Recensione: MYST

Myst è un videogioco creato dai fratelli Robyn e Rand Miller, fondatori della Cyan Inc. (poi, Cyan Worlds, Inc.).
Il giocatore (lo Straniero), trova un antico libro intitolato Myst. Sfogliandolo, a un certo punto gli salta all’occhio una strana immagine in movimento, che mostra la veduta aerea di un’isola bizzarra. Appoggiandovi sopra la mano, quasi senza pensarci, il giocatore si ritrova improvvisamente catapultato nel luogo raffigurato dall’immagine. Guardandosi intorno, nota di essere giunto esattamente nel piccolo porticciolo dell’isola che aveva visto fra le pagine del libro; tutto intorno a lui si sentono solo il rumore del mare, e dei gabbiani che garriscono in cielo. Impossibilitato a tornare nel suo mondo, il giocatore non ha quindi altra scelta che cominciare a vagabondare per l’isola.

Questo è l’inizio di Myst. Ai suoi tempi (1993) era un gioco famosissimo su pc, recensito benissimo e lodato da tutti… Ma oggi non siamo qui a parlare del gioco per pc, parleremo del gioco sul 3ds.

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Personalmente all’inizio non mi ha convinto: per esempio la mancanza di tutorial (ma ci sta, dato che ci sono altri giochi che non hanno il tutorial)… Ma una cosa che ho odiato sono i comandi.

Prima di continuare, voglio fare una precisazione: le foto che vedrete le ho fatte io, per darvi un’idea del gioco. In più, ricordo che uso un 3dsXL (poi capirete il motivo). Ed io stesso non ho mai giocato la vera versione! Per alcune cose ho chiesto a mio padre, che lo conosceva. Buona “visione”.

Partiamo dalla grafica: uguale al 1993. Posso capire i nostalgici ma almeno date la scelta al giocatore! Si notano anche imperfezioni tra immagini (quando si tira o no una certa leva, noto il movimento di una parte dello sfondo. Ma possiamo anche non considerarlo, dato che siamo nel 1993) ma una cosa che non posso sopportare sono i comandi: se in Gabrielle’s ghostly groove 3d si usava solo il touch screen, qui si usa pochissimo (giusto per controllare la mappa, salvare, e simili); ma muovere il cursore con il pad scorrevole, e con una sensibilità così elevata che ti obbliga a lottare. Non con il gioco, ma con il pad, per farlo rimanere al suo posto! Il touch screen funziona solo per i salvataggi, la mappa, la lente d’ingrandimento (che non fa capire comunque la lettura di alcuni testi) ed appunti. Personalmente avrei invertito gli schermi! Il gioco, risulta noioso per i non fan del gioco, e l’unico punto a favore che ho trovato è la musica, che fa da atmosfera generale e ti fa credere di essere in un gioco horror.

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Conclusioni finali:

Anche se ai suoi tempi era famoso, anche se ha una musica niente male, è un gioco bruttissimo: comandi troppo macchinosi, la trama non è immediata (peggio di cave story & co.) lo rendono INGIOCABILE! Non consiglio assolutamente l’acquisto, sia se siete alle prime armi, sia se siete dei giocatori hardcore. Si ritrova ad essere noioso e ripetitivo e il contorno, come ho detto poc’anzi, lo rendono ingiocabile. E per me, se un gioco non può essere giocato, rimane sugli scaffali per l’eternità! Se vorranno riproporlo, magari sulla WiiU, dovranno crearlo da 0. Certamente, rimane un classico divertente, ma in fattori di immagini e controlli lo rendono terribile… Almeno, la versione del 3ds.

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VOTO FINALE:  1/10

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2 thoughts on “Recensione: MYST

  • 16 Febbraio 2015 alle 17:17
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    Guarda,non conosco la versione per 3ds, che se davvero hanno fatto quella cavolata di non usare lo schermo sotto per navigare ed esplorare le varie aree è davvero da malati di mente :). L’ingiocabilità va ad influire tantissimo sul voto proprio perché è un gioco di esplorazione e risoluzione enigmi molto difficili proprio perché non vi è una guida, bisogna scervellarsi per capire cosa fare e andare a tentativi…uno di quei giochi da dover fare con carta e penna. L’immedesimazione nello straniero che non sa nulla e si ritrova su questa isola spaesato è dunque totale ed il gioco una volta capito non è affatto noioso, la trama la si apprende pian piano andando avanti e il bello è che non finisce proprio con Myst ma continua con Riven, il suo seguito diretto…poi Exile, Revelation, Uru Complete Chronicles e End of the ages si ricollegano a questi 2 capolavori ma non sono ad essi collegati direttamente. La recensione va dunque bene nel comparto tecnico ma di sicuro, datemi retta, non nel giudicare il gioco che visto l’obrobrio di comandi fatti risulta ingiocabile. Vi consiglio di andare su steam e prendere la versione per PC. Ci sono 4 versioni di Myst: Myst (1993), Myst Masterpiece Edition (ritoccato un po graficamente ma sempre con scene prerendizzate), RealMyst (grafica poligonale in 3d dove ci si muove lungo “binari”) e Real Myst Masterpiece Edition uscito anno scorso per celebrare i 20 anni della saga (con grafica tutta ritoccata). Per provarlo va benissimo la versione MystMasterpiece (che secondo me con le scene prerendizzate rende di più) ma forse con la versione RealMyst Masterpiece vi potreste trovare più a vs agio:). E poi mi saprete ridire se il gioco in realtà vale o meno :).
    Vi parla un fan sfegatato della serie che ha giocato tutti i giochi in tutte le versioni anche se iniziai da Exile e recuperai solo dopo i primi due capitoli e che ha proseguito poi on-line su MystOnLine:UruLive.

    Peccato che con questa versione per 3ds abbiano sciupato un così gran bel gioco.

    • 14 Febbraio 2016 alle 22:29
      Permalink

      Concordo con te. Il gioco è stato un capolavoro e tu ci hai dimostrato che ha avuto anche dei seguiti e dei remastered. Purtroppo, però, questa versione è un baratro nell’acqua a livello di comandi ed il resto, come hai potuto leggere.
      Se in futuro avremo la possibilità di testare le versioni PC di Myst non esiteremo a fare una recensione, magari mettondo le versioni a confronto ^^

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