Recensione: Color Zen – Color Zen Kids

Senza titolo

 

Color Zen è una serie di videogiochi del genere rompicapo sviluppati attorno all’interazione tra diverse forme geometriche di vari colori. Dopo il grande successo ottenuto su smartphone, dovuto sicuramente all’ottimo vantaggio portato dall’utilizzo di comandi touch, tale serie è approdata anche su 3DS e su WiiU. Ciò che colpisce agli occhi non appena viene avviata una applicazione del genere è il level design: qualsiasi livello è realizzato solo ed esclusivamente mediante forme geometriche che vengono assemblate in maniera molto simile a quanto si farebbe con il Tangram; con l’unica differenza che in questo caso le componenti possono essere inserite l’una dentro l’altra. Il gameplay è essenziale ed intuitivo: quando due pezzi dello stesso colore si toccano, essi esplodono inondando l’intero schermo assorbendo tutto ciò che è costituito dalla loro tonalità. Per riuscire a concludere lo stage bisognerà ripetere tale procedura fino a quando tutto lo schermo non sarà colorato di un unico colore. Detto così sembra uno di quei giochini semplici semplici necessari solo per passare il tempo tra una attesa e l’altra. Beh, ad essere sinceri il gioco si presta benissimo ad essere giocato nella modalità “mordi e fuggi”, ma che si tratti di un giochino posso già iniziare a dissentire. Dopo i primi brevissimi livelli di tutorial saremo in grado di immergerci sempre più profondamente nelle viscere di un gameplay ben studiato e mai scontato. Vi assicuro che in alcune occasioni dovrete ragionare non poco per capire l’ordine corretto con il quale liberarvi dei vostri piccoli colorati.

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Come già detto, l’obiettivo finale è quello di rendere l’intero schermo dello stesso colore posseduto dal bordo del livello. Tutti i pezzi a nostra disposizione, però, non godono tutti delle stesse proprietà. E’ così che potremo trovarci a spostare oggetti speculari, forme che seguono i nostri movimenti, oggetti protetti da barriere “antiesplosione” e via dicendo. Nemmeno i colori godono tutti della stessa proprietà. Se prenderete possesso di un oggetto nero sappiate che andando a collidere con una qualsiasi altra forma geometrica non assisterete ad un esplosione, bensì al più classico dei trucchi magici di sparizione. Se invece toccherete un obiettivo con un oggetto bianco esso si colorerà della stessa tinta prima di invadere lo schermo. Tra le caratteristiche che ho apprezzato molto troverete la possibilità di muovere solo un ristretto insieme di oggetti, con conseguente aumento della difficoltà, ed un delizioso effetto inerziale acquisito nel lancio di essi.

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Sul fronte dell’aspetto grafico, i titoli si presentano molto bene ed elegantemente, alcune composizioni geometriche risultano meglio riuscite mentre altre faticano nel far capire cosa vorrebbero rappresentare. Sicuramente non siamo di fronte alla perfezione atmosferica ritrovata in Thomas was alone, ma Color Zen riesce a difendersi alla grande considerando la grande differenza tra i due generi e tra gli obiettivi che vengono offerti al giocatore. La colonna sonora, seppure monotraccia, risulta adeguata e ben riuscita. Sarebbe stato meglio, però, se gli sviluppatori le avessero dato un senso di continuità. Ogni volta che un livello finisce, infatti, la musica di sottofondo si interrompe per poi riprendere solo al livello successivo con la conseguenza che essa vi terrà veramente compagnia fino in fondo durante i livelli più complicati.

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Tra la versione Color Zen e quella Color Zen Kids le differenze più evidenti sono sicuramente la difficoltà ridotta e disegni più infantili nel secondo titolo. Se proprio dobbiamo parlare di differenze, però, vi devo avvisare di una cosa: la versione “normale” sfoggia una bellezza di 460 livelli, a discapito dei miseri 120 dedicati ai bimbi; quello che però rimane invariato (e qui mi sento di dissentire) è il prezzo; suppongo, anzi mi auguro, che in futuro vengano aggiunti gratuitamente numerosi(ssismi) stage atti ad arricchire un esperienza che sicuramente farà divertire più i bambini che gli adulti. Nonostante il titolo non offra grande rigiocabilità mi sento di consigliarlo a tutti coloro che sono appassionati di puzzle game ed ai quali piace dedicarsi a qualche rapida partita per rilassarsi dello stress accumulato durante la giornata. Se avete dei bimbi, sicuramente apprezzeranno il vostro aiuto per “cancellare” i 120 animali disegnati per loro, altrimenti buttatevi a capofitto nella versione “master” che, con i suoi livelli saprà farvi staccare la mente dal mondo esterno per qualche ora.

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VOTO FINALE : 8/10

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