[Recensione] Suicide Squad: Kill the Justice League

Dopo uno sviluppo che non deve essere stato facile, Suicide Squad: Kill the Justice League è finalmente disponibile su PS5, Xbox Series X|S e PC. Si tratta della nuova opera di Rocksteady, studio inglese divenuto famoso grazie alla saga di Batman Arkham, considerata una delle migliori rappresentazioni del genere dei supereroi nei videogiochi e, in particolare, del Cavaliere Oscuro. C’è da precisare fin da subito, soprattutto agli amanti della serie sopracitata, che Suicide Squad: Kill the Justice League potrebbe non essere quello che ci aspettavamo. E non perché questa volta ci mettiamo nei panni dei cattivi per sconfiggere gli eroi, ma perché il gioco in questione è un titolo molto incentrato sul multiplayer online e persistente attraverso aggiornamenti continui di contenuti ed elementi aggiuntivi a pagamento, quello che nel settore dei videogiochi conosciamo con il termine di GaaS ( Game as a Service). Tolta questa prima diffidenza nei confronti del gioco possiamo dirvi fin da ora che l’esperienza complessiva, al netto di una forse eccessiva ripetitività di fondo, è riuscita comunque a fare centro nel nostro cuore.

Fin dalle prime ore, Suicide Squad: Kill the Justice League è stata una vera sorpresa. Senza essere particolarmente un fan di questo gruppo di antieroi, penso che siano riusciti a trovare il modo giusto per rendere la loro presenza nel cast davvero riuscita e divertente. E non solo, il buffo quartetto composto da Harley Quinn, King Shark, Deadshot e Capitan Boomerang (incaricato di uccidere la Justice League) è riuscito anche a farmi interessare alla storia per buona parte del gioco e a farmi venire voglia di sapere cosa sarebbe successo dopo. Suicide Squad: Kill the Justice League è infatti un gioco con molti contenuti narrativi, le scene video abbondano e sono ben dirette, con dialoghi esilaranti e coerenti con il clima scherzoso della produzione.

Dopo essere rimasto piacevolmente sorpreso dal comparto narrativo, è arrivato subito il momento di apprezzare molto anche il gameplay. In sostanza, Suicide Squad: Kill the Justice League è un titolo sparatutto in terza persona, con un gameplay robusto e con sistemi di progressione dei personaggi molto interessanti, che rendono ogni partita un’esplosione di divertimento. La chiave, ancora una volta, sta nei personaggi e nelle loro differenze. Se a livello narrativo li hanno azzeccati, a livello giocabile non sono da meno: ogni membro della Squad è controllato in modo molto diverso dagli altri e hanno peculiarità che vanno comprese per gestirli in modo efficace.

Il successo più grande è stato senza dubbio quello di dare grande importanza alle abilità di movimento, dal momento che Suicide Squad: Kill the Justice League è il tipo di sparatutto in cui non possiamo (né dobbiamo) nasconderci dietro un riparo, ma piuttosto dobbiamo rimanere costantemente sul campo. Nel caso di Deadshot, potremo volare e fluttuare nell’aria per sparare con precisione grazie al suo jetpack; Lo squalo si muove effettuando salti che superano l’altezza di molti edifici; Harley ricorda Batman, poiché si mantiene in equilibrio con l’aiuto di un drone e può ascendere con il Bat-artiglio; e Boomerang (il mio preferito) è fondamentalmente Flash: corre a tutta velocità e si teletrasporta. Anche quando si tratta di combattere presentano differenze che aumentano man mano che saliamo di livello e sblocchiamo nuove abilità. Ad esempio, non tutti hanno accesso agli stessi tipi di armi e gli attacchi corpo a corpo sono molto diversi a seconda del personaggio, quindi ognuno è specializzato in uno stile di gioco.

Al di là delle loro differenze, ci sono anche una serie di meccaniche che mi hanno sorpreso per il fatto di essere prese direttamente da Arkham e adattate a questo stile di gioco. Possiamo, ad esempio, eseguire colpi di contrattacco quando compaiono dei fulmini attorno al nemico. E se il misuratore combo raggiunge un certo numero, è possibile effettuare un’esecuzione letale. Suicide Squad: Kill the Justice League ha idee molto interessanti come dover sparare alle gambe per recuperare uno scudo e, in generale, ha archetipi nemici molto vari che richiedono strategie diverse. Per una buona manciata di ore, Suicide Squad si è sostenuto grazie a tutto questo: ho trovato la storia interessante, mi sono divertito molto con i dialoghi e ho trovato il gameplay esilarante.

Il gameplay, sebbene molto divertente, diventa eccessivamente caotico man mano che aumenta la varietà e il numero di nemici sullo schermo. Ci sono stati troppi momenti in cui non avevo idea di cosa stesse succedendo con così tanti spari ed esplosioni di colore. E questo è molto problematico nelle missioni più complicate. E gli scontri contro i membri della Justice League, che dovrebbero essere i momenti più epici e culminanti dell’intera avventura, sono stati tutti piuttosto ripetitivi. Ma alla fine, il problema più grande con Suicide Squad: Kill the Justice League è quello che tutti temevamo: gli elementi GaaS offuscano quello che avrebbe potuto essere un gioco piuttosto divertente e interessante. E non intendo solo dire che la maggior parte dei costumi interessanti sono a pagamento o che si tratta di un gioco che richiede una connessione permanent, le (poche) microtransazioni esistenti sono l’ultimo dei suoi problemi.

Il più grande difetto di Suicide Squad sia un gioco come servizio è quanto sia inutilmente confuso. All’inizio riesce a gestire tutte le informazioni in modo più o meno efficace, ma arriva un momento in cui ti ritrovi con missioni di cui non sai da dove vengono né a cosa servono, raccogli risorse senza avere ben chiaro sulla loro utilità non sai cosa siano la differenza tra un attacco critico e un contrattacco critico e molto altro ancora. Ad un certo punto completavo le missioni senza avere ben chiaro cosa dovevo fare, poiché la saturazione delle informazioni sullo schermo e il caos del combattimento lo rendevano impossibile. È molto pesante giocare con quel costante bombardamento di informazioni, con quella costante sensazione di confusione. E la cosa peggiore è il fatto di sentire che tutta questa confusione non è necessaria, poiché è data da sistemi che mettono in secondo piano le parti che veramente valgono.

Suicide Squad: Kill the Justice League ha tre livelli di difficoltà: maggiore è la difficoltà, maggiore sarà l’esperienza e le risorse che otterremo. Ho giocato sempre a difficoltà intermedia e, tranne un paio di volte, è stata un’esperienza piuttosto semplice. Ora, la questione della difficoltà è più complessa di quanto sembri, poiché in realtà esistono altri cinque livelli chiamati livelli di invasione. Quando acquisiamo abbastanza esperienza al livello di difficoltà più alto che abbiamo sbloccato, otteniamo l’accesso a quello successivo. Ogni nuovo livello di invasione rappresenta un aumento significativo della difficoltà, ma apre anche la porta all’ottenimento di ricompense come risorse esclusive, stendardi e bottino.

Se ci limitiamo solo alle missioni della storia principale, Suicide Squad: Kill the Justice League può essere completata in circa una vientina di ore. A tutto questo dobbiamo aggiungere le missioni opzionali che svolgiamo per alcuni personaggi del gioco e che servono a sbloccare miglioramenti. Sono tornati anche gli oggetti collezionabili, i puzzle e le prove a tempo dell’Enigmista, tutti sapientemente distribuiti per la mappa e mai eccessivamente esagerati. Naturalmente, una volta terminata la campagna principale avremo solamente scalfito la punta dell’iceberg, dato che in pieno stile GaaS il vero fulcro dell’esperienza è il postgame. In Suicide Squad: Kill the Justice League, l’endgame consiste nel completare alcune missioni per ottenere un materiale chiamato promezio, che serve per partecipare ai raid: missioni molto complicate in cui entrano in gioco anche diversi effetti dannosi noti come mutatori. Completare i raid a livelli di maestria più alti aumenta il nostro grado di Crisi Infinita, permettendoci di ottenere equipaggiamento di qualità superiore. Non si tratta certamente del contenuto post-gioco più originale o più elaborato al mondo, ma per chi ha apprezzato il gameplay di Suicide Squad: Kill the Justice League questo significa avere davanti a sé centinaia di ore di gioco aggiuntive. Inoltre, le stagioni segneranno l’arrivo di nuovi contenuti nel gioco: oggetti, scenari, boss, e persino nuovi personaggi giocabili. La stagione 1 inizierà a marzo 2024 e porterà con sé una versione alternativa del Joker e due nuovi episodi.

A livello visivo Suci Squad: Kill the Justice League è uno spettacolo, anche se non dovrebbe sorprenderci se teniamo conto che Batman: Arkham Knight sembra ancora meraviglioso dopo tanti anni dalla sua uscita. Il campo visivo molto ampio, le prestazioni eccellenti e le animazioni facciali di altissima qualità sono certamente i suoi più grandi punti di forza. La colonna sonora invece non è particolarmente degna di nota ma, come di consueto con i giochi pubblicati da Warner Bros., Suicide Squad: Kill the Justice League è completamente tradotto e doppiato in italiano.

Suicide Squad: Kill the Justice League, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. Nonostante tutti i contenuti siano incentrati sul comparto online, ho per la maggior parte del tempo giocato da solo e non ho mai sentito il bisogno di connettermi con altri giocatori. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.

Dopo uno sviluppo che non deve essere stato facile, Suicide Squad: Kill the Justice League è finalmente disponibile su PS5, Xbox Series X|S e PC. Si tratta della nuova opera di Rocksteady, studio inglese divenuto famoso grazie alla saga di Batman Arkham, considerata una delle migliori rappresentazioni del genere dei supereroi nei videogiochi e, in particolare, del Cavaliere Oscuro. C'è da precisare fin da subito, soprattutto agli amanti della serie sopracitata, che Suicide Squad: Kill the Justice League potrebbe non essere quello che ci aspettavamo. E non perché questa volta ci mettiamo nei panni dei cattivi per sconfiggere gli eroi,…
Dai creatori di Batman Arkham, Suicide Squad: Kill the Justice League è uno sparatutto in terza persona dove la banda di criminali definitiva deve compiere l’impossibile: uccidere la Justice League.

Suicide Squad: Kill the Justice League

VOTO FINALE - 7.5

7.5

Dai creatori di Batman Arkham, Suicide Squad: Kill the Justice League è uno sparatutto in terza persona dove la banda di criminali definitiva deve compiere l’impossibile: uccidere la Justice League.

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