[Recensione] REPLAY – VHS is not dead (WiiU eShop)

banner

Amore e odio, queste le emozioni contrastanti che un buon puzzle game deve trasmettere al giocatore. In un’epoca nella quale colui che sta dall’altra parte del monitor è sempre più guidato dagli sviluppatori, osare con un titolo che ci costringe ad attivare la nostra maniera grigia è un’occasione più unica che rara. Il buon cultore del genere sa bene cosa vuole: un gioco che abbia un gameplay ragionato, con puzzle ambientali ricchi di elementi e una buona giocabilità “a piccole dosi”. REPLAY – VHS is not dead, di Neko Entertainment, offre tutto questo e va ben oltre… scopriamolo assieme.

Il nostro protagonista, appassionato di noleggio di videocassette, avrà una bella sorpresa quando cercherà di inserire uno dei suoi ultimi acquisti all’interno del suo videoregistratore. Un fulmine, guidato dalla cattiva sorte, colpirà con tutta la sua energia l’antenna di casa creando un varco attraverso il quale verremo risucchiati dentro il televisore. È così che inizierà un’avventura attraverso quattro diversi film, uno diverso dall’altro in quanto personaggi ed elementi fondamentali: pirati, robot, fantasmi e provetti Indiana Jone’s faranno da contorno ad un titolo tutt’altro che banale.

WiiUDS_ReplayVHSIsNotDead_01_mediaplayer_large

Il gameplay segue delle dinamiche ben precise. All’inizio di ciascuno stage, interamente contenuto in una singola schermata, dovremo scegliere quale dei personaggi (tra due o tre in totale) presenti controllare. Potremo eseguire tutte le operazioni possibili in funzione della disposizione degli elementi e, in qualsiasi momento, riavvolgere la pellicola per ricominciare da capo con uno degli altri personaggi. I movimenti eseguiti in precedenza verranno replicati fedelmente per cui, prendendo le vesti di un altro individuo, saremo in grado di cooperare con il nostro alterego del passato per districare la matassa di eventi necessari a risolvere i puzzle ambientali.

WiiUDS_ReplayVHSIsNotDead_04_mediaplayer_large

Senza rovinare la sorpresa di quanti decideranno di acquistare il gioco, spiego brevemente in cosa consistono i primi due mondi e come questi siano stati diversificati:

CORSAIRS OF THE CANARIES: the nurse of the red ruby

In questa avventura incontreremo due “temibili” pirati. Grazie alla collaborazione reciproca arriveremo presso la tana della grande piovra, primo Boss del gioco capace di stupirci grazie alla gestione del gameplay anche per scontri con grandi creature offensive. Lungo i 15 livelli che compongono il film ci ritroveremo ad evitare spuntoni e spostare casse di legno, nel tentativo di attivare vari interruttori indispensabili per raggiungere l’uscita di ciascuno di essi. Gli stage saranno abbastanza semplici, le prime difficoltà si incontreranno accedendo ai 3 livelli speciali inseriti in ciascun mondo, raggiungibili mediante il ritrovamento di chiavi posizionate a regola d’arte.

STAR TRIP VII: wrath of the Glubons

Qui iniziano i primi veri rompicapi. Grazie all’aggiunta di robot autonomi capaci di muoversi liberamente e dei quali non avremo il controllo. Inoltre, alcuni raggi laser (ovviamente mortali) ostacoleranno le nostre strategie iniziando ad obbligarci a svolgere azioni ragionate. Da questo momento bisognerà guadagnarsi ciascuna uscita, risolvendo enigmi che sempre più metteranno a dura prova le nostre capacità di calcolo mentale.

WiiUDS_ReplayVHSIsNotDead_03_mediaplayer_large

Se vi appassionerete al gioco marchiato Neko, faticherete a fare sessioni di gioco troppo lunghe. Soprattutto se giocato dopo una dura giornata, in più di un’occasione potreste essere troppo saturi per proseguire imperterriti lungo i ben 75 stage messi a disposizione dagli sviluppatori. Questo non è necessariamente un male; come detto nell’introduzione, viviamo in un’era nella quale i videogiochi ci prendono troppo spesso per mano. Quei livelli che a volte sembrano insuperabili se giocati con la lucidità di un secondo momento potrebbero per magia risultare chiari e con una soluzione lineare.

Le quattro colonne sonore principali non si inseriscono nel podio della nostra classifica personale ma sanno essere sempre adatte alle circostanze e a ricreare la giusta atmosfera. Quello che invece sorprende, è l’impatto visivo; livelli mai colmi di particolari ma sufficientemente vivi da permettere anche ai nostri occhi di godere dell’intera produzione. La grafica in pixel art ad alta risoluzione dà il tocco di grazia che permette all’intero level design di beneficiare delle scelte stilistiche degli sviluppatori.

WiiUDS_ReplayVHSIsNotDead_06_mediaplayer_large

Dovendo scendere a conclusioni mi sento di consigliare il gioco a tutti coloro che aspettavano un bel puzzle game impegnativo con il quale passare molte ore a ragionare. Un gameplay pulito e funzionale permetterà al giocatore di concentrarsi solo sugli enigmi senza mai lottare con la precisione dei controlli, a volte vero ostacolo per questo tipo di produzioni. Visto anche il prezzo di lancio per niente elevato potete andare sul sicuro. Come sempre sapete dove trovarlo, buon divertimento a tutti!

VOTO FINALE : 8/10

Vota anche tu

One thought on “[Recensione] REPLAY – VHS is not dead (WiiU eShop)

  • 5 Marzo 2016 alle 10:44
    Permalink

    “Amore e odio, queste le emozioni contrastanti che un buon puzzle game deve trasmettere al giocatore”.

    Assolutamente corretto. Lo prenderò questa estate, quando avrò più tempo per ragionare e arrabbiarmi senza conseguenze su chi mi sta intorno 😀

I Commenti sono chiusi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi