[Recensione] Flashback 2

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto il sequel di un videogioco storico che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Flashback 2 è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Flashback 2 è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Flashback 2, titolo di Paul Cuisset (sviluppatore) e Microids (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Il primo Flashback è uscito nel 1992 e ha sorpreso molti giocatori con la sua proposta di avventure fantascientifiche con azione, piattaforme e più narrativa di quella che vedevamo all’epoca al di fuori dei giochi di ruolo e delle avventure grafiche. Comprendeva anche alcuni dettagli tecnici piuttosto sorprendenti come le animazioni rotoscoping, sequenze animate che sfruttavano poligoni e paesaggi dettagliati per le capacità di una cartuccia. Col tempo divenne un gioco cult e il team volle espanderlo con Morphs: Flashback 2 , che sarebbe stato la continuazione del primo, finché non venne cancellato in favore di altri progetti; Alcune idee di Morphs furono salvate per il più dimenticato Fade to Black nel 1995 (in questo caso con grafica 3D) e nel 2013 abbiamo visto uno sfortunato remake da parte di VectorCell, creatore dell’originale. Nel 2021 Microids annunciò che Cuisset si sarebbe occupato nientemeno che di Flashback 2 , un’avventura che prende il nome della licenza ma si discosta da ciò che rese grande l’originale di Delphine Software.

Flashback 2 inizia poco dopo la fine del primo gioco, che non è del tutto essenziale da giocare o ricordare perché i dialoghi con AISHA, alloggiata nella pistola, ci informeranno delle cose più importanti. Non andremo molto in profondità dato che ci saranno giocatori che stanno pensando di giocarci, ma le basi sono che Conrad inizia la ricerca del suo amico Ian, con un’invasione aliena sullo sfondo e vari eventi che ci porteranno ad esplorare luoghi in un gioco poco originale ma che sulla carta ha il potenziale per divertire. Contrariamente all’originale non siamo di fronte ad un’avventura in 2D ma in 3D. Anche quando la fotocamera è posizionata lateralmente presenta comunque un leggero spostamento in profondità. Con l’azione, la visuale è posizionata un po’ più in alto, il che può ricordare un po’ uno sparatutto a due levette.

Ci sono alcune cose positive in Flashback 2, e cioè che si preoccupa di raccontare una storia con un po’ di varietà. Non appena svolgeremo un compito per ottenere informazioni preziose o denaro necessario, ci infiltreremo in luoghi ben protetti. C’è un po’ di platforming, anche se non c’entra nulla con l’originale, qui si tratta di azioni contestuali, tante sparatorie, il divertente e inutile stealth che non manca mai nelle produzioni AA, il collezionare olocubi, enigmi o sfide con l’aiuto di occhiali speciali e conversazioni con scelte di dialogo.

Non tutti questi elementi sono ben eseguiti né hanno lo stesso peso. Ad esempio, le piattaforme qui passano in secondo piano, in modo abbastanza automatico e senza la difficoltà dell’originale. È più una meccanica che incoraggia l’esplorazione: a volte devi saltare su una sporgenza, accovacciarti per entrare in un tubo, ecc. Non è un gioco di ruolo o un punta e clicca, ma possiamo chattare con i personaggi per scoprire la nostra destinazione, ottenere qualcosa che ci permetta di avanzare e consultarci su vari argomenti. Sotto questi aspetti giocabili, Flashback 2 regge ancora ed è coinvolgente, in parte perché l’ambientazione e la musica sono piacevoli. Se ti piace il cyberpunk, troverai alcuni piccoli luoghi ispirati che possono aggiungere interesse all’esperienza.

Sfortunatamente Flashback 2 buca il fulcro del suo gameplay: le sparatorie. E tendono ad essere numerosi, forse per rompere la monotonia della parte narrativa, ma sinceramente ne abbiamo a bizzeffe. Con la nostra pistola a fuoco infinito – con una ricarica che impiega forse troppo tempo – e modifiche specifiche per risolvere alcune situazioni, terremo ben conto dei nemici che incontreremo quando la furtività non è un’opzione. C’è una leggera mira automatica, uno scudo temporaneo – poiché non è progettato per utilizzare la copertura, anche se se l’ambiente lo consente potresti giocarci un po’ – e alcune altre opzioni, ma sembra molto semplice, scomodo e arcaico.

Il controllo di Conrad è a volte machcinoso, con un ritardo eccessivo e raramente troverai combattimenti veramente divertenti. Flashback 2 si diverte soprattutto risolvendo enigmi e nei momenti di investigazione, in cui puoi giocare con più calma o ampliare la tua conoscenza del suo universo. Quando devi estrarre la pistola, questo sequel mostra il fianco e puoi vedere quanto poco lucido ci sia in ognuno dei suoi meccanismi.

Non aiutano neanche le scarse prestazioni che presenta con un aspetto grafico molto modesto e una risoluzione leggermente bassa, cosa ingiustificabile anche per la generazione precedente. A tratti bello, come dicevamo prima, ma la fluidità scende sotto i 30 fps non appena si accumulano tre o quattro nemici e inizia il rombo delle esplosioni. E ovviamente la rivoluzione tecnico/artistica dell’originale è scomparsa, infatti se Flashback impressionava per le animazioni poligonali che gli conferivano un aspetto cinematografico unico, qui abbiamo semplici illustrazioni per raccontare la storia.

I difetti non risiedono solo nel frame rate instabile, che dà l’impressione di soffrire per un titolo che potrebbe quasi essere stato creato 15 anni fa. Ci sono bug più o meno gravi, i compagni che dobbiamo scortare a volte semplicemente non ci seguono e questo ci impedisce di portare a termine l’incarico, la telecamera è troppo lontana dall’azione e decine di errori di progettazione che rendono l’esperienza più tortuosa di quanto non lo sia.

Flashback 2 è una produzione indipendente lasciata a metà, che funziona in rare occasioni e quasi per caso. Se sei un fan assoluto di Flashback, il tuo ricongiungimento con Conrad non sarà così idilliaco come avevi immaginato tre decenni fa, anche se il ritorno in questo mondo potrebbe essere una ragione sufficiente per dargli una possibilità.

Flashback 2, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche se forse sarebbe meglio aspettare prima uno sconto.