[Recensione] Atomic Heart

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo di azione che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Atomic Heart è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Atomic Heart è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Atomic Heart, titolo di Mundfish (sviluppatore) e Focus Entertainment (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Verso la fine degli anni ’30 uno scienziato russo di nome Dimitry Sechenov sviluppa una tecnologia capace di mutare il corso della storia, una fusione fredda di idrogeno e della creazione del Polimero stravolgono le leggi della robotica e spingono il progresso oltre il limite. Dmitry Sechenov è uno degli scienziati più eccezionali menti del mondo moderno. Un ex neurochirurgo, ha riunito un team di eminenti scienziati e ha posato la base per un inedito scientifico e svolta tecnica: i polimeri.

Dopo pochi anni le menti più facoltose dell’unione sovietica istituiscono il Kollektiv 1.0. Il Kollektiv è la prima rete internet, esso ha permesso all’Unione Sovietica di produrre robt avanzati e nel frattempo le nuove meccaniche li aiutano a vincere la seconda guerra mondiale nel 1941. Le forze del Reich devastano l’Europa con la Brown Plague, l’arma biologica creata per uccidera una grande quantità di uomini. Dopo la guerra, la scienza fu messa al centro delle preoccupazioni della nazione. La struttura 3826 è nata e ha portato a universal polimerizzazione nel 1955.

Nel 1955 Sechenov sviluppa una nuova versione, il Kollektiv 2.0, questa volta però si tratta di una coscienza collettiva che si sintonizza sulla lunghezza d’onda sia i robot che gli umani grazie ad un dispositivo chiamato “Pensiero”. In pratica gli umani possono controllare i robot con la loro mente e acquisire conoscenza in pochissimo tempo. Durante una festa in cui ci sono molti robot colorati in strada, vediamo delle bancarelle in cui vengono presentati gli ultimi dispositivi dello scienziato.

Qui entra in scena il nostro personaggio, Sergey Nechayev un maggiore del KGB. Un’agente speciale dell’Intelligence che lavora per Sechenov. Vediamo delle androidi Tereshkova spiegare come funzionano i Polimeri. Il maggiore viene guidato via radio per raggiungere il cuore dell’installazione 3826, in cui ci sono tutti i centri di ricerca e gli scienziati. Una volta raggiunta vedremo che i robot che gestiscono le strutture sono fuori controllo, ogni essere umano per loro è un invasore. Dietro questo attacco sembra esserci il collega del maggiore, Victor Petrov. Il compito del maggiore è quello di trovarlo e catturarlo vivo.

Nel frattempo facciamo la conoscenza di CHAR-les, un’intelligenza artificiale eccentrica che vive all’interno del tuo pratico guanto in polimero. Il guanto polimerico che sarà il nostro compagno per tutta l’avventura. Il guanto è lo strumeno con cui interagiamo con tutto il mondo che ci circonda.

Nelle prime ore di gioco ci espone a tutto ciò che è Atomic Heart, infatti ci sono varie sezioni tutorial. Ci viene insegnato come affrontare i combattimenti e come risolvere i vari puzzle presenti nel gioco. Il gioco è una sorta di FPS con una formula “dual combat”, con una mano impugniamo le armi da fuoco e le armi per il corpo a corpo, con l’altra invece possiamo utilizzare dei poteri, un massimo di tre contamporaneamente. I poteri che possiamo usare sono legati ai Polimeri creati dallo scienziato.

Questi poteri spaziano fra capacità telecinetiche, scariche elettriche, scudi elettromagnetici e altro. Possiamo acquistarli ed equipaggiarli, ovviamente si scaricano e dobbiamo aspettare che si ricarichino. Ogni potere ha un albero di abilità dedicato, biogna raccogliere progetti e materiali da consegnare Nora. Quest’ultima è un distributore automatico parlante dotato di un IA. Spesso sentiremo anche alcune avances verso il nostro personaggio abbastanza pressanti. Nora ci porta in un buon sistema di crafting che ci permette di potenziare sia il nostro personaggio che i Polimeri, possiamo anche costruire munizioni, assemblare kit medici, creare e modificare il nostro arsenale. Infatti possiamo modificare e personalizzare la maggiorparte delle nostr armi. Abbiamo a disposizione circa 20 armi, tra cui pistole energetiche e un AK-47.

Soprattutto all’inizio la fanno da padrone i combattimenti corpo a corpo cosi da insegnarci alcune regole, le cure sono rare e bisogna sfruttarle al meglio. I nemici sono tutti pericolosi e bisogna sfruttare al meglio anche le schivate consecutive per evitare la morte. Anche le munizioni sono preziose e dobbiamo riuscire a cercare abbastanza materiali da portare a Nora e fare scorta. La varietà di nemici non è da sottovalutare, infatti ci mette a dura prova facendoci affrontare robot ostili e molti modeli di robot differenti.

Nel mondo aperto poi, ci ritroviamo di fronte a dei droni e degi androidi in quantità maggiore, se finiamo nel raggio di una telecamera veniamo attorniati da una marea di nemici e se ci ritroviamo circondati dobbiamo solo scappare.

Tra i Boss troviamo Hedgie, una macchina geologica fuori controllo. Vediamo una lunga barra della salute, sentiamo un canto in growl e ci ritroviamo in una battaglia impegnativa. Hedgie ha la capacità di ritrarre i suoi arti nel suo corpo e rotolare contro di noi, può balzare in cielo e piombare al suolo ed emettere degli anelli elettrici. L’unico modo per batterla è studiare il suo comportamento e agire schivando i suoi attacchi e sfruttare con attenzione lo scenario che ci circonda per colpire nei suoi punti deboli e distruggerla. Atomic Heart – L’Unione Sovietica come non l’avete mai vista – Recensione

Il gioco inzialmente è lineare poi man mano diventa un mondo aperto, non eccessivamente vasto. Le missioni principali ci trascinano nelle strutture sovietiche in cui troviamo ambienti pieni di cavi elettrici scoperti, macerie e altro. Ci sono mappe semiaperte, scorciatoie, forzieri, staze nascoste e tante minacce, funicolari sotterranee e laboratori.

Dobbiamo interagire con gli ambienti utilizzando i Polimeri, attivare trasformatori e altro. Un’altra cosa che ho trovato interessante è i sistema di scasso che ci mette davanti a situazioni diverse, dobbiamo trovare i codici dele porte, hackerare delle serrature o forzarle.

L’atmosfera è inquietante al punto giusto in qualsiasi zona ci troviamo, i fondali riescono ad attirare bene l’attenzione e a risultare interessanti. Nel mondo aperto invece i corridoi claustrofobici cedono il passo a distese verdeggianti piene di orde di robot che pattugliano le varie zone. La direzione artistica è magistrale, l’estetica sovietica è molto curata e dettagliata.

Ci sono dei bunker soterrani opzionali in cui possiamo trovare i migliori progetti per potenziare il nostro arssenale. Per entrare in queste strutture dobbiamo generalmente risolvere un enigma legato all’hacking delle telecamere per entrare nei labratori. Ci sono molti puzzle ambientali in cui dobbiamo oservare bene attorno a noi e un buon uso dei Polimeri. Possiamo recuperare fino a tre ricompense di rarità crescente.

Vediamo un opera con ambienti classici, arredamenti stile anni ’50, nonnine ex KGB con lanciamissili, robot che tagliano l’erba pronti a decapitarci. La colonna sonora è eccellente, concerti sinfonici, musica techno russa crata da Mick Gordon, il compositore delle colonne sonore di Doom. L’impronta artistica del gioco è molto convincente, perfetta per un ambiente retrofuturista. Il design dei robot, le Tereshkova e altri, è molto bello. Vediamo poster pubblicitari e dialoghi tra il protagonista e il suo guanto parlante con una sorta di identità propria.

Gli enigmi ambientali sono sparsi per tutto il gioco, ci sono viarie sezioni di gioco dedicate agli enigmi. Essi varino da poco complessi a complessi e dobbiamo risolverli per poter andare avanti nel gioco. Ci sono molti livelli interessanti e ben progettati che richiedono ingegno. Io amo gli enigmi e non li ho trovati ne esagerati ne invadenti ma magari qualcuno potrebbe storcere il naso e vederli come ripetitivi.

Lo stile artistico è straordinario e i colori della narrativa sono spettacolari, la colonna sonra è eccellente, è stata composta da Igor Gribov con la partecipazione di Mick Gordon. Per quanto riguarda il gameplay direi che la scelta di puntare su un dual combat, l’introduzione di una schivata rapida e dell’inserimento del livello di difficoltà verso il basso resce a darci un sistema di combattimento tecnico e frenetico eccezionale. Il gioco è interamente doppiato in italiano e gia questo è un punto a suo favore per chi di noi vuole goderselo. Persino i poster di propaganda vengono sottotitolati. Atomic Heart è un titolo che non può e non deve mancare nelle nostre collezioni.

Atomic Heart, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo di azione che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Atomic Heart è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Atomic Heart è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è…
Partecipa a incontri esplosivi in un mondo utopico, folle e sublime. Adatta il tuo stile di combattimento a ogni nemico, sfrutta l'ambiente e potenzia l'equipaggiamento per completare la missione. Il prezzo per la verità è il sangue.

Atomic Heart

VOTO FINALE - 8.7

8.7

Partecipa a incontri esplosivi in un mondo utopico, folle e sublime. Adatta il tuo stile di combattimento a ogni nemico, sfrutta l'ambiente e potenzia l'equipaggiamento per completare la missione. Il prezzo per la verità è il sangue.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi