[Recensione] Graveyard Keeper

Lo abbiamo atteso a lungo, osservandolo divertire i giocatori PC e bramando l’arrivo della versione Nintendo Switch a noi a lungo promessa. Oggi finalmente è arrivato il gran giorno e chiunque sia desideroso di tuffarsi all’interno di Graveyard Keeper, titolo di Lazy Bear Games e pubblicato da tinyBuild, sulla piccola ibrida Nintendo sarà contentissimo di sapere di poterlo fare senza alcun timore. Dopo aver giocato per circa una settimana a questo folle gestionale, infatti, possiamo già da ora rassicurare tutti coloro che temevano in un porting grossolano, perchè Graveyard Keeper si presenta a noi Nintendari più in forma che mai. Scopriamo assieme a chi è rivolto questo particolarissimo gioco gestionale.

In Graveyard Keeper, lavori in un cimitero piuttosto fatiscente. Non sei morto – il che è un vantaggio – ma ti rendi conto abbastanza rapidamente che l’unico modo per tornare a casa è fare un lavoro di successo trasformando un luogo di sepoltura pieno di spiriti miserabili in un posto nel quale la gente potrebbe realmente desiderare essere sepolta. Per fare questo, non dovrai solo prenderti cura di questo particolare cimitero – un compito che è assolutamente più facile a dirsi che a farsi – ma anche aiutare gli abitanti dei villaggi locali. Ovviamente, in tutto questo ci ritroveremo anche a dover seppellire i vari corpi che verranno sempre più spesso a “farci visita”. Inoltre non puoi semplicemente mandare le persone da qualche parte, devi renderle felici. Sembrerebbe che tutti siano critici, anche nella morte.

In Graveyard Keeper, come in molti giochi, si progredisce completando vari obiettivi. Questi prevedono soprattutto che il tuo cimitero sia di prim’ordine, seppellire i morti dopo l’autopsia e completare i lavori stabiliti dai personaggi nel gioco. Questo è dove le cose diventano difficili. In Graveyard Keeper devi insegnare a te stesso a fare tutto. Devi essere un fabbro, un falegname, un agricoltore e molto altro e per completare gli obiettivi che hai impostato devi aver imparato varie tecnologie. Per farti un esempio, c’è un personaggio nel gioco che ti insegnerà una ricetta di torta se gli porterai il miele. Per fare questo ovviamente hai bisogno di api, ma non otterrai le api fino a quando non avrai riparato una casetta apposta per queste indispensabili api. Per fare questo avrai bisogno di assi di legno, chiodi, ecc. Ognuno di questi elementi richiede di aver imparato qualcosa di nuovo. Ogni obiettivo è diverso e tutti implicano una serie di passaggi logici. Ed è proprio qui che arrivano i problemi.

I passaggi logici sono tali solo se si conosce esattamente quale ordine devono essere eseguiti. Questo non è un gioco che ti dirà cosa devi fare mentre lo fai. Ne deriva che il giocatore sarà spesso abbandonato a sè stesso. Per questo motivo nel gioco proveremo spesso emozioni contrastanti, tra divertimento e frustrazione ci sarà veramente poco tempo per godersi i propri progressi in quanto il lavoro chiama e non sarà veramente possibile fermarsi nemmeno un secondo. È possibile acquistare i materiali necessari dal villaggio locale, ma questo è un processo costoso e non si ottengono molti soldi con le mansioni di “vita” quotidiana.  I soldi possono essere guadagnati vendendo certificati di sepoltura che arrivano abbastanza facilmente. Il resto dei tuoi fondi sono fatti attraverso il commercio. Puoi vendere pane e altri prodotti alimentari che hai cucinato o barattare frutta e verdura fresca. Per fare questo, però, è necessario conoscere le ricette, come raccogliere gli ingredienti e se la propria azienda agricola dove ottenere i semi e come far crescere le cose. Letteralmente tutto ciò che fai in questo gioco è appreso e nulla ti viene dato, come già detto in precedenza.

E’ davvero sorprendente, ed inizialmente spiazzante, scoprire quanto si possa fare in un gioco di questa entità. Nulla è davvero lasciato al caso, e gli sviluppatori hanno svolto un lavoro eccezionale per rendere ogni giornata quanto più credibile possibile!

Anche il tempo in generale è un fattore importante nel gioco. Hai una certa quantità di energia ogni giorno con cui svolgere i tuoi compiti. Puoi concederti più energia con le pozioni o mangiando, ma l’unico modo per ottenere un pieno riempimento è dormire. Dormire salva il gioco e sposta anche il tempo, quindi anche questo è un altro elemento da monitorare con estrema attenzione. Quando non stai completando gli obiettivi, devi assicurarti di avere cadaveri felici. Ogni tomba ha un metro che rappresenta i peccati della persona sepolta in esso. Se questo metro è basso significa che lo spirito è inquieto. Ogni volta che migliorate la loro tomba e l’ambiente circostante diventano più felici. Gli spiriti felici significano un bel cimitero e meno mal di testa per te, quindi vale la pena piantare aiuole e mantenere le lapidi e le recinzioni eleganti e in ottime condizioni. Mentre impari come meglio preparare i corpi scoprirai che tutto ciò aiuta i fantasmi felici.

Graficamente è evidente l’anima retro dell’intera produzione, ovviamente il tutto appare attraverso una piacevolissima pixel art a 16 bit. Per quanto riguarda il sonoro, invece, la musica di sottofondo funge da puro accompagnamento, il che è perfetto per questo tipo di esperienza. Il porting per Nintedo Switch di Graveyard Keeper fortunatamente è stato eseguito con molta cura ed attenzione. Avere questo tipo di gioco come un’esperienza mobile con una risoluzione dello schermo adeguata e un buon supporto per i pulsanti lo rende più plausibile e fattibile per il gioco prolungato. E ‘sicuramente un titolo in cui puoi sparare qualche minuto alla macina o nelle cripte tra qualsiasi altra cosa tu stia facendo, ed i controlli sono fantastici e serrati. Avrei gradito anche la presenza del supporto al touch screen, ma devo comunque riconoscere che questo non avrebbe forse semplificato la gestione delle mille mansioni, vista anche la grandissima mole di informazioni presenti a schermo. Purtroppo non ho avuto modo di provare il DLC Breaking Dead, il quale comunque dovrebbe aggiungere ulteriore varietà al tutto così come prolungare ulteriormente la già generosa longevità (si possono tranquillamente raggiungere le 50 ore senza rendersene conto). Piccola nota, questo DLC su Steam è gratuito, mentre per poterlo avere anche su Switch è necessario un’acquisto separato del costo di circa 5 euro. Com’è giusto che sia lo avrei preferito integrato nel pacchetto base.

Se ti piacciono i giochi in cui devi costruire molto e gestire nel frattempo una profonda componente RPG, penso che Graveyard Keeper sia probabilmente un buon acquisto. Se vuoi qualcosa che non sia complicato o che non richieda un grosso sforzo per essere giocato, invece, questo non sarà il gioco adatto a te. Graveyard Keeper è un gioco innegabilmente unico. Si allunga troppo sottile. Anche il ruolo di titolare – l’effettivo mantenimento di un cimitero – spesso si sente secondario rispetto alla costante ricerca di nuovi aggiornamenti. La sua concezione centrale e distorta è molto utile per rendere tollerabile l’esperienza grintosa. Anche nel peggiore dei casi, Graveyard Keeper è sicuro di trovare un pubblico, poiché la sua atmosfera macabra e le sue attività off-color non sono cose che vedi nei giochi troppo spesso. È importante sapere che passerai tutto il tempo a vendere carne umana contaminata mentre cercheresti di dare un senso agli ingombranti oggetti sbloccabili. Nessuno ha mai detto che gestire un cimitero sia un lavoro facile.

Lo abbiamo atteso a lungo, osservandolo divertire i giocatori PC e bramando l'arrivo della versione Nintendo Switch a noi a lungo promessa. Oggi finalmente è arrivato il gran giorno e chiunque sia desideroso di tuffarsi all'interno di Graveyard Keeper, titolo di Lazy Bear Games e pubblicato da tinyBuild, sulla piccola ibrida Nintendo sarà contentissimo di sapere di poterlo fare senza alcun timore. Dopo aver giocato per circa una settimana a questo folle gestionale, infatti, possiamo già da ora rassicurare tutti coloro che temevano in un porting grossolano, perchè Graveyard Keeper si presenta a noi Nintendari più in forma che mai. Scopriamo assieme a chi…
VOTO FINALE - 7.6

7.6

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