Recensione: My Style Studio – Notebook (WiiU eShop)
Avete mai sentito la mancanza di un diario sulla console casalinga di Nintendo? Bene ora è stato pubblicato My Style Studio: Notebook da Cypronia, sviluppatore di altri cinque titoli su WiiU e autore di lodevoli iniziative come quella di aver regalato a Natale oltre 500 copie dei suoi giochi disponibili anche su 3DS a chiunque avesse commentato sulla sua pagina di Facebook.
Ma esattamente cos’è: un semplice diario o un programma di grafica? In un certo senso entrambe le cose, perché è un diario virtuale che ci offre la possibilità di dare sfogo alla nostra creatività anche se il suo scopo principale non è quello di creare i capolavori che vediamo pubblicati dagli utenti di altri programmi come Art Academy: Sketchpad e SDK Paint su Miiverse.
My Style Studio: Notebook può comunque rivaleggiare con gli altri due titoli dedicati al disegno e alla grafica? La risposta a questa domanda non è necessaria, in quanto tutti e tre i titoli possiedono caratteristiche diverse e differenti target a cui si rivolgono, ampliando in tal modo l’offerta disponibile non solo numericamente.
Come è facile intuire dalla prima parte del titolo il gioco, che segue l’uscita di My Style Studio: Hair Salon, si rivolge anch’esso ad un pubblico principalmente giovane, anche se può interessare utenti più maturi. Per questo motivo e per il fatto di avere una figlia di quasi tre anni che si diverte molto non solo con i giochi pubblicati da Cypronia ma anche con altri titoli della WiiU, mi è stato chiesto di valutare l’ultimo arrivato nell’eShop Nintendo, quindi la mia non sarà la classica recensione ma riporterò anche le mie impressioni osservando la mia bambina giocarci. Non volendo forzarla ad utilizzarlo controvoglia ho aspettato che fosse lei a chiedermi di giocarci e questo ha allungato i tempi necessari alla valutazione.
La mia recensione sarà forse un po’ troppo lunga, ma in questo tipo di programmi trovo sia fondamentale descrivere tutte le possibilità offerte per permettere agli utenti di capire cosa aspettarsi in quanto il loro uso può anche essere nullo per utenti non interessati, indipendentemente dalla sua qualità finale.
Ma procediamo con ordine: dopo la schermata iniziale ci troviamo davanti la selezione di uno dei tre diari che ogni utente può salvare; scegliendone uno e schiacciando l’interruttore della lampada da tavolo accediamo alla scrivania virtuale su cui è poggiato il nostro diario, contornato da tutti gli strumenti che troviamo anche sulla nostra scrivania reale.
Appena aperta la schermata del gioco mia figlia si è impossessata del gamepad dicendo “Uh bello papà, ora è il mio tunno!”. Devo dire che guardandola giocare sono rimasto stupito dalla semplicità con cui utilizzava gli strumenti a disposizione, iniziando a disegnare senza bisogno di spiegazioni, perché tutti gli strumenti disponibili sono riproduzioni digitali delle loro controparti reali resi in modo molto chiaro ed intuitivo.
La prima impressione che ho avuto però non è stata delle migliori, ho pensato: tutto qua? Infatti il cuore del programma è tutto concentrato nella schermata che rappresenta la scrivania, tant’è che dopo circa un quarto d’ora mia figlia si è annoiata e ha cambiato gioco. Solo quando è venuto il mio di “tunno” e dopo aver provato in prima persona gli strumenti messi a disposizione ho capito le potenzialità reali di questo programma.
Al centro della nostra scrivania è posizionato, leggermente inclinato, il nostro diario formato da trenta fogli, ossia quattordici doppie pagine più le due di copertina, per un totale di novanta pagine considerando i tre salvataggi disponibili. Per sfogliare le pagine dobbiamo toccare con lo stilo uno degli angoli inferiori, su cui è possibile anche disegnare, e trascinarlo senza rilasciare; ci sono anche due frecce alle estremità inferiori della schermata che sfogliano il diario in avanti e indietro fino alla pagina di copertina e volendo permettono di realizzare le animazioni mostrate nel trailer, disegnando nelle varie pagine soggetti leggermente diversi l’uno dall’altro per ricreare l’effetto di movimento. In alto a destra è presente un tasto che porta in primo piano il diario per poter disegnare o scrivere più agevolmente e questo è l’unico ingrandimento possibile perché purtroppo manca una funzione di zoom vera e propria.
A sinistra troviamo una tavolozza con al centro una zona in cui ci sono le varie tonalità di colore, che continuano nei cerchi esterni in cui i colori vanno sfumando al nero procedendo verso l’esterno; in una sezione ellittica separata con il bianco a centro e il nero all’esterno possiamo scegliere con facilità anche le loro varie tonalità intermedie. Il colore scelto è mostrato in un riquadro in basso a destra del gamepad assieme a tre cursori relativi ai colori rosso, verde e blu che è possibile utilizzare per modificarlo.
Accanto alla tavolozza c’è un portapenne che contiene cinque strumenti di disegno: una penna, una matita, un marcatore, un pennarello che variano per lo spessore della punta e quindi del tratto, oltre a uno strumento a spruzzo.
Nella parte alta della scrivania troviamo uno sfumino, due gomme di spessore diverso e un righello che una volta selezionato inserisce nella pagina scelta una serie di righe orizzontali per poter scrivere agevolmente il testo; il colore delle righe può anche essere cambiato scegliendolo dalla tavolozza e toccando le righe con lo stilo mantenendo selezionato il righello.
È inoltre presente un timbro che fa aprire un riquadro in cui è possibile scegliere tra trenta diversi soggetti, alcuni un po’ discutibili, da inserire nel diario; scegliendo i colori dai cerchi esterni della tavolozza alcuni di questi offrono un simpatico effetto bicolore, ma la loro dimensione non è variabile, proprio come dei timbri reali.
In alto, al centro della scrivania, è posizionata una decorativa foto incorniciata, toccandola si attiva la fotocamera del gamepad offrendo la possibilità molto divertente di inserire nel nostro diario una foto su cui è possibile anche disegnare; possiamo anche ruotare il gamepad e scattare una foto in verticale, infatti dopo lo scatto appare a destra un riquadro con le quattro rotazioni possibili della foto scattata, da scegliere prima dell’inserimento che avviene, come suggerito da un’animazione, toccando con lo stilo la pagina e trascinandolo in diagonale fino alla dimensione desiderata; l’unico svantaggio è che manca un’opzione per mantenere le giuste proporzioni. Una volta inserita la foto possiamo cancellarne il contorno o sfumarlo e disegnarci sopra.
Non mi aspettavo di trovare una simile funzione in questo programma, considerando il fatto che le occasioni per usare la fotocamera del gamepad sono state finora poche. Anche mia figlia ha decisamente apprezzato questa possibilità che una volta scoperta ha usato molto divertendosi a disegnare sulla sua foto o a cancellare la mia faccia. È anche possibile inserire una foto per personalizzare la copertina che infatti contiene un riquadro dedicato, assieme ad uno più stretto in cui scrivere eventualmente il nostro nome, entrambi visibili nella schermata iniziale di selezione del diario.
Tra le funzioni disponibili c’è anche la possibilità di tornare indietro annullando fino a trenta azioni effettuate e anche di poterle ripristinare, attraverso due pulsanti posti in alto a sinistra dello schermo; queste funzioni sono molto utili e non sono presenti negli altri due programmi già citati (SDK Paint permette solo di annullare dieci azioni, ma non di ripristinarle).
Gli ultimi due strumenti sono un dischetto che permette il salvataggio del diario e una boccetta di correttore che immediatamente ripulisce la pagina selezionata; attenzione però che questa è l’unica azione che non è possibile annullare, anzi la funzione di annullamento viene ripristinata perdendo tutte le precedenti azioni memorizzate.
Per finire il pulsante della lampada da tavolo ci riporta alla schermata di selezione dei diari.
Tutti gli strumenti descritti sono leggermente animati, nel senso che una volta selezionati cominciano ad oscillare, ad eccezione dello sfumino che si ingrandisce soltanto, in modo da individuare facilmente quello selezionato.
Il programma è perfettamente integrato con il Miiverse e permette di pubblicare immagini della nostra scrivania o del diario ingrandito in primo piano, funzione però inibita nel caso in cui nelle nostre pagine sia presente una foto, a causa delle regole sulla Privacy di Nintendo, che può essere ripristinata cancellando la foto dalla pagina con lo strumento correttore.
È inoltre possibile utilizzare alcune scorciatoie come portare in primo piano il diario con la pressione del tasto più e ritornare indietro con il meno, mentre premendo la direzione sinistra o destra nella croce direzionale si annullano le azioni o si ripristinano e con X e Y si sfogliano le pagine.
Dal punto di vista delle scelte “artistiche” dello sviluppatore c’è da segnalare il fatto che le pagine del diario non sono perfettamente bianche, ma possiedono un leggero alone ai bordi che rimane presente nel caso di utilizzo di colori chiari mentre si può coprire con i colori più scuri.
Inoltre tutti gli strumenti di disegno, dalla penna al pennarello, non hanno un tratto saturo ma più leggero e non totalmente coprente, molto adatto a disegnare facilmente le sfumature, mentre per essere coprente deve essere ripassato più volte. Tutti i colori, anche i più chiari possono coprire quelli scuri e le righe create con il righello. Questa caratteristica degli strumenti rende difficoltoso creare un classico disegno con contorni neri da colorare, a meno di ripassarli successivamente, ma molto più semplice disegnare direttamente con i colori per creare piccoli capolavori ricchi di sfumature.
Personalmente avrei preferito che almeno lo strumento più sottile come la penna avesse un tratto pieno e deciso al posto di uno un poco incerto, quasi come se non scrivesse bene, tanto che ho trovato più soddisfacente scrivere con uno strumento a punta più grossa.
Infine cancellando con la gomma rimane nelle pagine un leggero alone di quanto cancellato proprio come avviene in un quaderno reale, che si può eliminare riportando la pagina allo stato originale con il correttore.
Passando al comparto sonoro, tutto il nostro lavoro è accompagnato da una musica di sottofondo che senza ombra di dubbio è la cosa migliore del programma, infatti anche se costituita da poche note che si ripetono all’infinito, è molto orecchiabile e per niente fastidiosa anche per lunghe sessioni di gioco, anzi il motivetto mette di buon umore e risuona nelle nostre orecchie anche dopo aver chiuso il programma. In più l’audio è riprodotto anche dal televisore e non solo dal gamepad, al contrario di altri giochi di Cypronia dedicati ai più piccoli quali My Style Studio: Hair Salon e Color Zen Kids. La cosa è stata notata anche da mia figlia “Papà qui c’è la musica”, mentre quando utilizza gli altri giochi mi chiede sempre come mai non si sente niente sul televisore, domanda alla quale ancora non ho saputo rispondere in maniera soddisfacente visto che continua a rifarmela ogni volta che ci gioca (e che colgo l’occasione di girare a Cypronia).
Analizzando il programma dal punto di vista tecnico tutto è fatto molto bene: tutti gli strumenti di disegno, seppur basilari, e le altre funzioni disponibili assolvono al loro compito in modo egregio, oltre al fatto di essere molto intuitivi in quanto riproduzioni virtuali di strumenti reali.
Durante il test il programma non ha mai avuto incertezze e non si è mai bloccato, neanche quando ha dovuto memorizzare azioni molto lunghe come quella di colorare un’intera pagina con un unico tratto di penna, ripassato più volte senza staccare lo stilo dallo schermo.
Ma allora il programma non presenta difetti? Tutt’altro, ma i difetti non sono tanto relativi a quello che è presente nel programma, quanto piuttosto a quello che manca. Ad esempio nella scelta dei colori della tavolozza non è presente l’opzione di trascinamento, quindi per selezionare un colore dobbiamo toccare con lo stilo la tavolozza e non possiamo spostarlo fino a trovare quello desiderato, rendendo in questo modo difficile la selezione di colori più chiari come alcune tonalità di rosa o di arancione; in aggiunta manca uno strumento come il contagocce, che in effetti non ha una controparte reale, per selezionare dal disegno un colore precedentemente utilizzato e quindi quasi impossibile da ritrovare nella tavolozza. Manca inoltre la possibilità di scegliere lo spessore del tratto di ogni singolo strumento di disegno, compreso lo spray, o l’intensità e la saturazione del tratto stesso.
Il programma soffre a mio parere di una eccessiva staticità dell’interfaccia; avrei preferito un’opzione che aprisse una scatola di colori in cui scegliere i pennarelli e le matite colorate in modo da avere una maggiore interattività, oltre al fatto che si sarebbero potuti individuare più semplicemente i colori desiderati, anche se ciò avrebbe comportato una minore disponibilità di colori selezionabili. A riguardo quando mia figlia si annoiava andava spesso ad aprire Art Academy più per la vasta scelta di matite colorate a disposizione che per disegnare infatti i risultati che riesce a raggiungere con questo programma più tecnico e complesso sono decisamente inferiori.
Per finire si sente la mancanza della possibilità di esportare delle immagini su una scheda SD esterna, cosa in effetti comune anche agli altri due programmi di disegno, non tanto per una scelta degli sviluppatori, quanto perché Nintendo non mette loro a disposizione un tool che permetta di implementare questa funzione.
Per quanto riguarda la longevità del titolo, è indubbio che dipende dalla voglia dell’utente di passare qualche ora spensierata a disegnare, in modo non troppo impegnativo come richiesto da altri titoli; in questo senso l’utilizzo saltuario che abbiamo fatto io e mia figlia di questo programma in quindici giorni ha superato abbondantemente le venti ore. Devo dire che vedendo l’uso crescente che ha fatto mia figlia nelle due settimane trascorse, sicuramente è un programma che userà molto nel prossimo futuro, più di quanto farò io, anche perché come qualche altro gioco: “Questo è mio gioco, papà”.
Nella valutazione di un gioco indie è impossibile secondo me prescindere dal prezzo, elemento che deve essere considerato nell’assegnazione del voto finale al prodotto. Ebbene My Style Studio: Notebook è offerto al prezzo budget di soli 2,99 €, assolutamente adeguato ai contenuti offerti.
In conclusione My Style Studio: Notebook è un buon programma, dotato di tutti gli strumenti essenziali per il disegno, che offre alcune funzioni aggiuntive decisamente interessanti quanto inaspettate, come la possibilità di inserire delle foto nelle pagine del diario. L’interfaccia del programma è molto carina, curata e pulita e tutti gli strumenti a disposizione, essendo la trasposizione digitale di oggetti reali, sono semplici ed intuitivi da usare. Inoltre i difetti presenti sono decisamente trascurabili considerando che il suo scopo non è quello di realizzare quadri e dipinti.
Personalmente mi sento di consigliare questo programma a tutti coloro a cui piace tenere un diario, quindi ad un pubblico essenzialmente giovane, ma anche agli utenti che trovano piacevole passare qualche ora a disegnare in maniera semplice, senza avere però la pretesa di realizzare le opere d’arte possibili con le altre alternative disponibili su WiiU, che comunque richiedono oltre a una capacità artistica innata anche un impegno maggiore. Per gli utenti più piccoli come mia figlia, può essere un utile strumento per farli avvicinare in modo divertente all’arte del disegno così da stimolare la loro creatività ed immaginazione ad un prezzo decisamente contenuto. Tutti gli altri dovrebbero evitare di acquistarlo perché non soltanto troveranno il voto finale esagerato, ma si annoieranno dopo soli cinque minuti.