[RECENSIONE] Funk of Titans – la guerra dei generi musicali (WiiU eShop)

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Cosa si ottiene prendendo Tarzan, cambiandogli il colore della pelle, travestendolo da Uma Thurman in Kill Bill e schiaffandolo nel mondo di Hercules?  Ovviamente Funk of Titans, il nuovo titolo indie che vede EnjoyUp a ribadire il proprio dominio (a livello di quantità di giochi pubblicati) sull’eShop Nintendo. In questo scoppiettante runner game, ideato e sviluppato dai ragazzi di “a crowd of monsters” dovremo guidare Perseo, l’amato figlio di Zeus, con l’obiettivo di proteggere il sacro Funk dall’avanzare di tre nuovi generi musicali (pop, rap e rock) ed affrontare i rispettivi rappresentanti, sotto forma di malvagi Titani, attraverso feroci scontri di danza. Le premesse ci sono tutte, saranno riusciti gli sviluppatori a mantenere interessante l’idea di base senza sfociare nel ripetitivo e, soprattutto, nel banale? Vediamolo assieme.

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In qualità di runner game, Funk of Titans, offre un sistema di gioco intuitivo e di facile apprendimento. L’irriverente Perseo partirà a tutta velocità verso la sua destinazione senza mai voltarsi indietro e affrontando a testa bassa le insidie che troverà lungo il cammino, con nessun check point a facilitarne l’impresa. Le uniche operazioni che potremo effettuare sono il salto, anche a parete (ma niente doppio salto), e l’attacco mediante una spada. A compensazione della mancanza dei checkpoint viene in aiuto un sistema di gestione della salute abbastanza particolare: ci verrà concesso un solo errore al seguito del quale il corridore epico si ritroverà a proseguire praticamente nudo ed indifeso; un altro sbaglio e si è morti. La possibilità di recuperare l’energia persa non è contemplata. Per rendere la sfida appetibile ai completisti, i vari stage sono disseminati di vinili da raccogliere, 100 per la precisione.

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Il completamento del livello è segnalato da tre medaglie che si ottengono rispettivamente concludendo il livello vestiti, raccogliendo tutti i vinili e trovando un idolo speciale grazie al quale sbloccare un livello bonus. In questo stage extra ci ritroveremo a cavalcare il fido Pegaso, in una corsa volante molto simile ai livelli nei quali Donkey Kong pilota un barile fuori controllo. Qui nasce già il primo punto debole del titolo: non è prevista alcuna classifica online con la quale poterci confrontare con i nostri amici del Miiverse rendendo, di fatto, il gioco fine a se stesso e privo di qualsiasi incentivo a migliorare costantemente il proprio score, composto da distanza massima e numero di vinili raccolti. per rendere il completamento più avvincente, in alcuni stage gli oggetti da raccogliere si trovano dietro a delle porte speciali che si attivano solo utilizzando una spada particolare, acuistabile attraverso un negozio nel quale ci si potrà rifornire di nuove armi e di copricapi stravaganti. Per poter acquistare alcuni oggetti, però, è necessario salire di livello soddisfacendo alcuni achievement che verranno proposti di volta in volta mal paparino Zeus. Forse sono io che cerco il pelo nell’uovo ma anche qui avrei gradito un numero superiore di sfide in quanto, senza particolare impegno, sono riuscito a raggiungere il livello massimo prima ancora di raggiungere l’ultimo mondo di gioco.

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I livelli, 45 in tutto, sono suddivisi in tre mondi rappresentativi dei tre generi musicali contro i quali siamo chiamati a lottare. All’interno di ciascuno di essi vi saranno le sfide con i Titani e con i Mirmidoni da effettuare in stile rhythm game. Peccato però che le musica di sottofondo non sembrano andare a tempo e che quindi vi ritroverete semplicemente a premere a caso i pulsanti che vi verranno mostrati a schermo. Un vero peccato in quanto l’idea di base l’ho trovata interessante e coerente con le linee guida della trama. Anche qui, se volete conquistare le varie medaglie sarà indispensabile non commettere alcun errore. In ciascun mondo verranno introdotti gradualmente alcuni elementi di gameplay che aiuteranno a smorzare la sensazione di ripetitività e che aggiungeranno un pizzico di sfida alle nostre scorrazzate. La curva di difficoltà, purtroppo, non si decide mai ad impennarsi, nemmeno durante gli scontri con i boss. Se gli elementi di gioco cercano di rinnovarsi ogni tanto, lo stesso non vale per i nemici che saranno sempre gli stessi tre a ripetersi dall’inizio alla fine della storia.

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Sul fronte grafico siamo di fronte ad un titolo che all’apparenza può sembrare rozzo e poco curato. Andando ad analizzarlo bene però noteremo una forte contrapposizione tra i fondali, realizzati in maniera impeccabile, e gli elementi di gioco. La natura tel titolo suggerisce, quindi, una forte caratterizzazione Arcade (molto più riuscita di quella vista in Rock Zombie) che riesce a giustificare a sufficienza la carenza poligonale complessiva. In alcuni livelli gli sviluppatori si sono impegnati abbastanza anche nel riprodurre le ambientazioni e le atmosfere di gioco, finendo addirittura sull’ormai ultraplagiato tramonto “donkeykongaiano”. Se si riesce a passare oltre la grafica, lo stesso non si riesce a fare con il comparto audio. Le musiche in generale non sono male e non disturbano l’azione di gioco ma fanno l’errore di non sottolineare mai il fatto di essere all’interno di un mondo di gioco dove il filo portante è lo scontro tra generi musicali. Tutte le musiche infatti, enfatizzano l’appartenenza Funk del nostro corridore e mai si adattano allo stile del Titano che stiamo cercando di raggiungere. Le uniche volte che ciò accade è proprio negli scontri coi boss, ma con risultati piuttosto deludenti.

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Tirando le somme, Funk of Titans parte da buone basi ma non riesce quasi mai a raggiungere il livello di epicità promesso dai vari trailer e dalla caratterizzazione rozza ed intraprendente del personaggio principale. Un titolo che, se non si amano i runner game difficilmente entrerà nel vostro cuore di videogiocatore ma che però riuscirà a vincere su tutti i fronti con quelle persone che amano il genere ed alle quali piace spolpare un titolo fino all’osso completando tutte le sfide che esso ha da offrire. Se sbirciate qualche riga più sotto noterete che ho dato un voto abbastanza alto nonostante tutte queste premesse e vi starete chiedendo il perché. La risposta è semplice: quando un titolo, nonostante degli evidenti problemi di fondo, riesce a coinvolgere il giocatore ed a tenerlo incollato al suo gamepad per quel che mi riguarda ha vinto la prima delle sfide, quella di intrattenere.

VOTO FINALE : 7/10

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One thought on “[RECENSIONE] Funk of Titans – la guerra dei generi musicali (WiiU eShop)

  • 20 Luglio 2015 alle 15:22
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    ho finito al 99% il primo mondo ma per il momento mi trovo d’accordo con la tua recensione Sisko, c’è poca varietà di nemici e già dopo il primo mondo è già possibile essere al livello 7/9, peccato per una classifica online dedicata al livello speciale con il pegaso, sarebbe stato interessante specie per dare linfa al gioco in questione anche solo per vedere se qualcuno arrivava a 1000 metri XD (io sono fermo a 541 ) !

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