[Recensione] Melatonin

I giochi ritmici sono la passione o la rovina di alcuni giocatori e, tra tutti, uno molto particolare è Rhythm Paradise (di cui spero avremo presto una nuova uscita). Melatonin è una proposta indie molto ispirata al gioco di TSUNKU e Intelligent Systems creato dallo studio Half Asleep. Melatonin è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Certo palare di “nuovo” forse in questo caso specifico non è proprio il termine adatto. Melatonin è infatti un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità, e dopo essere approdato su Nintendo Switch lo scorso anno ha ben pensato di fare una capatina anche su console PlayStation, evento che stavamo aspettando con un certo interesse.

Dire che Melatonin ha una storia può essere un po’ esagerato, ma quello che ha è un filo conduttore. Ognuna delle 20 prove musicali che compongono il titolo è in realtà un sogno nella mente del nostro protagonista, che ha l’abitudine di stare alzato fino a tardi davanti alla televisione e di cadere esausto, notte dopo notte sul divano. Questi sogni musicali sono in realtà rappresentazioni delle preoccupazioni di questo ragazzo, come il suo rapporto con il cibo, i social network, il lavoro o il denaro. In questo modo conosciamo gradualmente il protagonista, senza che il gioco abbia bisogno di dire alcuna parola. Ognuna delle quattro notti è composta da quattro sogni diversi e da un sogno che mescola i precedenti e al quale potremo accedere solo se otteniamo un buon punteggio nei primi. Superati questi livelli di remix è il momento in cui il ragazzo si sveglia e passiamo alla notte successiva.

Ogni sogno ha la sua melodia e i suoi meccanismi, che ci vengono insegnati tramite tutorial, che ci assicurano di sapere bene cosa fare prima di passare alla prova vera e propria.  Prima di iniziare a giocare, Melatonin ci sorprende piacevolmente con un tutorial sulla meccanica di base: è sufficiente premere una manciata di pulsanti singolarmente, più di uno per volta oppure tenere premuto e rilasciare un singolo pulsante. Tutto questo al ritmo della musica di sottofondo, molto scandita dal tempo. Nel caso in cui tutto sia per noi complesso, sono disponibili un gran numero di opzioni di accessibilità (oltre alla configurazione del ritardo), in modo da ampliare il margine “perfetto”, ridurre le penalità o addirittura avere sempre il metronomo visibile. La struttura del gioco è basata su cinque mondi. I primi tre hanno lo scopo di offrirci ciascuna meccanica di tapping in diverse prove (che possiamo giocare separatamente) con un remix finale, e gli ultimi due alzano il livello, diventano più complessi e ci preparano a eseguire diversi tap diversi nello stesso test. La difficoltà è progressiva e ben calibrata, ma non tutti i test funzionano ugualmente bene, cosa che può scioccarci un po’ dato che a volte bisogna fare molta pratica per trovare il ritmo e non fallire miseramente.

In sostanza si tratta di un titolo breve, dato che in due o tre ore si può completare senza problemi (sono necessarie otto delle dodici possibili stelle in ogni mondo per raggiungere il remix, l’unica cosa che può costringerci a rigiocare). Tuttavia, il gioco non finisce qui, poiché ha il potenziale per allungarsi notevolmente, con la possibilità di ottenere le tre stelle di ogni livello, giocare ad una variante difficile di ciascuno di essi o andare alla ricerca di quella perfetta. Inoltre, c’è anche un semplice editor in modo che possiamo configurare, in base al test di ogni livello, la nostra versione di esso, introducendo ogni possibile elemento nel tempo che consideriamo.

Essendo un gioco molto sensoriale, la sua sezione grafica e sonora richiedono di parlarne di più. Il gioco si basa su uno stile di animazione vicino a quello dei cartoni animati che si vedono spesso in televisione, con un’ambientazione onirica e con toni prevalentemente compresi tra la gamma del rosa, del viola e del blu. Le piccole sequenze video vanno bene per accompagnare la trama del mondo onirico in cui ci troviamo, e in generale le prove rappresentano bene il tema che dà loro il nome. Potrebbe mancare un po’ più di varietà visiva, ma il risultato è più che giustificato. Da parte sua, la musica è generalmente rilassante, anche se alcune canzoni aumentano un po’ l’intensità ma mai troppo (la velocità aumenta nei diversi test). Hanno tempi molto segnati e aiutano a sottolineare che siamo nel mondo dei sogni. Può mancare un po’ di rischio in più su alcuni livelli, ma soprattutto a volte è difficile trovare la giustificazione dell’input perfetto in tutte le sezioni (grafica, temporale e musicale), anche se lo fa sempre separatamente. Non è che sia una cattiva esecuzione perché quando impari viene bene, ma manca qualcosa in modo che ci sia sempre una vera sinergia tra il nostro occhio, l’orecchio e la mano.

L’esecuzione in generale è buona, con un ritmo fluido e senza alcun tipo di problema prestazionale, cosa fondamentale in un titolo come questo. Alcuni caricamenti potrebbero essere un po’ più brevi tra i menu, ma il risultato è molto positivo e l’esperienza generale ci ha soddisfatto notevolmente. Per quanto riguarda la musica, la prima cosa che sorprende è la raccomandazione del titolo di giocare senza cuffie , cosa controintuitiva, soprattutto quando il resto dei giochi ritmici suggerisce di giocare con le migliori cuffie possibili. Ma la musica di Melatonin è fatta per essere suonata senza cuffie, quindi il risultato è che tutto suona un po’ più distorto e onirico , il che si adatta benissimo al titolo dato il suo tema.

Melatonin, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.

I giochi ritmici sono la passione o la rovina di alcuni giocatori e, tra tutti, uno molto particolare è Rhythm Paradise (di cui spero avremo presto una nuova uscita). Melatonin è una proposta indie molto ispirata al gioco di TSUNKU e Intelligent Systems creato dallo studio Half Asleep. Melatonin è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione.…
Melatonin è un gioco a ritmo in cui realtà e sogni si uniscono. Lasciati trasportare dalla musica dei livelli, supera sorprendenti ostacoli e ammira stupendi disegni. Goditi questo viaggio senza overlay o interfacce che occupano lo schermo.

Melatonin

VOTO FINALE - 7.7

7.7

Melatonin è un gioco a ritmo in cui realtà e sogni si uniscono. Lasciati trasportare dalla musica dei livelli, supera sorprendenti ostacoli e ammira stupendi disegni. Goditi questo viaggio senza overlay o interfacce che occupano lo schermo.

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