[Recensione] Taxi Life: A City Driving Simulator

Mettiti al volante della tua auto e della tua attività, porta i passeggeri in giro per Barcellona e fai crescere il tuo impero! Dopo il tuo arrivo a Barcellona con soltanto un’auto e un sogno da realizzare, percorri le strade trafficate di questa famosa città e trasporta i passeggeri offrendo un servizio impeccabile. Dovrai rispettare il codice stradale, avere a che fare con turisti impazienti, meteo variabile e ore di punta, nonché cambiare percorso per evitare code e incidenti; ma soprattutto, dovrai garantire ai clienti un servizio soddisfacente per ottenere ottime valutazioni e mance generose! Questa è la semplice ma efficace premessa di Taxi Life: A City Driving Simulator, un nuovo gioco rilassante che di recente ha fatto il capolino su PC e console e che noi onestamente non vedevamo l’ora di provare. Taxi Life: A City Driving Simulator è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Taxi Life: A City Driving Simulator, titolo di Simteract (sviluppatore) e Nacon (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Poter muoversi all’interno di una città molto importante come Barcellona è sicuramente un aspetto molto interessante di Taxi Life: A City Driving Simulator, in primo luogo per la popolazione spagnola ma anche per i fan internazionali. Barcellona è una delle città più importanti del mondo e poter visitare i suoi grandi monumenti e luoghi emblematici era lo sfondo ideale per un gioco che, non dimentichiamolo, consiste nel vestire i panni di un tassista e portare passeggeri da un punto all’altro dalla città. La gente del posto riconoscerà gran parte di ciò che propone Simteract, anche se in altri sono state prese licenze per dare vita ad una città che abbia senso per la sua proposta di gioco. Tuttavia, ciò che più sorprende è vedere come alcuni dei punti chiave della capitale catalana non siano stati presi in considerazione, prima tra tutte la Sagrada Familia. Taxi Life ci dà infatti accesso a una piccola porzione di Barcellona, così piccola che puoi visitarla praticamente per intero nella prima ora di gioco, il che all’inizio è stato un pò deludente, soprattutto per aver lasciato fuori dal pacchetto luoghi importanti come menzionato pocanzi. Nonostante questo Taxi Life ci ha regalato un’esperienza di alto livello ed è chiaro che Simteract ci ha messo moltissima passione nella ricreazione dei luoghi presenti sulla mappa.

Abbiamo iniziato con l’ambiente in cui si svolge il gioco perché è fondamentale comprendere la proposta dello studio polacco, ma ora è il momento di concentrarci sull’esperienza stessa. La meccanica del gioco è semplice: accetta un ordine da un cliente, ritiralo al punto A e lascialo al punto B. Il denaro base ricevuto dipenderà dal completamento del viaggio in tempo, ed ovviamente da come ci siamo comportati lungo il percorso. Durante ogni lavoro i clienti ci parleranno (possiamo rispondere o meno), avranno alcune richieste come l’abbassamento dei finestrini e altri aspetti interni del taxi e il nostro compito sarà quello di rispettare le norme stradali, rispettare i semafori ed evitare incidenti.

Completando i viaggi guadagniamo denaro ed esperienza. Il denaro può essere utilizzato per fare rifornimento, pulire il taxi o ripararlo se necessario, oltre a modificare le parti del veicolo o addirittura acquistarne di nuove e più potenti. L’esperienza invece ci permetterà di investire i punti ottenuti in abilità o miglioramenti. Parliamo, tra le altre cose, della capacità di acquisire esperienza a un ritmo più rapido o di poter assumere più dipendenti per la nostra azienda. Tuttavia, l’influenza che hanno sul gioco non è poi così determinante.

Il ritmo del gioco in Taxi Life è lento ed onestamente va benissimo così. Dopotutto, lavoriamo come tassisti all’interno della città, quindi dobbiamo rispettare i limiti di velocità bassi e rispettare i segnali del semaforo. Il grosso problema è che affinché le meccaniche di gioco abbiano un senso, è necessario che l’intelligenza artificiale collabori e, in tutta onestà, questo non avviene sempre. L’intelligenza artificiale è infatti ciò che ostacola maggiormente il gioco Simteract. Le auto intorno a noi (che tra l’altro non sono molte) si comportano in modi decisamente bizzarri, ad esempio ingnorando completamente la segnaletica stradale o le altre auto attorno a noi. Simteract non è ignara di questi piccoli problemi ed infatti ha introdotto alcune opzioni di accesso rapido per riavviare il traffico o rientrare nella strada in caso di incidente. Modi molto poco eleganti per risolvere velocemente i problemi più urgenti del gioco e che offuscano completamente l’esperienza di lavorare come tassista in modo serio e professionale.

L’intelligenza artificiale delle auto è problematica, ma quella dei pedoni non è da meno. In primo luogo, la modellazione di questi NPC è inappropriata per un videogioco in generale, ma in particolare per uno che pone così tanta enfasi sul realismo e i cui veicoli e ambienti appaiono come dovrebbero. Nonostante questi inciampi è bene sottolineare che Simteract ha avuto delle ottime idee per rendere l’esperienza di gioco meno ripetitiva possibile. Mentre guidiamo per Barcellona ci imbatteremo in eventi casuali che possono modificare il modo in cui ci muoviamo o il percorso che stiamo percorrendo. Parliamo degli avvisi di incidente che rallentano il traffico, dei semafori che non funzionano correttamente che possono causare collisioni agli incroci e dell’integrazione di radar che ci multano se superiamo una certa velocità. Questi sono solo alcuni aspetti interessanti da evidenziare del mondo del gioco.

Taxi Life: A City Driving Simulator, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.