[Recensione] Panda Punch

Proprio in questi ultimi mesi il PlayStation Store ha accolto un nuovo platform dal sapore retrò che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Panda Punch è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Panda Punch è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Panda Punch, titolo di Ninja Rabbit Studios (sviluppatore) e Ratalaika Games (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Mentre l’introduzione estremamente breve del gioco descrive il personaggio principale come un “piccolo panda rosso”. Dopo aver avviato il gioco, vedi il personaggio principale, il cui nome è Zeep, essere attaccato dai robot. Fugge e informa suo padre, dicendo che il suo braccio è stato ferito. Quindi, naturalmente, la soluzione è creare un braccio di robotico per lui. Successivamente, il gioco inizia ad ingranare, con una schermata della mappa che mostra varie regioni diverse di una grande isola.

Zeep può saltare sul pugno, trasportare scatole, barili, spingere vari oggetti e girare come Sonic! I compiti e gli obiettivi sono semplici ma meno facili da raggiungere in un ambiente impegnativo, con piattaforme pericolose e combattimenti da attraversare. Risolvi enigmi nei livelli, raccogli monete, cerca super monete, pompa le tue abilità dal fabbro, sconfiggi i boss, ottieni nuove abilità; questi sono solo alcuni dei compiti che dovrai affrontare nei 58 livelli con trappole, segreti, nemici.

Ci sono 58 livelli nella campagna di Panda Punch suddivisi in quattro biomi. Il completamento di un livello richiede ai giocatori di sbloccare percorsi posizionando casse sui pulsanti, superando ostacoli e piattaforme e combattendo i nemici. Questo ciclo che può sembrare inizialmente molto ripetitivo trova presto una sua dimensione e finisce per divertire il giocatore con la sua leggerezza. Ciò è amplificato dal fatto che i nuovi potenziamenti vengono distribuiti solo dopo aver sconfitto uno dei quattro boss, ognuno dei quali ha 15 livelli tra di loro, quindi è comunque necessario impegnarsi per poter proseguire. I livelli si allungano man mano che ti addentri in un bioma, mantenendo ulteriormente vivo l’interesse su queste faccende.

Il buon ritmo del gioco è ulteriormente stimolato da potenziamenti non originali ma comunque brillanti, anche se ammetto che alcuni di questi avrebbero dovuto essere introdotti molto prima nel gioco. Non hai il potere di trasportare scatole finché non hai completato i primi 15 livelli. Mi sono divertito di più in Panda Punch con il ground pound. Un pugno che dà una spinta al tuo salto di base e ti consente anche di abbattere i nemici, ma ancora una volta, questo è un potere che non ho ottenuto fino alla metà posteriore del gioco.

I livelli in Panda Punch sono abbastanza semplici. Devi raggiungere un trasmettitore elettrico che sembra un cercapersone degli anni ’90. C’è anche un gettone pugno nascosto nel livello, se vuoi andare a caccia di oggetti collezionabili (anche se non abbiamo trovato un uso per loro, al di fuori dello strano risultato). Più utile è il denaro sparso nel livello, che può essere portato a tuo padre nel campo di casa per acquistare un po ‘di vita e potenziamenti.

Il level design di Panda Punch è altrettanto semplice ma stimolante. Alcuni livelli sono labirinti, con più pulsanti e percorsi bloccati sparsi per tutto il livello. Il gioco è pubblicizzato come un puzzle platform, ma molti dei puzzle si limitano semplicemente a farci utilizzare gli oggetti nell’ambiente per proseguire. C’è da dire che comunque non è sempre chiaro quale cassa va a quale pulsante e che alcune volte mi sono ritrovato a trasportare una cassa su più livelli, solo per scoprire che c’era una cassa più vicina che potevo usare per quel pulsante. In questi casi, ho trovato più semplice riavviare il livello, invece di lottare con l’attraversamento più lento di Zeep mentre trasportavo una cassa.

Panda Punch ha un bell’aspetto. Fa un ottimo lavoro nel sembrare qualcosa che giocheresti su una console da retrogaming, e anche la musica si adatta perfettamente. Potremmo essere in un’epoca di grafica ultra realistica. Tuttavia, c’è ancora spazio per la nostalgia. In quanto tali, giochi come Panda Punch si intrufolano sotto il radar e ci conquistano con il loro fascino retrò. Grazie alle immagini pixelate, ai colori vividi e all’interessante scenografia, ho adorato ciò che ho visto. Inoltre, il contrasto tra ogni elemento ha reso più facile la comprensione e divertente da giocare. Una colonna sonora di base può essere fastidiosa. Tuttavia, in qualche modo, Panda Punch riesce a evitare questo problema. Invece, il suo audio gioviale funziona brillantemente con i palchi brevi e nitidi. Inoltre, gli effetti sonori a 8 bit sono meravigliosamente adatti mentre aggiungono fascino al gioco.

Panda Punch, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.