflettere su come i giochi del passato fossero migliori di quelli attuali: un’atmosfera che si respira anche nel videogioco ufficiale dedicato al personaggio.

Chi ha avuto la grande fortuna di vivere gli anni d’oro della storia dei videogame, è a conoscenza di come questi giochi fossero di gran lunga più difficili di quelli attualmente in commercio, prestandosi come vere e proprie sfide e non come semplice strumento di intrattenimento grafico. Nel riuscito tentativo di rendere omaggio a questi prodotti, anche ricreandone le caratteristiche, Angry Video Game Nerd Adventures finisce per essere un titolo che si presenta ostico già a partire dallo stesso tutorial.

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La trama del gioco, come da tradizione del genere platform, è piuttosto banale: James verrà risucchiato in un mondo ad 8-bit, in cui dovrà farsi strada a forza di fucilate nel complesso intreccio di livelli. Gli stage saranno fin dall’inizio tutti sbloccati e selezionabili, in maniera analoga a come siamo stati abituati dalla serie di Mega Man.

In conclusione, l’obiettivo del gioco è completare tutti i livelli per accedere al boss finale. A seconda del livello di difficoltà impostato, ad ogni livello avremo a disposizione un certo numero di vite, che all’inizio ci sembrerà esagerato, ma che finiremo in una manciata di secondi vista l’assurda difficoltà di gioco. Inoltre, James avrà una barra della salute, rappresentata da delle bottiglie di birra.

I dialoghi presenti sono pochi, ma ben congeniati: in essi il protagonista tirerà fuori un po’ tutto il suo repertorio di frasi celebri ed incredibili imprecazioni, mai casuali, e sempre ben contestualizzate. Non solo, anche i nomi dei livelli e le caratteristiche di alcuni personaggi sbloccabili (e successivamente giocabili) renderanno omaggio alla volgarità assoluta ed a vere chicche del passato quali i giochi pornografici pubblicati a tradimento su Atari.

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Sicuramente, l’aspetto migliore sono le continue citazioni, a volte quasi parodistiche, dei grandi classici del passato, tra i quali Doom, Super Mario, Majora’s Mask e così via (vi ho già parlato dei giochi pornografici pubblicati a tradimento su Atari??). Interessante anche come sia possibile di decidere di non permettere al gioco di salvare i nostri progressi, scelta che sembra assurda ai nostri giorni ma che ci riavvicina ai tempi nei quali i salvataggi non erano contemplati nelle funzioni dei videogame.

Altrettanto notevole è la qualità tecnica dei controlli, precisissimi nelle manovre e nei salti. Questo risulta essere un altro elemento fondamentale che concorre a rendere AVGNA difficile, sì, ma non impossibile. La frustrazione di gioco sarà quindi dovuta solo ed esclusivamente all’impossibilità del giocatore di riuscire nelle manovre più avanzate, ma non a causa di bug o imperfezioni tecniche.

AVGN

In definitiva, il titolo risulta complessivamente solido e di grande gusto, adatto agli amanti delle sfide e dei vecchi platform “di una volta”. Un gioco che, seppur banale nella trama, scatena profonde riflessioni per quanto concerne l’approccio odierno dei videogiochi. Che questi ultimi, soprattutto nelle grandi distribuzioni, siano tacciati di semplicismo, è un dato di fatto. La causa di questa eccessiva leggerezza nell’affrontare la difficoltà di gioco è tendenzialmente attribuita ai consumatori, oramai restii, almeno per quanto concerne i grandi numeri, a confrontarsi con sfide eccessivamente ardue. Se siete amanti del retrogaming non potete farvi mancare questa perla e il nostro consiglio è quello di affiancare Angry Video Game Nerd Adventures all’ottimo Life of Pixel.

 

VOTO FINALE : 7.5/10

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One thought on “[Recensione] Angry Video Game Nerd Adventures (3DS/WiiU eShop)

  • 14 Dicembre 2015 alle 13:54
    Permalink

    insomma la versione cattiva e volgare di Life of Pixel 😀

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