[Recensione] Dead Man’s Diary

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo esplorativo che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Dead Man’s Diary è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Certo palare di “nuovo” forse in questo caso specifico non è proprio il termine adatto. Dead Man’s Diary è infatti un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità, e dopo essere approdato su Steam nel 2022 ha ben pensato di fare una capatina anche su PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Dead Man’s Diary, titolo firmato TML-Studios (sviluppatore e publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Nel corso degli anni il vecchio scenario della guerra nucleare è stato ampiamente utilizzato in termini di materiale narrativo, Dead Man’s Diary è molto vicino a Fallout in questo senso. Abbraccia un mondo all’indomani di un attacco nucleare, mentre sei stato costretto a lasciare la relativa sicurezza di un bunker per provvedere a te stesso in un mondo crudele. Non è un gioco per deboli di cuore o per chi odia la disperazione. Ma per i fan della sopravvivenza, c’è molto da apprezzare.

La narrazione si concentra su una storia in cui quindici anni fa un uomo ingannò un mondo distratto da altri problemi, lanciando attacchi nucleari in tutto il mondo. Interpreti un sopravvissuto che è rimasto rinchiuso in un bunker per anni, ma il cibo e le scorte sono molto limitati. Ti viene lasciato come l’anima sfortunata che è stata costretta a uscire nel mondo per sopravvivere. La premessa è buona ed è sempre divertente girare in un mondo post-apocalittico. È d’aiuto il fatto che la spinta principale della scrittura e della direzione sia data dal protagonista con la voce fuori campo, tuttavia la scrittura non è delle migliori e a volte sembra un po’ forzata, ma il filo conduttore della narrazione e le note trovate sparse qua e là mi hanno lasciato incuriosito da ciò che stava accadendo.

Il gameplay è ambientato in prima persona e funziona principalmente come gioco di sopravvivenza e avventura di esplorazione. Puoi muoverti, correre con una resistenza limitata e fare un piccolo salto. Siete anche armati – inizialmente – di una torcia, con le batterie che stanno per scaricarsi. E quando esci dalla foresta in cui sei atterrato, entri in una zona industriale desolata, con l’unico obbiettivo di sopravvivere. I tuoi bisogni primari sono cibo e acqua, sparsi nelle varie aree che andremo ad esplorare. Devi prima trovare un contatore Geiger per cercare ogni oggetto per vedere se è contaminato o meno. Ogni oggetto ha bisogno di questa operazione e alcuni potrebbero trovarlo un po’ complicato. Ci sono anche molte scatole chiuse a chiave e queste devono essere raccolte, una cosa a cui noi giocatori ci siamo abituati nel corso degli anni.

Poi c’è la radiazione che è ovunque. È ovunque e quindi è necessario continuare a prendere compresse di iodio per evitare di ammalarsi troppo. Se sei fuori sotto la pioggia c’è anche la possibilità che tu possa essere troppo contaminato, quindi devi trovare un riparo e programmare attentamente le tue escursioni all’aperto da un posto all’altro. A peggiorare le cose, potresti anche avere la febbre che necessita anche di farmaci per il trattamento. La sopravvivenza è la chiave di Dead Man’s Diary e dovrai saccheggiare e creare per sempre.  C’è una sorta di mondo semiaperto in gioco, ma in realtà è pieno di muri invisibili. Puoi costruire un’area come un villaggio o un insediamento, lasciare lavorare le risorse per un fuoco e un accampamento per riposare. Allo stesso tempo potrebbero esserci dei nemici da evitare. Per fortuna i punti di salvataggio sono piuttosto generosi e quando muori non si perde troppo progresso.

La grafica è buona, almeno di giorno, con un design decente negli edifici e un degrado invaso dalla vegetazione. L’illuminazione è impressionante e, a volte, Dead Man’s Diary può sembrare piuttosto bello. Tuttavia, a volte sembra che ci sia un uso eccessivo delle risorse e molto probabilmente vorrai un po’ di varietà in ciò che stai vedendo. È simile in termini di audio: la colonna sonora ha alcuni bei momenti di suspense e gli effetti sono piuttosto inquietanti. Un’altra cosa interessante del gioco è la costruzione del mondo. Durante il gioco troverai molti appunti di persone a caso che hanno cercato di sopravvivere sulla superficie del mondo. È evidente dai loro racconti che le loro condizioni sono dure dopo l’incidente nucleare. Alcune note aiutano addirittura nella storia; ad esempio, una nota indica un luogo sicuro in caso di emergenza e puoi utilizzare queste informazioni per nasconderti dai nemici. A parte i retroscena, il protagonista tiene un diario che puoi leggere in qualsiasi momento, e questo diario descrive in dettaglio tutto ciò che hai incontrato che potrebbe essere importante.

Le interfacce del gioco sono compatte e dirette al punto. Puoi accedere alle informazioni essenziali del protagonista, come il suo diario o il suo benessere, con la semplice pressione di un pulsante. Inoltre, il benessere del giocatore è subito evidente e comprensibile, così come la sua fame, sete e salute. Sono rappresentati come percentuali su un metro circolare e il colore del cerchio cambia a seconda di quanto basso è il rapporto. Il gioco è piuttosto lineare, quindi è improbabile che tu voglia rigiocarlo. L’unico modo in cui potrei vedere che qualcuno potrebbe rigiocare il gioco sarebbe se il gioco avesse finali multipli o se la storia fosse molto significativa.

Dead Man’s Diary, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo esplorativo che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Dead Man's Diary è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Certo palare di “nuovo” forse in questo caso specifico non è proprio il termine adatto. Dead Man's Diary è infatti un titolo che già ha potuto dare…
È un mondo post-apocalittico fittizio, 15 anni dopo la catastrofe, devi lasciare il tuo rifugio ed esplorare un mondo privo di vita umana. Da solo, devi trovare un modo per sopravvivere.

Dead Man's Diary

VOTO FINALE - 7.5

7.5

È un mondo post-apocalittico fittizio, 15 anni dopo la catastrofe, devi lasciare il tuo rifugio ed esplorare un mondo privo di vita umana. Da solo, devi trovare un modo per sopravvivere.

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