[RECENSIONE] Beatbuddy – nuotando a ritmo di musica (WiiU eShop)

Beatbuddy

La prima cosa che mi ha colpito di Beatbuddy è la dimensione del file da scaricare sulla nostra console: ben 1,3 gb che per un indie (apparentemente) senza pretese sembrano eccessivi. Vi anticipo subito che il titolo non è così esteso da giustificare tanto spazio della già risicata memoria di Wii U (dotatevi di un hard disk – come ho fatto io – visto che la libreria dell’eShop ci offre nuove gemme ogni settimana)  però è dotato di una colonna sonora originale sopraffina, che alterna pezzi jazz a sinfonie di ispirazione classica. Probabilmente avrebbero potuto fare qualcosa in più con la compressione dei brani, ma la qualità audio è davvero elevata per cui sopportate pure il peso.

Il titolo è sviluppato dal piccolo studio tedesco Threaks (onestamente non ne conoscevo l’esistenza) ed è già “passato”  per le piattaforme Steam, iOS e Xbox Live, prima di approdare nell’eShop Nintendo.

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Il gioco si presenta come un action a scorrimento, a tema musicale e con elementi di puzzle solving ambientale. Ambientato nel regno sottomarino di Symphonia, racconta la storia di Beat che, come ci illustrano fugacemente le sequenze iniziali, avrà la missione di riportare la pace nel suo mondo minacciato dal cattivo di turno (il Principe Maestro) il quale intende impadronirsi degli elementi che regolano la vita di Symphonia, ovvero il ritmo, la melodia e l’armonia rappresentati nel gioco da tre figure eteree che nei loro sogni producono le note adeguate a dare il giusto ritmo alla vita subacquea.

Per fare ciò il nostro protagonista dovrà districarsi tra 6 differenti mondi (ognuno composto da 5 livelli) magnificamente dipinti con un interessante effetto 2D in prospettiva. Per muoversi meglio Beat dovrà sfruttare il ritmo della colonna sonora che sapientemente indicherà alla piccola creaturina il momento giusto per superare un varco, rimbalzare su un “drum” marino o eludere uno spinoso avversario.

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In principio saranno piuttosto limitate le abilità del nostro “pesciolino” che muoveremo con l’analogico destro lungo le varie aeree esplorabili alla ricerca di varchi da sfondare o di linfa vitale da raccogliere per ripristinare la salute, soprattutto dopo un fortuito scontro con elementi nemici.

Beat potrà darsi uno sprint (tasto B), colpire con un pugno gli oggetti (tasto Y) o afferrarli (dorsale R) per trasportarli o farli ruotare. Queste capacità gli torneranno utili per affrontare dei puzzle ambientali indispensabili per proseguire tra le varie fasi di gioco.

Nonostante la struttura di gameplay possa apparire piuttosto semplice, nel giocarlo presto ci siamo accorti che il livello di difficoltà dei vari stage va aumentando in un “crescendo” tipico delle opere Rossiniane, obbligando il giocatore a soffermarsi con attenzione su ogni elemento a schermo sia per evitare scontri con nemici che per superare barriere o recuperare energia.

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A fare da involontaria guida a Beat ci sarà Clef, una imprecisata creatura marina dotata di proboscide, che da un lato graverà il nostro eroe di ogni possibile missione, da un altro gli consentirà (saltuariamente) di utilizzare il BuggyBolla, un mezzo sottomarino dotato di fucile mitragliatore (spara in una sola direzione, ma incontreremo dei pulsanti che ce lo faranno ruotare a scatti di 90°) a bordo del quale varcare le acque del livello perlustrato.

Il gioco offre una longevità adeguata alle aspettative di un titolo del genere che si assesta sulle 5/6 ore di gioco per completare i 30 livelli.

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Perlustrando bene tutte le aree di ciascun livello sarà possibile raccogliere dei punti ritmo e delle reliquie. Accumularne in gran numero consentirà di sbloccare degli extra (consultabili attraverso un’apposita sezione del menù principale) che ci consentono di conoscere la storia del processo creativo del gioco stesso. A voler completare gli sbloccabili ci si garantisce un altro paio d’ore di piacevole backtracking delle aree già esplorate.

Analizzando gli aspetti tecnici non possiamo fare che i complimenti agli sviluppatori, il comparto audio eccellente, come detto, nella colonna sonora (ma anche negli effetti), è perfettamente sincronizzato con lo scenario di gioco (senza essere blasfemi a me ha ricordato i fiori e gli altri elementi che si muovono a ritmo di musica in alcuni livelli di New Super Mario (Luigi) Bros U).

Alcuni brani sono musicati da  Austin Wintory, noto compositore statunitense specializzato in soundtrack per film e videogiochi (Journey e The Order: 1886, tra i più noti).

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Di buon livello anche la realizzazione grafica, che brilla per la scelta stilosa di adottare un mondo dipinto a mano con effetti di prospettiva tra i vari piani di visuale che rendono dinamico uno scenario che altrimenti poteva mostrarsi alquanto piatto.

L’unico metodo di controllo utilizzabile è il gamepad Wii U che è anche sfruttabile quale schermo in modalità off tv selezionabile con il tasto meno. Sul gamepad, mentre giocate sulla TV, si può apprezzare a video il personaggio di Beat che esegue su uno sfondo nero gli stessi movimenti che fa nel gioco. Evidentemente un piccolo contentino (puramente estetico) per i possessori di WiiU.

Al momento della recensione era già attivo un gruppo Miiverse (ancora poco frequentato) con la possibilità di postare screenshot (non so bene perchè ma non tutti i giochi indie o terze parti lo consentono).

Unica “nota stonata” di cotanta sinfonia, il prezzo di 8.99€ al lancio che per un titolo già uscito su altre piattaforme da un paio di anni mi pare eccessivo (Su iOS costa 4.99€ che mi pare un prezzo congruo per quanto offerto dal titolo).

VOTO FINALE : 8/10

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