Recensione: KAMI (3DS eShop)
Da molti anni a questa parte il mercato dei videogiochi per smartphone e tablet sta accogliendo una quantità di puzzle game di quantità sempre crescente. In un epoca in cui molti publisher storici legati al filone console stanno decidendo di affacciarsi a tale mondo, ci sono alcuni di questi che viaggiano controcorrente. E’ così che, ultimamente, stiamo assistendo a vere e proprie riedizioni eShop di titoli digitali originariamente progettati per cellulari. Abbiamo già discusso, favorevolmente, di indie del calibro di Color Zen, Hazumi, Pazuru, Blek ecc. Ora è il turno di KAMI, che con i suoi colori e le sue animazioni è riuscito ad attirare l’attenzione di molti frequentatori dello store digitale Nintendo.
In questo puzzle game, i giocatori si troveranno di fronte ad una griglia composta da tanti quadrati, ciascuno di un colore predefinito. Il numero di questi ultimi è limitato e sarà possibile colorare le aree dello schema con l’obiettivo di rendere l’intera schermata della stessa tinta (in maniera analoga di quanto richiesto da Color Zen). La sostanziale differenza con il titolo appena citato è che KAMI vuole configurarsi come un esperienza davvero impegnativa. I giocatori hanno una quantità limitata di mosse per poter superare il livello e molto spesso serviranno più di 4-5 tentativi per cogliere la soluzione perfetta (quella con il numero minore di mosse) ai vari stage. Marcherò spesso questo concetto poiché credo fortemente che questo titolo sia veramente adatto solamente a quelle persone con un elevata soglia di sopportazione; chi vuole solo un esperienza rilassante lasci può pure cercare altrove perché in KAMI troverà solo stress e desiderio di abbandonare tutto dopo appena cinque degli oltre 60 livelli presenti.
Il mio desiderio di “spaccare tutto” è nato dopo la scoperta che le mosse messe a disposizione dai (simpaticissimi) level designer sono ESATTAMENTE una in più di quelle minime. Cosa vuol dire questo in pratica? Significa che se non risolverete in maniera perfetta l’enigma di turno, se nemmeno una mossa in più riesce ad aiutarvi a vedere entrambi gli schermi del vostro 3ds dello stesso colore, se proprio non riuscite a trovare la chiave della risoluzione di un particolare stage… non potete proseguire nel gioco. In parole povere, KAMI nasce con l’obiettivo di soddisfare quella tipologia d’utenza che da un puzzle game vuole un prodotto capace di farci ragionare oltre il limite, che richiede buone capacità di visione e che ha un’anima completista.
Graficamente, KAMI si presenta egregiamente grazie ad apprezzabilissimi effetti di propagazione dei vari colori che ad ogni turno cerchiamo di espandere. Purtroppo questi verranno visualizzati solamente sullo schermo superiore (senza alcun effetto 3D) e la maggior parte del tempo la passerete ad osservare il touch screen intenti a cogliere quale sarà la prossima mossa. Occasione sprecata per gli sviluppatori, che avrebbero potuto a pensare a far svolgere l’azione nello schermo inferiore delegando le statistiche (per esempio il numero di mosse rimanenti) a quello che in realtà vorrebbe essere – ma non può – lo schermo principale.
La versione per 3DS si KAMI si presenta con un set di 32 livelli aggiuntivi rispetto alla controparte mobile, uno più sadico dell’altro. Gli sviluppatori hanno anche pensato di creare un sistema di tutorial implicito che consiste nella rivisitazione dello stesso stage più volte con difficoltà sempre più crescente. Tale scelta, però, oltre a rendere il gioco meno vario ha la conseguenza di mettere in difficoltà il giocatore qualora un livello risultasse troppo complicato. Più volte ho desiderato di avere un pulsante con il quale poter rimandare a momenti successivi la risoluzione di un livello, per poi rendermi conto successivamente che tale potere non avrebbe fatto altro che creare una lunga fila di livelli irrisolti e che mi avrebbe presto fatto perdere lo stimolo di accettare la sfida. Quello che a mio parere, però, dovrebbe essere preso in considerazione è l’aumento del numero di mosse necessarie a considerare uno stage risolto. Per quanto riguarda i livelli extra, invece, essi sono tutti disponibili fin da subito.
In conclusione, KAMI offre una sfida elevata fin dal primo livello. La sua presentazione è interessante ed accattivante anche se, purtroppo, affidata allo schermo che maggiormente verrà trascurato durante il gioco. La colonna sonora è limitata ad una sola traccia in loop senza sosta per cui, ahimè, questa rischia di avere su di noi l’effetto opposto al rilassamento; considerando che il numero di ore necessarie ad ottenere il 100% (se siete dei veri temerari) si attesta sulla decina è facile che molto presto disattiverete l’audio o comunque lo imposterete a livelli minimi. Visto il prezzo di 3€ potete tranquillamente valutare l’acquisto ma vi consiglio di giocarvelo a piccole dosi.