Recensione: Wooden SenSey

Wooden Sensey

Come più volte ribadito, l’eShop di WiiU brulica di platform in quanto esso è un genere particolarmente legato al brand Nintendo che lo inventò col suo primo Super Mario. Wooden SenSey, titolo realizzato da Upper Byte (team di sole due persone) e pubblicato questa estate da Neko Entertainment, ha l’obiettivo di seguire l’onda del successo di un genere che in questi ultimi anni sta subendo moltissimi tentativi di modernizzazione. Questo titolo in particolare cerca di mantenere uno standard di difficoltà di altri tempi senza rinunciare alle più recenti tecniche grafiche.

La storia di Wooden SenSey (che rinominerò per l’occasione “Drunken SenSey”) ci vedrà vestire i panni di Goro, un capo villaggio che ama passare le giornate a bere bottiglie intere del suo prezioso alcolico denominato Sey. Un giorno senza motivo uno strano veicolo volante fa irruzione nel pacifico villaggio con l’intenzione di rubare tutte le bottiglie di Sey tanto care al nostro protagonista. Con questo pretesto ci vedremo costretti ad affrontare una serie di 10 scenari (9 in realtà se non si conta il brevissimo epilogo) con l’intento di recuperare tante più bottiglie possibili e, approfittando dell’occasione, affettare chiunque incontreremo lungo il nostro percorso. Wooden SenSey è ambientato in un universo unico in stile “Steam Rock giapponese” pieno di umorismo che ci terrà parecchio tempo impegnati tra esclamazioni di gioia ed imprecazioni varie. Sebbene i primi livelli appaiono molto semplici e rilassanti, via via che affronteremo nuovi stage ci renderemo conto che la curva di difficoltà cresce rapidamente e ci richiederà una capacità sempre più raffinata nel gestire i comandi che il gioco mette a disposizione.

Wooden SenSey

A nostra disposizione avremo tre armi: un rampino onnipresente grazie al quale potremo aggrapparci al soffitto e fare numerose carambole acrobatiche degne del miglior esperto di arti marziali, le immancabili shuriken che ci permetteranno di affrontare alcuni nemici da lontano e le devastanti bombe che ci aiuteranno quando proprio non ce la faremo più a procedere con azionai ragionate e decideremo di devastare tutto per passare allegramente oltre alla ricerca del prossimo checkpoint. Il rampino ha anche un ulteriore, ed apprezzatissimo, utilizzo: grazie ad esso potremo effettuare il doppio salto effettuando uno schianto (o meglio esplosione) a terra. Secondo me tale scelta rende il doppio salto più umanamente credibile in quanto per eseguirlo è necessario avere effettivamente il terreno sotto i nostri piedi. Alla fine di ciascun livello verremo valutati in base al numero di ampolle di Sey recuperate, alla quantità di nemici uccisi e a quanto tempo ci abbiamo messo a finire lo stage. Queste piccole aggiunte offrono sicuramente una migliore rigiocabilità al titolo senza renderlo inutilmente stressante.

Ma è nella modalità a tempo (Time Attack Mode) che Wooden SenSey da il meglio di se; una volta finita l’avventura, infatti, avremo modo di mettere in pratica tutte le abilità acquisite su una trentina di livelli che hanno lo sono scopo di farci impazzire pad alla mano. Non si tratta degli stessi livelli affrontati nella story mode dove viene richiesto di migliorare il par time; questi sono stage completamente nuovi e ridisegnati (egregiamente) con il solo scopo di tormentarvi. Avete presente la famosa Challenge App che ci ha regalato la a noi tanto cara (*inoric mode off*) Ubisoft per scusarsi del rinvio di Rayman Legends? Ecco a me questi livelli mi hanno ricordato molto quelle sfide, con la sola differenza che qui il tempo non perdona; se volete conquistare tutte le medaglie d’orate, necessarie tralaltro per gli achievement e per lo sblocco di ulteriori stage, dovrete sudare ore ed ore e chiedere scusa ai vostri vicini per averli disturbati con i vostri schiamazzi.

Wooden SenSey

Sebbene i livelli all’inizio possono sembrare ripetitivi, posso assicurarvi che nel corso dell’avventura non vivrete mai sensazioni di dejavù; Tra livelli volanti, acquatici e addirittura fasi stealth il team di sviluppo si è divertito davvero tanto nella creazione di situazioni travasanti nelle quali far combattere il loro piccolo eroe. Graficamente Wooden SenSey appare molto colorato e divertente, forse a volte ho perso gli occhi per cercare di tracciare i movimenti continui dei nemici rispetto alla presenza di Goro. La caratterizzazione dei personaggi appare volutamente goffa (Goro ricorda molto una matrioska) e le animazioni di sfondo risultano ben riuscite. Il comparto audio si comporta egregiamente riproponendo atmosfere adatte all’ambientazione circostante senza mai dimenticare l’impronta Giapponese alla base del tutto. I controlli appaiono un po’ goffi, molte volte mi sono ritrovato a precipitare nel vuoto per colpa di un salto eseguito male o per via di una mancata precisione dei rampini durante alcune fasi di dondolio appesi al soffitto. Aspetto che come ormai saprete io PRETENDO in un platform in 2D, e che qui manca, è la possibilità di muovere il personaggio con la pulsantiera +; mi spiegate come faccio a dondolarmi con precisione con l’analogico se mentre eseguo tale manovra viene costantemente modificata la distanza di Goro dal soffitto??? E’ un vero peccato poiché basterebbe veramente poco per ovviare a tale mancanza.

Wooden SenSey

Alla luce di ciò, Wooden SenSey avrebbe tutte le carte in regola per essere un titolo di enorme successo; immagini nitide, livelli intelligenti e tanto fascino permettono al giocatore di rimanere piacevolmente coinvolto in un avventura apparentemente breve, ma che vi terrà impegnati oltre la decina di ore (a meno che non vi arrendiate prima, ma allora questo gioco non faceva per voi). L’intenzione, però, di offrire un titolo vecchia scuola fallisce per colpa di una fisica di gioco troppo penalizzante ed un level design a volte confusionario. Se sei un giocatore esperto, allora corri subito a comprare questo titolo senza nemmeno pensarci. In caso contrario ricorda che sull’eShop è stata pubblicata da qualche settimana una demo.

 

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VOTO FINALE : 8/10

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