[RECENSIONE] Q.U.B.E. Director’s cut – fuga dalla prigione QUBICA (WiiU eShop)

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Se pensate a quanti giochi indipendenti offrano un esperienza tridimensionale completa, vi renderete conto che riuscirete a contarli nel palmo di una mano. Oltre all’ottimo Master Reboot e al suo seguito spirituale Soul Axiom (che molti di noi attendono trepidamente), il parco titoli di WiiU è molto povero di tale categoria. Visto anche il supporto ai principali motori grafici da parte della home console Nintendo di ultima generazione, ci viene difficile spiegare il motivo di tale situazione. Q.U.B.E. viene in nostro aiuto dimostrando come sia possibile rientrare nei budget anche con produzioni un po’ più impegnative attraverso un puzzle game piuttosto interessante. Tale titolo, finalista all’Indie Game Challenge, è stato sviluppato da Toxic Games, un team di sole tre persone. Viene quasi da sorridere se si pensa come sia arrivato fino a noi e come abbia raggiunto tali obiettivi in così poco tempo una produzione che ha visto la luce grazie al duro lavoro di giovani menti che lo hanno prodotto nel poco tempo libero a disposizione. Ispirato al più celebre Portal, Q.U.B.E. è un concentrato di logica e fisica con quel pizzico di platform che farà la gioia di chi desidera trascorrere qualche ora a scervellarsi piuttosto che a menare pugni o riempire di piombo le orribili creature degli sparatutto. Vantando una rivisitazione ricca di aggiunte, è arrivato il momento di recensire la sua versione eShop.

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Non posso in alcun modo raccontarvi la trama di Q.U.B.E. senza farvi qualche spoiler per cui mi concentrerò sull’acronimo che si cela dietro al titolo del gioco: Quick Understanding of Block Extrusion. In pratica dovrete capire come uscire dalle varie stanze che vi verranno proposte in maniera rapida, grazie alla possibilità di deformare i blocchi colorati che troverete lungo il vostro cammino. Il rompicapo a cui prenderete parte, infatti, vi scaraventerà fin dalle prime battute in un ambiente bianco e composto solamente da cubi. Vi sentirete come all’interno di un manicomio ed il vostro desiderio di evasione si farà sentire sempre più. Quasi subito, però, vi accorgerete che c’è qualcosa in questo ambiente che sembra fatto apposta per rendervi la fuga possibile e vi ritroverete a che fare con strani cubi dai più svariati colori solo grazie ai quali potrete sperare di vedere la luce.

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Come accennato, a seconda del colore di un cubo questo potrà essere tirato in avanti o indietro (ROSSO), potrà essere utilizzato come molla (BLU), come scala (GIALLO), o addirittura come oggetto semovibile (VERDE). I più sagaci avranno notato questi colori nel logo del gioco e penseranno che sia tutto qui; in effetti all’inizio l’idea è quella ma pian piano che il gioco evolve avrete il piacere di fare la conoscenza di molte altre forme interessanti. Ogni sala nasconde una propria soluzione, ed è compito dell’utente ricavarla con l’ausilio degli elementi messi a disposizione passo dopo passo. La particolarità del gioco sta anche nel modo in cui potremo interagire con l’ambiente; i blocchi, infatti, per essere “stimolati” non hanno bisogno di essere “toccati”. In nostro aiuto avremo due guanti speciali che ci permetteranno di dialogare grazie al potere della telecinesi. Così come gli enigmi, anche le stanze che incontreremo si faranno via via sempre più ricche e sofisticate. Nuovi elementi ci aiuteranno ad uscire dalla sensazione di rozzezza grafica del comparto video dandoci un livello di soddisfazione che si fa progressivo.

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I controlli di gioco, seppur semplici nella loro natura, sanno essere adatti alla modalità principale di Q.U.B.E. ma faticano a convincere quando analizziamo la sua controparte “Director’s cut”. La modalità aggiuntiva, denominata against the time, si spiega da sola: una serie di 10 livelli dove l’unico elemento chiave è la velocità. C’è da ammettere l’impegno degli sviluppatori immesso nella creazione di numerosissimi nuovi rompicapi, ispiratissimi tralaltro, ma bisogna anche osservare come gamepad alla mano l’unica periferica ad uscirne vincitrice è il buon vecchio mouse. Sarà per il mirino quasi impossibile da vedere o per la precisione millimetrica richiesta dai vostri movimenti, anche i giocatori più navigati dovranno insistere più e più volte per ottenere la tanto ambita medaglia d’oro in tutte le sfide messe a disposizione. Resta comunque una modalità degna di nota e che appassionerà coloro che apprezzano un livello di sfida tutt’altro che permissivo.

Altra piccola pecca che ho riscontrato nel gioco è la totale assenza di sottotitoli. Q.U.B.E. è completamente in inglese e tale decisione non urta in alcun modo quello che è lo spirito del gioco. Purtroppo però, data la natura delle circostanze, il personaggio parlerà sempre attraverso quella che sembra una tuta spaziale e risulta abbastanza complesso comprenderne le parole anche per chi l’inglese lo mastica a sufficienza.

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Concludendo, Q.U.B.E. è un titolo rompicapo davvero interessante. Sa essere coinvolgente e mai banale grazie ad una quantità e variabilità di contenuti che pochi titoli indipendenti riescono ad offrire. Limitandosi solo alla modalità principale finirete il titolo in circa 4-5 ore ma se siete determinati e volete godere a pieno di quanto offerto non faticherete a raddoppiarne la longevità. Se tenete bene a mente la natura del titolo faticherete a stancarvi dei soliti cubi tutti uguali e vi renderete conto che l’ambiente circostante ha molto da offrirvi. Con un prezzo allineato alle altre produzioni, se vi piace il genere non avete scuse per non dargli una possibilità.

 

VOTO FINALE : 8/10

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2 thoughts on “[RECENSIONE] Q.U.B.E. Director’s cut – fuga dalla prigione QUBICA (WiiU eShop)

  • 31 Agosto 2015 alle 20:24
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    Felice di sapere che i nuovi enigmi sono pure migliori, anche se non mi apsettavo una durata così limitata. L’ambientazione(tridimensionale, giusto ricordarlo) mi attira tantissimo. Non vedo l’ora di giocarlo.

  • 23 Settembre 2015 alle 20:17
    Permalink

    Le aspettative non sono state disattese, bel titolo. Non mi impegnerò per ottenere le medaglie d’oro, oggi a stento sono riuscito a ottenere quelle di bronzo: i controlli mutuati dal pc si sentono.

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