[Recensione] Ufo Robot Goldrake – Il Banchetto dei Lupi

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo d’azione che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente, specialmente se siete fan dei bei cartoni animati di una volta. Ufo Robot Goldrake – Il Banchetto dei Lupi è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Ufo Robot Goldrake – Il Banchetto dei Lupi è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Ufo Robot Goldrake – Il Banchetto dei Lupi, titolo di Endroad (sviluppatore) e Microids (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

La storia del gioco – e del manga e dell’anime – parla di Duke Fleed, principe del pianeta Fleed, la cui cerimonia di impegno nuziale con la figlia della famiglia Vega si rivela una trappola tesa dalla famiglia per distruggere il pianeta e sterminare l’intera popolazione. Usando l’antico robot Goldrake per cercare di fermare l’invasione, Duke è costretto a fuggire e andare in esilio sul pianeta Terra. Lì, nascosto sotto l’identità di Daisuke Umon, utilizzerà il robot Goldrake per aiutare le persone e fermare le invasioni aliene. In un primo momento, forse ciò che sorprende di più di UFO Robot Goldrake è l’enorme rispetto per l’opera originale. Lo vediamo fin dai primi minuti di gioco in cui il design dei personaggi e dei nemici è utilizzato nel più puro stile Go Nagai, fino alla colonna sonora utilizzata, anche il filmato introduttivo del gioco è una fedele ricostruzione dell’apertura dell’anime degli anni settanta. È molto evidente che i membri dello sviluppatore del gioco siano fan non solo del franchise, ma anche dei cartoni animati dell’infanzia e delle sensazioni che trasmettevano, che hanno cercato di catturare in questo titolo – con ottimi risultati, devo dire.

Una volta che interpreteremo la parte dell’invasione del pianeta Fleed, che servirà da tutorial per apprendere tutte le meccaniche del gioco, appariremo direttamente sulla terra ed è lì che inizia veramente il gioco. Direttamente guidando il robot troveremo ampie aree aperte che potremo esplorare liberamente e nelle quali troveremo le missioni che compongono ogni capitolo. Non solo troveremo le missioni, ci saranno anche oggetti da collezione e punti di interesse che dovremo visitare per completare al 100% ogni area. Per quanto riguarda il combattimento, Goldrake avrà i suoi soliti attacchi che abbiamo visto nell’anime: attaccheremo corpo a corpo con pugni, anche con la sua famosa doppia lama e potrà anche lanciare raggi laser dalle sue mani. Va detto che, nonostante sia ripetitivo e superficiale, Endroad è riuscito a dare al combattimento una certa profondità quando si tratta di eliminare i nemici, non solo in termini di dover utilizzare attacchi per rompere le loro difese specifiche, ma anche le abilità dei nostri i robot potranno essere migliorati e otterremo nuovi attacchi basati sulle risorse che gli alieni rilasciano quando vengono sconfitti.

Una menzione speciale meritano le lotte contro i boss. Combattendo contro nemici presi dal manga, qui dovremo spingere al limite le nostre abilità schivando gli attacchi nemici e reagendo in tempo. La verità è che lasciano impressioni interessanti, soprattutto nei filmati di vittoria che ricreano bene gli eventi dell’anime e il modo in cui ogni nemico viene sconfitto, pur aggiungendo loro più spettacolarità. Oltre a controllare il robot direttamente nelle aree di esplorazione e combattimento, ci saranno altre due meccaniche principali che daranno una certa varietà al titolo. In una di queste utilizzeremo la modalità nave di Goldrake in livelli di combattimento aereo che ricordano molto la saga di Star Fox, mentre nell’altra controlleremo un altro personaggio molto noto, di cui non rivelerò l’identità perché si tratta di un sorpresa piuttosto felice, livelli in stile sparatutto in stile bullet-hell in cui riceveremo colpi nemici da tutte le direzioni e dovremo manovrare per evitarli.

Per quanto riguarda la parte tecnica, la verità è che in generale è stato fatto, per quanto possibile, un buon lavoro. Sebbene graficamente non sia niente di fuori dal mondo e sia più tipico di un paio di generazioni fa, lo stile visivo scelto sa come sopperire alle carenze del motore. I disegni statici dei personaggi nei loro dialoghi ricreano molto bene i disegni di Go Nagai, trasmettendo quell’aura e quel fascino così tipici dei manga degli anni ’70. Purtroppo va detto che ci sono livelli in cui i fotogrammi scendono bruscamente e direttamente si trascinano quando stiamo guardando in una certa direzione, forse a causa di alcuni elementi o particelle che fanno soffrire il motore, speriamo che venga risolto in futuro anche se disturba poco l’esperienza.

La colonna sonora, invece, è degna di lode. Sebbene non disponiamo delle canzoni originali dell’anime a causa di problemi di licenza (tranne alcune, inclusa la sigla di apertura), le canzoni composte per l’occasione da Marcin Przybylowicz e Magda Urbańska catturano magistralmente lo stile musicale degli anime del decennio degli anni ’70 con quel particolare uso di trombe e strumenti a fiato. Per quanto riguarda la lingua, siamo un po’ delusi, poiché anche se abbiamo testi e voci in italiano, mi sembra un gran peccato che non sia incluso il doppiaggio giapponese, il che completerebbe il quadro per noi fan di giocare nella lingua del loro paese di origine.

In conclusione, UFO Robot Goldrake è un grande omaggio non solo alla serie originale, ma anche a un’intera generazione cresciuta con quei cartoni animati. Pur non avendo grandi risorse né un grande budget, Endroad è riuscita a fare di tutto per offrire un gioco realizzato nel miglior modo possibile e con tutta la cura del mondo, e quando le cose sono fatte con affetto e amore, credetemi mostra. Ufo Robot Goldrake – Il Banchetto dei Lupi, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.