[Recensione] Worldless

Worldless è un gioco di piattaforme stilizzato in 2D con un sistema di combattimento a turni attivo e una strabiliante trama aperta all’interpretazione. I giocatori intraprendono un viaggio di comprensione e crescita personale, superando i limiti della propria natura in un universo astratto. Worldless è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Worldless, titolo di Noname Studios (sviluppatore) e Coatsink & Thunderful (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Worldless si svolge in un regno in cui le regole dell’esistenza sono ancora indefinite. In questa ambientazione misteriosa, i giocatori iniziano un viaggio attraverso un mondo informe composto da due regni. Un regno è popolato da entità che modellano il loro sviluppo e la loro comprensione, mentre l’altro indica la destinazione a cui aspirano. Questa narrazione spinge i giocatori in un conflitto contro le forze opposte, impegnandosi in una profonda battaglia per la superiorità. Worldless è un platform 2D con un’estetica minimale, mozzafiato e cosmica combinata con combattimenti a turni.

Essenzialmente, è un’avventura in cui esplori uno spazio sereno ed espansivo pieno di piattaforme, campi silenziosi e piante misteriose. Mentre vaghi a tuo piacimento, troverai utile comprendere le meccaniche del gioco prendendoti il ​​tuo tempo con ogni salto e muovendoti su diversi livelli. Semplicemente: giocare a Worldless può creare dipendenza. Le battaglie, che si svolgono a turni, sono uno dei suoi elementi meglio riusciti. Ogni turno ti concede un tempo prestabilito per scatenare una combinazione di attacchi prima di passare a una posizione difensiva. Esistono due opzioni di attacco, corpo a corpo e magia, e due opzioni di difesa. Le tue scelte dipendono dalla valutazione del tipo di attacco dei nemici e dall’identificazione dei punti deboli per rendere il tuo turno il più efficace possibile. Ad esempio, se un nemico utilizza sia attacchi fisici che magici ed è immune alla magia, dovrai attaccare solo con armi da mischia e scegliere l’opzione di difesa appropriata in base ai segnali mostrati prima degli attacchi.

La fusione creativa del combattimento a turni e del platform in Worldless non riduce le sfide tipicamente associate ai platform. Infatti, man mano che il gioco procede, i combattimenti diventano notevolmente più difficili, soprattutto nelle fasi successive. Non sono un giocatore particolarmente abile, né un appassionato di platform hardcore, il che rende il combattimento in Worldless tutt’altro che facile. Richiede concentrazione, velocità di reazione rapida e persino capacità di gestione del rischio per sconfiggere i vari nemici che il gioco ti lancia. Nonostante la difficoltà, mi ritrovo a divertirmi con la maggior parte dei combattimenti in Worldless, soprattutto durante i miei numerosi tentativi di sconfiggere un mini-boss impegnativo. Per fortuna, Worldless non ti rimanda all’ultimo checkpoint quando viene sconfitto; invece, ti butta solo fuori dal raggio di aggressività. La gioia assoluta provata dopo aver finalmente sconfitto un nemico con un blocco perfetto o dopo essere diventato più abile nello spostarsi tra le piattaforme supera la frustrazione.

Se fallisci più volte nello sconfiggere un nemico, non preoccuparti. È un mondo aperto e tutto ciò che devi fare è girovagare e raccogliere materiali per salire di livello. Tornare con una solida difesa e abilità di combattimento aggiuntive può fare la differenza. Risfidare nemici difficili e girovagare sulla mappa potrebbe sembrare ripetitivo e noioso in altre circostanze, ma non in Worldless. Le bellissime scene di gioco, insieme alle colonne sonore semplici ma solenni, assicurano un’esperienza di gioco coinvolgente. In Worldless, le tranquille colline e rocce contro la flora luminosa e pulsante creano una scena visivamente sbalorditiva. Parlando di colonne sonore, la musica di Worldless funziona a meraviglia. Non è necessaria una sola parola, la consegna eterea di una semplice melodia di pianoforte, combinata con i suoni aggraziati emessi dalle piante aliene mentre passi, creano un’immagine vivida della bellezza e della solitudine di questo mondo. Ogni suono, proveniente dal combattimento o dall’interazione ambientale, si fonde perfettamente con la colonna sonora di sottofondo, creando un’esperienza armoniosa in cui tutto sembra connesso.

A parte il menu principale, i giocatori possono accedere alla maggior parte delle opzioni dell’interfaccia utente durante il gioco. L’albero delle abilità e le mappe del mondo sono tutti attentamente progettati per adattarsi all’atmosfera generale del gioco, evitando brusche interruzioni dell’esperienza coinvolgente. Aprendo l’albero delle abilità, ad esempio, vedrai i punti e le linee astratte del tuo personaggio ricostruirsi e spostarsi nell’albero stesso. La presentazione è pulita, efficiente e, soprattutto, coerente con lo stile artistico generale del gioco. Le vibrazioni minimaliste in stile zen di questo gioco non si limitano all’arte e al combattimento, ma sono ben integrate anche in altri aspetti.

Worldless, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.