[Recensione] Fall of Porcupine

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo indipendente che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Fall of Porcupine è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Fall of Porcupine è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Fall of Porcupine, titolo di Critical Rabbit (sviluppatore) e Assemble Entertainment (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Fall of Porcupine stupisce fin dal primo momento. Ci svegliamo completamente avvolti nell’oscurità. Attraversandolo arriviamo a una radura con un enorme albero che ricorda quello della fiaba di Jack e il fagiolo magico. Possiamo saltare e arrampicarci sopra finché non ci tuffiamo in acqua. Siamo evidentemente in un mondo fantastico, o forse stiamo sognando. Tuttavia, l’unica cosa che possiamo fare è andare avanti. Da lì, lungo una spiaggia salteremo su un gommone fino ad arrivare in cielo, o meglio camminare letteralmente sulle nuvole. Qui incontreremo un’enorme nuvola dalle strane fattezze e cominciamo a chiederci cosa sia successo al nostro paziente.

Il paziente si chiama Mr. Arndes , non riusciamo più a trovarlo e all’improvviso ci ritroveremo davanti ad un ascensore. Dopo averlo preso ci ritroviamo a percorrere il corridoio di un inquietante ospedale alla ricerca del paziente scomparso. Il pavimento è coperto da una scia di sangue e alcune stanze sono illuminate da una luce giallastra. Alla fine troviamo il nostro paziente dolorante in un angolo e, mentre ci avviciniamo, una pila di scatole crolla su di noi. Ci ritroviamo nel nostro letto, svegliati dallo squillo del nostro cellulare. Un nostro collega ci ha chiamato per accertarsi delle nostre condizioni. Allora non era tutto uno strano sogno.

Interpretiamo Finley , un giovane medico che si è recentemente trasferito nella piccola città di Porcupine e lavora nell’ospedale locale. Finley è un ragazzo a volte ingenuo ma con un grande cuore. Si prende cura dei suoi pazienti e si immedesima molto con loro. Ovviamente questo ha anche dei lati negativi e a volte non gli permette il giusto distacco professionale. Giovane com’è, sembra piuttosto disilluso. Vive questo atteggiamento con un bizzarro senso dell’umorismo che lo guida. Ad esempio per dialogare a lungo con i monumenti del paese, la pianta del nostro appartamento e persino con il distributore di caramelle! Infatti, appena ci alziamo dal letto, notiamo un cerotto sulla fronte di Finley. Soffre anche di una grave amnesia per quello che è successo ieri sera. Non c’è tempo però! Siamo in ritardo per il nostro turno in ospedale. Partiamo di fretta ma con l’idea di chiarire e ricordare cosa è successo quella notte nel reparto 5.

Appena usciti di casa ci troviamo davanti a un mondo che aspetta solo di essere esplorato. Luoghi da visitare, persone con cui parlare e intrecciare relazioni. Ogni luogo o abitante che mostrerà un’icona sarà interagibile e potrà raccontarci qualcosa di suo. Il gioco è fortemente basato sui dialoghi, lunghi e ricchi di informazioni che ci faranno conoscere sempre di più i vari volti di questa cittadina. Il gioco in sé è molto esplorativo e richiede tempo per giocare. Ci sono due tipi principali di scorciatoie: la fermata dell’autobus e l’ascensore dell’ospedale, ma vorrei darti un consiglio. Esplora, devia dal percorso ordinario perché ogni angolo può regalarti una piccola sorpresa. Evita, quando possibile, le due piccole scorciatoie che ti offre il gioco. Andare più piano ti ricompenserà con nuove storie e avventure.

Il cellulare è lo strumento principale attraverso il quale possiamo controllare e gestire la vita di Finley . Man mano che conosceremo gli abitanti di Istrice , la nostra rubrica si aggiornerà, fornendo e aggiornando le notizie, le informazioni e il comportamento della persona che incontriamo. Ci dirà anche quale sarà il nostro prossimo obiettivo nel gioco e, ultimo ma non meno importante, ci aiuterà a gestire le visite dei pazienti. Finley lavora nell’ospedale della città e l’amministrazione ci ha fornito un’app per scaricare le attività quotidiane. Questi sono i capisaldi del gameplay: attraverso minigiochi incentrati su abilità, memoria o logica, dovremmo prenderci cura dei nostri pazienti. Dopo ogni minigioco avremo una valutazione che farà la media con gli altri per darvi il voto finale del turno.

Ogni giornata è scandita dal turno in ospedale, dalle incombenze e dal rientro a casa. Questi fungono da separatori e punti di non ritorno tra ciò che potrebbe accadere prima e ciò che potrebbe accadere dopo. Quindi prenditi il ​​tuo tempo per esplorare la città e parlare con la gente del posto. In alcuni casi ci saranno anche più risposte da dare. L’esplorazione, per quanto lenta e macchinosa, ci premia facendoci vivere situazioni che si traducono, in termini di gameplay, in minigiochi e sequenze interattive di esplorazione/avventura molto variegate. In Fall of Porcupine ogni persona è speciale e può raccontarci e arricchirci con le sue storie. Tutto dipende dalle nostre scelte e se vogliamo rispondere a una persona piuttosto che a un’altra.

Giocando a Fall of Porcupine, non si può fare a meno di pensare a due cose: Night in the Woods e Scrubs . La vita in ospedale ci riporta al clima della serie tv, mentre i personaggi, animali antropomorfi dal disegno semplice, pulito e davvero ben caratterizzato, ricordano il videogioco. Anche le canzoni e la colonna sonora sono perfette e sottolineano molto bene ogni momento. Fall of Porcupine non ricorda Night in the Woodssolo per la scelta stilistica, ma anche per quella narrativa. Gli argomenti trattati non sono mai banali. Parliamo di malattie fisiche e mentali, abuso di sostanze, depressione, paura del fallimento e accettazione della morte. Per non parlare della questione chiave che è quella delle conseguenze che si pagano operando tagli indiscriminati al servizio ospedaliero e ai suoi dipendenti. Non fatevi ingannare dalla dolcezza dei disegni, il gioco è pronto a tirare dei bei pugni allo stomaco. Inoltre, sotto l’aspetto sereno di un tranquillo paese di campagna, scoprirete presto che qualcosa si nasconde, e non mancheranno momenti raccapriccianti e talvolta inquietanti. Alcuni abitanti possono nascondere dei lati oscuri sotto un animo apparentemente gentile e inoffensivo.

Fall of Porcupine è senza dubbio un titolo fatto con cura e amore, soprattutto nei confronti dei lavoratori del settore sanitario. Il suo tema portante riguarda infatti i danni che la speculazione, i tagli, la corruzione e la cattiva gestione del sistema sanitario e dei suoi operatori possono arrecare alla collettività e agli operatori stessi. Non è decisamente un gioco per tutti, in quanto la sua lentezza potrebbe scoraggiare alcuni giocatori ei minigiochi sono un semplice mezzo per dare un po’ di ritmo e freschezza a un gameplay altrimenti stantio. Ad esempio, la caratteristica del nostro protagonista, il salto, ci è veramente utile solo due volte. Le scorciatoie aiutano ma allo stesso tempo ostacolano l’esplorazione e la scoperta. La narrazione e l’esplorazione sono i veri punti di forza del gioco. Girare per la città ci farà sentire quasi uno degli abitanti e non è difficile entrare in empatia con Finley. Entreremo presto nel turno dinamico e nel tempo libero dove faremo tante attività collaterali.

Fall of Porcupine è un gioco maturo, adatto a tutti ma allo stesso tempo no. Parla di redenzione, paura, malattia e morte. Soprattutto nella seconda parte dove tutto diventerà più concreto, commovente e crudo. L’autunno può avere diversi significati, e questi temi sono molto importanti e presenti. Sebbene la storia sia la parte principale, è lì che cade Fall of Porcupine, proprio alla fine. Tante belle storie secondarie e una buona principale che però si chiude frettolosamente. Lasciando alcuni elementi e storie di personaggi non secondari incompiuti o addirittura lasciati a metà. Al netto di queste mancanze Fall of Porcupine è un’avventura che vale la pena giocare. Prendersi il proprio tempo ed esplorare sarà la chiave per sfruttare al meglio questa avventura.

Fall of Porcupine, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.