Speciale Halloween: La prigione di Osha

Per quest’anno volevo fare qualcosa di diverso. Avevo paura di parlare di un argomento banale, insulso, poco interessante… Onde evitare ciò e per fare qualcosa di un po’ simpatico rispetto allo speciale dello scorso anno ho deciso di raccontarvi una storia.

Dovete sapere che, assieme ad alcuni miei amici, gioco a Dungeon & Dragons. Per chi non lo conoscesse, è un GDR dove uno dei giocatori “comanda” la partita (quest’ultimo si fa chiamare Master), mentre gli altri, interpretando svariati personaggi fantasy, vivono le vicende narrate dal master.

Tra le varie avventure, però, ne ho vissuta una molto particolare e molto tetra che ho deciso di raccontarvi. Per dare a Cesare quel che è di Cesare, vi darò anche il link in per ottenere il file PDF dell’avventura. Buona lettura, e fate attenzione…

La nostra combriccola di furbi idioti, composta da un orco guerriero-barbaro simpaticissimo, una elfa ladra-bardo che passa il tempo a non rubare ma si diverte a cantare le canzonaccie dell’osteria che ha visitato, un elfo chierico che ha i piedi così lisci che gli consentono di malmenare i suoi compagni di squadra, scivolando (ma poi tanto li cura, quindi ci mettono una pietra sopra), un nano mago che si diverte a regalare manoscritti esplosivi ma poi si accorge di non avere abbastanza materiale per farli ed una elfa ranger che si mette ad annusare il terreno e segue le tracce come un piccolo e tenero bassotto.

Insomma… Un gruppo molto efficace e potente, potete starne certi.

orco

Durante uno dei loro viaggi nel bel mezzo della notte buia e tempestosa si imbattono casualmente davanti ad una locanda. All’inizio sono indecisi se entrare nella locanda, ma poi capiscono che “la locanda è molto più sicura rispetto al campeggio”; quindi, entrano.

Con molta felicità notano che la locanda è ben tenuta, linda e pulita come se fosse appena uscita dall’autolavaggio, e vengono ospitati da Cresh. Quest’ultimo è uno dei vari figli del locandiere e proporrà ai nostri protagonisti lo spezzatino del giorno.

L’orco non ci pensa due volte: prende il pentolone dello spezzatino ed inizia a mangiare tutto! Prova pure ad addentare la pentola, sperando sia commestibile, ma si accorge che la sua utopia è irrealizzabile. L’elfo chierico, scoprendo ciò, gli propone di piangerci sopra bevendo un po’ di birra, e lui accetta volentieri. Si sa, per quell’orco la birra è tutto, davvero… Anche se non riesce mai a reggere due boccali di birra, cadendo a pancia in su e muovendo le braccia come uno scarafaggio.

La ladra-bardo, che vorrebbe strangolare l’orco alla prima occasione, chiede al signor Cresh quanto costa cibo ed alloggio e lui risponde che è tutto gratuito perché c’è una festa in corso. Allora, con fare noncurante, prende un pentolone di spezzatino ed inizia a mangiarlo con foga. Erano stati dentro un dungeon buio e schifoso per una settimana, è normale che avessero tutti fame!

Dopo aver mangiato a sazietà e dopo aver fatto passare la sbornia all’orco, era decisamente il caso di andare a nanna. La giornata era stata stancante, e dovevamo inseguire un treno che si incendiava da solo manco fosse ignifugo (ma tanto questa è un’altra storia che a voi non fregherà assolutamente nulla)

Durante la notte, la ranger iniziò a notare qualcosa di strano: sentì un urlo agghiacciante che proveniva da una stanza vicino “Aaargh! Squash! Crunch! Blerp! EEEk!” E notò che le lenzuola erano bagnate. Si spaventò.

“Ma cacchio!” Disse fra se e se “Non dirmi che mi sono pisciata sotto per la terza volta di fila! Uffa, non ci voleva! Adesso dovrò andare dal locandiere a chiedere delle altre lenzuola e lavare queste qua. Uff… Stanotte non dormirò”

Si alzò mi malavoglia, prese la lanterna (anche se non ne aveva bisogno grazie alla sua vista elfica… Ma non ci fece caso) e la accese.

Ciò che vide, era agghiacciante.

L’elfa ladra-bardo, che stava vicino al suo letto, aveva lo stomaco letteralmente aperto e si potevano vedere tutte le interiora. Al suo interno, un verme grande quanto una pantegana si stava cibando della carcassa. Come se non bastasse, inoltre, ciò che aveva sentito di bagnato era… Sangue! Sangue fresco!

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Con un urlo disperato, cercò la sua spadina corta. La prese ed uccise il verme con un colpo secco. Una volta fatto questo, nel pieno del terrore, prese la sua spadonza lunga e corse verso i suoi tre compagni maschi, che stavano dormendo nella stanza accanto.

La porta era bloccata.

Forzò la serratura, ma niente, non si apriva. Era obbligata a spaccare la porta come fa solitamente il suo compagno di squadra orcoso, solo che lei ci mette meno forza, ma più stile.

Uno… Due… Tre… Quattro calci poderosi erano sufficenti per sfondare la porta… E pure lì la scena era la stessa. Nessun conpagno era sopravvissuto. Al loro posto, c’erano tre vermi che stavano mangiando i suoi amici.

Smisero di mangiare… Ed attaccarono la sopravvissuta!

“IIiih! Che schifume!” Urlò la ranger mentre Iniziò a scuotere la spada lunga cercando di colpire qualche vermiciattolo (tanto, colpendo a caso, almeno un verme verrà colpito, no?) quando ad un tratto…

la ranger si svegliò: sentì un urlo agghiacciante che proveniva da una stanza vicino “Aaargh! Squash! Crunch! Blerp! EEEk!” E notò che le lenzuola erano bagnate.

Il suo fiato si bloccò. Lanciò via le coperte e prese la sua spada lunga per tenere le distanze dal letto.

C’era la sua compagna di squadra lì, sul letto, che ronfava beatamente.

Ma allora… Di cosa erano bagnate le lenzuola?

Si… Lo avete capito. Non era sangue…

Tornando a noi, la nostra cara elfa piccina picciò con le orecchie a punta si lanciò verso l’elfa ladra-bardo ed iniziò a scuoterla come un peluche. Lei, di tutta risposta, si svegliò di colpo

“E che cacchio!” urlò lei “Che sta accadendo? Siamo morti, ci stano maciullando? Ci trasformano in biscottini?”

“Probabile…” Ed iniziò a raccontarle tutto ciò che aveva visto.

Ipotizzando che era una visione, sentirono bussare la porta. Erano i loro compagni di squadra, che si erano svegliati a causa delle urla. L’orco, inoltre, era ancora un po’ sonnecchiato e stava tenendo in mano il suo peluche a forma di ciuconiglio.

Dopo un veloce riassunto sui fatt appena accaduti i nostri cinque eroi si prepararono l’armeria e poi iniziarono ad esplorare la locanda.

La locanda era rovinata, veramente… Il pavimento cigolava e non c’era alcuna via di uscita. Porte, finestre… Tutto bloccato! Il nostro guerriero provava ad abbattere le mura con la sua ascia da combattimento… Ma ogni attacco rimbalzava via.

Erano in trappola!

“Beh, non rimane altro che andare a sentire cosa è successo dal tizio che ha urlato” disse il nano “Se stiamo fermi di sicuro non andremo avanti”

“E tu vuoi andare a vedere cosa è successo a quel tizio dopo che la nostra ranger di fiducia ci ha detto la sua visione?… Per me va bene. Chi è con noi?”

Di malavoglia, i restanti acconsentirono ed andarono verso la stanza da cui proveniva l’urlo.

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Una volta arrivati, iniziarono a sentire qualcosa di strano…

*plic*

*plic*

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Controllarono i loro scarponi (rovinati, si, e probabilmente da buttare… Ma pure sempre proteggono i piedi, no?) e notarono un liquame rosso acceso. Era sangue, non potevano sbagliarsi.

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“Ehm… Chi apre?” Disse intimorita l’elfa ranger

“Uff… Ci penso io!” Urlò l’orco facendo roteare la sua super ascia “Ma sappiate che se poi perdo i miei bracciali vi faccio denunzia”

“Non si preoccupi” disse la ladra, con un leggero ghigno “Ci penserò io ed il mio carisma 18”

“Allora, con permesso, colpirei”. Si spostarono tutti e l’orco, allontanandosi, caricò la prta con tutto il suo peso.

La porta cadde subito… Ma trascinò con se un mare di sangue. E non è uno scherzo, davvero! C’era un MARE di sangue! Cavolo! Da sfamare una decina di eserciti di vampiri, davvero.

Grazie alle resistenti armature dei nostri eroi, che li rendevano così pesanti che in mare vanno giù come palle d’acciaio, riuscirono ad evitare di essere trascinati dal mare di sangue. La stanza, all’interno, era sporca di sangue (beh, se conteneva tutto quel sangue, era normale… No?) ed in mezzo c’era un tizio…Impiccato ed aveva un enorme buco al cuore!

Probabilmente qualcuno potrebbe chiedersi come cappero è possibile che ci sia tutto quel sangue in una stanza dove il morto è… Ehm… Uno… Stessa domanda che si fecero i nostri giovanotti mentre si avvicinavano guardinghi al tizio… Ma ad un tratto, iniziò a muoversi, come se avesse delle convulsioni… E dal suo petto uscì un paio di vermi grossi quanto dei topi.

“Io punto a quello a sinistra!” Urlò il chierico “Voi due! Attaccate quello a sinistra!” Ed indicò il barbaro e il ranger “Tu, inizia a cantare!” Indicando il bardo “E tu… Dimmi che puoi fare qualcosa, mago!”

“Uhm… Dovrei controllare..”

“L’importante è che ci copri!” Ed iniziò la lotta. Morsi da una parte, canti dall’altra, mazzate dall’altra tanto potenti quanto capaci di fare un fuoricampo… E insomma, lemme lemme questi vermi vengono uccisi, spiedinati, cotti e frullati.

Tutto ciò continuò a ripetersi con tutte le stanze… Tranne una…

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Dopo aver esplorato tutte le stanze del primo piano ne rimaneva solo una da controllare. L’orco, con tutta la delicatezza di cui è capace, sfracellò la porta.

La stanza non era piena di vermi, e ciò li stupì molto… Ma c’era un necromante con il petto sventrato. Ai suoi piedi, però, si trovava un marchingegno. Incuriositi, i nostri eroi si avvicinano.

L’oggetto in questione ha una forma cubica. Toccandola, si sentiva un dolore di bruciatura (anche se l’oggetto non scotta…). C’è un foro per ogni lato dell’oggetto con una rientranza a forma di capro.

I nostri impavidi furboni, che forse così stupidi non sono, immaginano che, probabilmente, devono trovare i quattro medaglioni, inserirli e vedere che succede. Mentre si fanno tutte queste domande, scendono al piano inferiore.

Anche qui visitano tutte le stanze… Ma sono vuote! Per nulla interessanti…

Fino a quando aprirono la stanza di Osha, la schiava del locandiere.

In quel momento, infatti, mentre i nostri impavidi giovanotti stavano oltrepassando la porta accuratamente devastata, una barriera magica divise i membri. Le due elfe e l’orco rimasero fuori, mentre i due restanti erano dentro la stanza, che non potevano fare niente.

I nostri tre eroi videro una cosa abbastanza disgustosa: un verme grosso ed imponente con la faccia da umano dentro la sua bocca si prepara ad attaccare i nostri eroi. La creatura si rivela più debole del solito: dopo qualche asciata diventa soggetto del buon Sushi che solo l’orco di fiducia può fare!

“Provateli, amicccci! Son gustosi!” disse l’orco, festoso del risultato

“Naaah, non li voglio… Piuttosto, voi due… Perché cappero state giocando a carte?”

Effettivamente l’elfo e lo gnomo, mentre gli altri compagni stavano provando a morire, si stavano divertendo a giocare a carte

“non vorrei dirvelo” disse l’elfa ladra ai suoi compagni, tutta rossa per la rabbia “Ma mentre voi stavate tergiversando noi stavamo rischiando la pellaccia!”

“Stia tranquilla, signora” disse il chierico “Tanto lo sapevamo che nessuno di voi sarebbe morto… Aspetta… Amico mio” disse al suo compagno mago, preparandosi a porre una domanda “Ma queste non sono mica le carte che, una volta che le si usa, esplodono?”

“Beh, potrebbe essere probabile, amico chierico…”

“Ah, okay… Aspetta… Stai dicendo che_”

*BOOOOM*

“… Si… Direi che erano quelli…” Rispose il chierico, tutto nero a causa dell’esplosivo

“Beh, amico… Però hanno funzionato”

“In effetti hai ragione”

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Dopo essersi ripresi,notarono che nella zona c’era una signora. Era Osha, la serva del locandiere, come abbiamo già detto… Ma era in un completo stato di trans.

La ranger, si avvicinò a lei

“Ciao! Sono un elfo! Vedi? Ho le orecchie a punta”

Osha non rispose

I maschi del gruppo, invece, provarono a scuoterla da tutte le parti come se fosse un barattolo di salse… Ma niente da fare… Nemmeno stavolta…

La ladra-barda che, presumibilmente, è la più intelligente del gruppo, iniziò a chiederle cosa ci faceva lì e come potevano salvarsi. Osha rispose.

Osha propose di aiutarli… Ma in cambio, una volta usciti, avrebbero dovuto scavare una tomba per lei, per dimostrare che ha lasciato un segno, seppur piccolo, in questo mondo. I 5 giovanotti accettano e trovano un altro medaglione addosso a lei. È simile a quello che avevano visto prima sul verme.

Cammina cammina, i nostri eroi si ritrovano nella cantina. È piena zeppa di pezzi di cadaveri, che galleggiano su un liquame verdognolo, e probabilmente sono stati usati per fare lo spezzatino. Vedono due tizi, in zona… Uno è simile ad un rinoceronte, l’altro è simile ad un demone.

“Ci siamo!” Disse la ladra “Possiamo fare un attacco di sorpresa… Orco! Che cos’hai?”

“Sinceramente, ho un po’ di mal di pancia… Tu?”

“Anche io.. Ma cos_”

*Splat!*… La ladra e l’orco esplosero in mille pezzi come un fuoco artificiale. Gli altri tre eroi rimasero sbalorditi e terrorizzati dall’evento.

C’era un solo, minuscolo problema… I due tizi si erano girati… E si stavano preparando a lottare!

“Mago. Hai già un’idea su cosa fare?” domandò la ranger, tirando fuori la sua spadonza

“Uhm… Dovrei controllare se ho abbastanza materiali per fare una palla di ghiaccio…”

“Nel mentre, noi due andiamo a picchiare!” urlò il chierico “Addos_”

*Sdong!*

“Ahia! Mi hai fatto male!” sbraitò l’elfa, che aveva subito il colpo della mazza del chierico

“Eh, succede… Sai com’è… Il sapone…”

“Lasciamo stare, che è meglio… Addosso!”

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Insomma, ancora mazzate da una parte, fiamme dall’altra e frecce dall’altra ancora.

“Mago! Hai finito?” disse il chierico, che stava cercando di bloccare il rinoceronte

“Uhm… Non ho questo materiale… Forse posso lanciare una colonna di fuoco… Però non ho la cenere di una fenice per farlo..”

“Sbrigati!”

“Forse ho un dardo… Bah, lancio un dardo Magikkko!” e, in men che non si dica, partì un fascio di luce che aprì letteralmente il rinoceronte. La ranger, invece, non era messa benissimo. Stava rischiando la pellaccia contro il demone, che si stava divertendo a sparare dardi infuocati contro la nostra povera elfa dalle orecchie a punta

“Qualcuno mi aiuti, per favore!” urlò, spaventata

Si avvicinò il chierico e, dopo aver benedetto la sua arma, provocò il demone, attirando l’attenzione.

“Per il potere conferitomi da Asdrubalino, dio dei chierici con i piedi piatti e lunghi, io ti colpisco. Mazzata da fuoricampo di Pegasuuu_”

*SDONG!*

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Il chierico era così convinto che finì per colpirsi da solo. Che gran burlone. Peccato che il demone stava cercando di farlo a fette.

“Forse un altro dardo magico può bastare” disse il mago, lanciando la sua mossa. Il demone si ritrovò polverizzato… Mentre l’elfo si ritrovò in fin di vita.

“Oh, grazie, socio… Però forse è il caso che mi curi. Ho finito le cure giornaliere, quindi forse se bevo questa pozione rossa mi curo (dato che in quasi tutti gli RPG le pozioni rosse curano)”

Poveretto, il chierico… Non sapeva che in quel momento le pozioni erano in grado di fare l’effetto opposto. Risultato? Il chierico morì esplodendo. Eh, la sfortuna. Gioca sempre brutti scherzi, nevvero?

I due poveracci, rimasti soli, trovarono altri due medaglioni, uno su ciascuna creatura. Non avendo altro da fare, non rimaneva altro che prendere quei medaglioni, prendere il marchingegno cubico, inserirci gli oggetti e vedere cosa sarebbe successo. Se proprio andava male, sarebbero morti.

Arrivati al marchingegno (che mica se lo son portati dietro, eh) inseriscono i quattro medaglioni. Le pareti della stanza iniziano a restringersi e tutta la locanda viene assorbita dall’oggetto, esseri viventi compresi.

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Si rialzarono. Era l’alba, ed erano fuori da una locanda lercia, brutta e distrutta. L’elfa rimasta in vita, con il suo sistema olfattivo raddoppiato per quattro, sentiva odore di schifezza e di antiquariato. C’erano i loro amici, morti ma non sbranati e/o esplosi, ed una piccola tomba vuota. C’erano delle ossa vicino, ma sulla lapide non c’era scritto niente.

Usando le armi come pale, decidono di seppellire le ossa e di ricordare Osha nella lapide. Come per magia, i loro compagni si risvegliarono

“Ohiohiohi… Che mal di testa… Che è successo?” chiese il chierico

I due giovanotti non sapevano cosa dire. Raccontarono che una serie di sfortunati eventi li aveva portati lì

“Beh” disse l’orco “avanziamo! Eravamo diretti ad Hantaria, se non ricordo male… Ho anche fame di birra e spezzatino, poi…”

E fu così che il gruppo composto da idioti di prima classe avanzò per la propria strada, ma questa… è un’altra storia…

Spero che questo racconto ti sia piaciuto. Se vuoi provare a vedere com’era la storia principale, trovate qui il link al file PDF, da scaricare e leggere con calma.

Fateci sapere cosa ne pensate di questa storia e Buon Halloween… Ma ricorda… Stai attento a cosa (e dove) mangerai stasera…

One thought on “Speciale Halloween: La prigione di Osha

  • 3 Novembre 2016 alle 20:31
    Permalink

    Una storia realmente accaduta XD

I Commenti sono chiusi.

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