[Recensione] Quantum: Recharged

Proprio in queste ultime settimane il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo retrò della serie Recharged che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Quantum: Recharged è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Certo palare di “nuovo” forse in questo caso specifico non è proprio il termine adatto. Quantum: Recharged è infatti un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità in passato, e che ha finalmente deciso di ritornare in una nuova versione molto più moderna su tutte le console di gioco attualmente disponibili sul mercato, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Quantum: Recharged, titolo di SneakyBox (sviluppatore) e Atari (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Quantum: Recharged, secondo il consueto standard Atari legato a questa tipologia di riproposizioni videoludiche, è suddiviso in due modalità, con la modalità arcade che rappresenta quella principale e l’esperienza infinita di rincorsa al punteggio in cui giochi per punti e scali le classifiche. Qualunque sia la modalità scelta per entrare nel gioco, i controlli vengono illustrati in un tutorial rapidissimo in cui l’obiettivo è semplice: circondare i nemici con la levetta sinistra per creare un vortice, con una tecnica di scatto da usare in caso di necessità. Il campo di gioco genererà nemici e, mentre ti muovi con la levetta sinistra, puoi creare i suddetti vortici per intrappolarli. Questi vortici possono essere di varie dimensioni, purché siano un cerchio chiuso. Dato che la tua nave si lascia alle spalle una traccia dalla lunghezza massima prestabilita, il cerchio ha un limite su quanto può essere grande, e usare uno scatto tattico per chiuderlo è un modo pratico per creare il vortice più grande possibile. Pertanto, ti muovi sul campo di gioco, volteggiando sopra i nemici mentre schivi i loro attacchi e movimenti, affrontando ondate crescenti di nemici sempre più agguerriti.

Questo ciclo di gioco è straordinariamente semplice, ma ciò rende Quantum: Recharged un gioco che crea dipendenza è la fluidità con cui il tutto viene gestito. Mentre l’originale Quantum era un gioco da controllare tramite un trackpad (e puoi effettivamente abilitare un trackpad in questa versione, se lo desideri), Recharged utilizza la levetta analogica sinistra e i tuoi movimenti sono incredibilmente precisi, il che è positivo in un gioco in cui volteggiare sullo schermo mentre schivi i nemici è praticamente tutto ciò che fai. Ciò non significa che devi semplicemente muoverti a caso lungo lo schermo, poiché il gioco si concentra anche su moltiplicatori e punteggi e di conseguenza più nemici intrappoli contemporaneamente e più velocemente lo fai, maggiore sarà la combo e il moltiplicatore, e di conseguenza il punteggio finale.

Giocando a Quantum: Recharged mi sono reso conto di come questo offra al giocatore moltissimi approcci strategici per cercare di ottenere punteggi sempre più soddisfacenti. Potresti procedere in piccolo e semplice per mantenere le distanze dai nemici sempre più difficili, oppure puoi correre grandi rischi per cercare di intrappolare un altro nemico nel tuo vortice per guadagnare più punti, e questo fattore di rischio e ricompensa rende davvero la formula di Quantum: Recharged appagante. I nemici rilasciano anche potenziamenti quando vengono sconfitti, che possono fornire una serie di vantaggi per la nostra sopravvivenza, come una scossa elettrica che tiene tutti i nemici sul posto uno scudo extra per la tua nave o un breve periodo di corsa illimitata senza tempo di recupero. Più a lungo sopravvivi, più agguerriti diventeranno ovviamente i nemici, e tutto il caos che si scatena a schermo rende il tutto estremamente avvincente e gratificante. Ovviamente il livello di difficoltà, che può essere anche regolato dal giocatore (condizionando di conseguenza il sistema di punteggio), sarà sempre crescente in modo da non farci mai percepire un senso di ripetitività che altrimenti arriverebbe dopo qualche partita.

Ad affiancare la modalità base, la modalità sfida ritorna dai precedenti titoli Recharged e consiste in una divertente varietà di livelli da affrontare, ognuno con le proprie ondate di nemici preconfigurate da eliminare, aumentando la difficoltà nel tempo. Sebbene l’obiettivo principale di questi livelli sia sopravvivere, puoi anche ripetere questi livelli individuali per cercare di ottenere il miglior punteggio e, come nel gioco principale, puoi affrontarli con un partner cooperativo per ottenere un aiuto. Anche se mi sono divertito di più con il gioco principale rispetto a queste missioni, che sembravano troppo brevi rispetto ai livelli tradizionali, in realtà ogni parte di questo gioco è davvero ben realizzata e, indipendentemente da come deciderai di affrontarlo, finirai per divertirti a prescindere mentre cerchi di circondare quanti più nemici possibili.

Circondare i nemici e incatenarli insieme, fare mosse sempre più rischiose per ottenere bonus di punteggio più alti creano un fantastico potenziale di questo gioco, e le classifiche online più una buona quantità di sfide specializzate da affrontare portano a un pacchetto molto rigiocabile, e Quantum si distingue facilmente come il meglio della linea Recharged fino ad oggi. Nonostante sia semplicistico nel concetto, con solo movimento e uno scatto con cui giocare, il ciclo di gioco di Quantum: Recharged è così avvincente che tornerai spesso ad avviarlo per alcune sessioni di gioco mordi e fuggi.

Quantum: Recharged, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 4 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.