[Recensione] Stray Souls

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo horror che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Stray Souls è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Stray Souls è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Stray Souls, titolo di Jukai Studio (sviluppatore) e Versus Evil (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

In Stray Souls interpretiamo Daniel, un adolescente che, per il suo 18esimo compleanno, riceve in eredità a sorpresa la casa di sua nonna. È distrutto, e la sua decorazione è un po’ cupa, ma sufficiente per rendersi indipendente dai suoi genitori adottivi; Tuttavia, non passerà molto tempo prima che inizierai a vedere cose strane in giro per casa. Dipinti diabolici, poltergeist di diverso genere e perfino la figura di una sinistra vecchia che si nasconde dietro gli angoli; Dopo aver trovato alcuni documenti e aver parlato con la sua vicina Marta, scopre che una setta misteriosa lo insegue, quindi intraprenderà un viaggio per scoprire cosa sta succedendo e cosa tutto questo ha a che fare con la sua famiglia.

Mentre chiacchieriamo con Marta dal PC della nostra stanza, dovremo iniziare a prendere confidenza con il sistema di controllo mentre esploriamo il resto della casa, cercando informazioni e risolvendo enigmi di diverso tipo; Gli enigmi che troviamo in questa sezione non sono tutti ugualmente interessanti, ma sono tutti a modo loro sinistri, mostrando un livello che raramente il titolo raggiungerà di nuovo nelle circa dieci ore che dura. Già dai primi istanti l’Unreal Engine 5 mostra un’illuminazione spettacolare e un’ambientazione ricca di dettagli, che se utilizzata per l’horror dà un risultato molto sorprendente nelle sue prime fasi. Inoltre avremo una presenza spettrale che farà la sua apparizione di tanto in tanto, aspettandoci a pochi metri di distanza o restando a pochi centimetri da noi; Tuttavia, sebbene queste due caratteristiche possano preoccupare il giocatore nei primi istanti, nessuna delle due sembra influenzare più di tanto Daniel, che appare impassibile quando reagisce ad un’apparizione di tale portata.

La prima fase del gioco può darci un’idea sbagliata di Stray Souls, poiché è abbastanza ricca di “jumpscares” (spaventi improvvisi) che ci faranno sobbalzare dalla sedia in più di un’occasione, anche se, come ho detto, questa esperienza si verifica solo in quei momenti. Il resto degli scenari successivi non hanno assolutamente nulla a che fare con il primo. In essi generalmente vedremo i nemici avvicinarsi da lontano, potendo anticipare il loro attacco e rispondere in tempo. Il modo in cui Daniel si muove, assieme ad una telecamera non sempre collaborativa, è la prima cosa che purtroppo ci distrae completamente dall’esperienza. Daniel si muove sull’ambiente in un modo talvolta innaturale ed insolito per un videogioco di nuova generazione.

All’inizio dell’avventura otteniamo una torcia che attiveremo e disattiveremo con L3, il pulsante che nella maggior parte dei giochi abbiamo associato all’azione di correre. Daniel può anche correre tenendo premuto il tasto L1, mentre il tasto per interagire con gli oggetti è la X. Daniel non può saltare in modo naturale ma quello che può fare, anche se non siamo chiaramente informati, è schivare facendo una capriola con R3. Si tratta di una strana mappatura dei pulsanti che diventa difficile da padroneggiare all’inizio, e che purtroppo non è in alcun modo personalizzabile. La modalità di scatto di Daniel si adatta a una “Sopravvivenza” convenzionale: mira a L2 e spara a R2, a quel punto la telecamera viene posizionata sopra la spalla come siamo sempre stati abituati in ambito survival horror. Stranamente, Daniel deve prima estrarre la sua arma con R1 e mirare con L2, dopodiché il nostro livello di vita e le nostre munizioni saranno visibili sul nostro schermo.

Nei titoli horror si apprezza sempre un certo grado di incertezza , sia negli obiettivi a breve termine, sia nelle nostre capacità che in quelle dei nemici; È una virtù saper creare la sensazione di sentirsi perduti, così come mostrare che anche l’avatar che controlliamo è impregnato di quelle sensazioni che stiamo provando, apparendo confuso, disperato o terrorizzato da ciò che sta vivendo. In questo modo, le sensazioni del giocatore ai comandi vengono rafforzate. Stray Souls, al contrario, decide di mostrarci un obiettivo nella parte superiore dello schermo ogni volta che avanziamo nella sceneggiatura, dicendoci addirittura in quel messaggio stesso cosa dovremmo fare.

Un altro problema del gioco che considero evidente è l’assenza di un inventario. Avere uno schermo dove poter esaminare gli oggetti che raccogliamo o rileggere tutti quei documenti che troviamo lungo il nostro cammino, e alcuni dei quali contengono informazioni narrative essenziali per comprendere l’intera trama, è qualcosa di essenziale che non dovrebbe mancare in nessun survival horror. Considerate che esiste un trofeo relativo alla scoperta di tutti questi documenti e in nessun momento sappiamo quanti ne abbiamo o quanti ci mancano. Anche così, se lo sapessimo, nel gioco manca qualsiasi tipo di “backtracking”, quindi non è possibile tornare a un livello precedente per recuperare ciò che abbiamo lasciato indietro. Una volta terminata la campagna, non possiamo nemmeno rigiocare i capitoli.

Una nota positiva è che il gioco utilizza la tecnologia DualSense nel grilletto, conferendogli una certa resistenza. Scenari molto attraenti e ben realizzati utilizzando Unreal Engine 5. Senza dubbio, la sezione grafica è la cosa migliore di Stray Souls insieme all’aspetto sonoro. È qui che forse puoi apprezzare meglio l’uso dell’Unreal Engine 5 per il suo design artistico. Si tratta però di una sezione non esente da bug e con errori grafici derivanti da una mancanza di rifinitura presente in tutti gli aspetti del prodotto stesso. Sebbene l’UE5 abbia un bell’aspetto in termini di ambientazioni e modellazione dei personaggi di Stray Souls, non presenta lo stesso livello nelle animazioni e nei volti, essendo di qualità molto inferiore rispetto al resto degli elementi e causando un grande contrasto. Anche la sezione sonora, come dicevo, è uno dei suoi punti di forza, soprattutto negli effetti sonori, spesso degni di brividi. La colonna sonora principale è realizzata da Akira Yamaoka, responsabile delle melodie di Silent Hill. Il gioco è doppiato in inglese e disponibile con sottotitoli in più lingue. Sfortunatamente, l’italiano non è uno di questi. Il problema in questo senso è ancora una volta un errore tecnico di progettazione, dato che il font utilizzato per i sottotitoli è esageratamente piccolo, cosa che ci terrà letteralmente incollati alla televisione se vogliamo scoprire esattamente quale sia il loro contenuto.

Stray Souls, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, per tutti gli altri forse sarebbe meglio aspettare prima un piccolo sconto sconto.

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo horror che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Stray Souls è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Stray Souls è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente…
Entra in un mondo di incubi in questo horror d'azione in terza persona, ispirato ai classici del genere. Combatti creature terrificanti, risolvi enigmi sconvolgenti e svela un orribile segreto di famiglia per svelare l'agghiacciante verità dietro la tua esistenza.

Stray Souls

VOTO FINALE - 6.9

6.9

Entra in un mondo di incubi in questo horror d'azione in terza persona, ispirato ai classici del genere. Combatti creature terrificanti, risolvi enigmi sconvolgenti e svela un orribile segreto di famiglia per svelare l'agghiacciante verità dietro la tua esistenza.

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