[Recensione] Born of Bread

Born of Bread è un’avventura GdR spensierata e stravagante che propone una rivisitazione dei classici giochi a turni. Nei panni di Loaf, un pupazzo di farina, partirai insieme ai tuoi vivaci amici alla scoperta di un mondo incantevole e intriso di umorismo. Born of Bread è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Born of Bread, titolo di WildArts Studio (sviluppatore) e Dear Villagers (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Born of Bread ci mette nei panni di Pan, una pagnotta umanoide che prende vita grazie a un magico ricettario. Senza mangiarlo né berlo, il Pane appena sfornato dovrà imbarcarsi in un’avventura per impedire agli Embers, un gruppo di focosi cattivi liberati per errore, di impossessarsi di alcune pietre misteriose che minacciano la sicurezza del regno. Con questa premessa, Born of Bread si presenta come un gioco di ruolo molto classico, comprensivo di esplorazione, combattimento a turni, minigiochi, oggetti di ogni tipo, personaggi secondari, dungeon, missioni secondarie. Ma, come vedremo di seguito, l’influenza di Paper Mario è più che evidente, poiché include un gran numero di dettagli che vanno oltre le solite restrizioni.

Durante l’esplorazione, oltre a muoverci tra gli scenari, potremo utilizzare un mestolo per colpire oggetti e nemici, nonché saltare per raggiungere luoghi elevati (il che gli conferisce un piccolo tocco platform). E ciascuno dei compagni che si uniscono al gruppo porta con sé una nuova abilità che ci permette di interagire con l’ambiente. Lint, ad esempio, il procione nervoso che scrive, può scavare in punti diversi per aprire nuove strade. In questo modo, siamo invitati a tornare alle aree precedenti quando nuovi personaggi si uniscono al gruppo per ottenere tesori o scoprire segreti.

E se l’esplorazione è già movimentata grazie a tutti questi dettagli, il sistema di combattimento non è da meno. Il combattimento di Born of Bread è a turni , ma include un gran numero di meccaniche più tipiche dei giochi in tempo reale. Ad esempio, quando attacchiamo dobbiamo tenere premuto il pulsante e rilasciarlo quando l’indicatore si trova sopra un’area verde per fare più danni. E, quando verremo attaccati, potremo premere il pulsante al momento giusto per difenderci. Ancora una volta, se conosci Paper Mario o Super Mario RPG, tutte queste meccaniche ti sembreranno sicuramente familiari.

Ora, Born of Bread non si limita solo a imitare ciò che è stato visto in altri titoli, ma tira fuori anche diverse idee nostrane, come il sistema di squadra. Pan può equipaggiare varie armi che agiscono come attacchi speciali utilizzando un sistema che prevede l’inserimento di “pezzi” in una griglia. Da parte loro, gli altri membri del gruppo potranno apprendere nuove abilità trovando le salamandre nascoste negli scenari, il che ci invita a esplorarle a fondo per aumentare le nostre possibilità in combattimento .

Sia gli attacchi con l’arma di Pan che le abilità speciali degli altri personaggi hanno le proprie meccaniche di esecuzione per potenziarli: muovi il joystick da un lato all’altro il più velocemente possibile, tieni premuto il pulsante per raggiungere il punto di cottura giusto, ce ne sono molte varianti. A tutto ciò si aggiunge l’importanza del posizionamento (di sé e dei nemici) o l’elaborato sistema di debolezze e punti di forza in cui bisogna tenere conto del tipo di attacco fisico e dell’effetto elementale, e il risultato è un sistema di combattimento molto solvente e difficile stancarsi , visto che facciamo sempre cose diverse e partecipiamo attivamente.

E non abbiamo nemmeno parlato di tutte le meccaniche disponibili, dato che Born of Bread ha molto più di quanto sembri e man mano che avanzi, vengono aggiunte nuove funzionalità di cui tenere conto, come benedizioni, ingredienti speciali o stili di carte. Per dirla in altro modo, i combattimenti sono solitamente abbastanza semplici e raramente ci troviamo nei guai, soprattutto se utilizziamo oggetti curativi.

Oltre a tutto quanto menzionato, forse la caratteristica più notevole di Born of Bread è che si tratta di un gioco dotato di molto fascino . Dalla sua grafica sorprendente, che combina ambientazioni 3D con personaggi “piatti”, o il suo mondo pieno di luoghi e personaggi tanto colorati quanto fantastici, tutto fa sì che questo universo emani un qualcosa speciale. Qui vale la pena ricordare che durante i combattimenti siamo accompagnati da un cronista che si occupa di “trasmettere” la battaglia. Oltre a poter vedere una chat in tempo reale (fittizia) con commenti, a volte il pubblico farà delle richieste che, se soddisfatte, recupereranno i punti preziosi necessari per eseguire le abilità.

Come abbiamo detto poco fa, Born of Bread è in generale un gioco abbastanza semplice. Non ci sono livelli di difficoltà tra cui scegliere, ma se giochiamo prestando attenzione ai punti deboli e ai punti di forza dei nemici ed esploriamo bene gli scenari alla ricerca di oggetti, non saranno molti i combattimenti che rappresentano una grande sfida. Lo stesso si può dire dell’esplorazione: a volte dovremo cercare oggetti chiave per avanzare o sfruttare l’ambiente per percorrere percorsi chiusi, ma di solito è sufficiente prestare attenzione.

Born of Bread, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.

Born of Bread è un’avventura GdR spensierata e stravagante che propone una rivisitazione dei classici giochi a turni. Nei panni di Loaf, un pupazzo di farina, partirai insieme ai tuoi vivaci amici alla scoperta di un mondo incantevole e intriso di umorismo. Born of Bread è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Non perdiamo altro tempo,…
Born of Bread è un’avventura GdR spensierata e stravagante che propone una rivisitazione dei classici giochi a turni. Nei panni di Loaf, un pupazzo di farina, partirai insieme ai tuoi vivaci amici alla scoperta di un mondo incantevole e intriso di umorismo.

Born of Bread

VOTO FINALE - 8.4

8.4

Born of Bread è un’avventura GdR spensierata e stravagante che propone una rivisitazione dei classici giochi a turni. Nei panni di Loaf, un pupazzo di farina, partirai insieme ai tuoi vivaci amici alla scoperta di un mondo incantevole e intriso di umorismo.

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