[Recensione] Venba

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo molto curioso che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Venba è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Venba è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Venba, titolo firmato Visai Games (sviluppatore e publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Venba è un gioco di cucina incentrato sulla narrazione incentrato su una famiglia della parte meridionale dell’India e sulle difficoltà culturali che devono affrontare vivendo in un nuovo paese. L’anno è il 1988 e la protagonista Venba sta lottando per adattarsi alla vita dopo essere emigrata a Toronto, in Canada, con suo marito Paavalan. Tutto è più difficile a causa della barriera linguistica e della società in generale, soprattutto quando si fa domanda di lavoro. Nonostante i loro migliori sforzi per ricominciare da capo, pensano di tornare a casa nel Tamil Nadu, finché una piacevole sorpresa non cambia i loro piani. Con una nuova aggiunta alla famiglia, Kavin, Venba fa del suo meglio per mantenerli legati al loro patrimonio culturale cucinando ricette fatte in casa.

È così che inizia la storia e copre momenti importanti della loro vita, che abbracciano quasi trent’anni. È una storia così bella e commovente, ma a volte anche triste. Ma è uno che viene raccontato con una perfetta dose di sottigliezza, permettendoti di mettere insieme occasionalmente alcuni aspetti a cui si allude. La differenza nelle culture è ottimamente intessuta nella narrazione e l’ho trovata assolutamente affascinante a dire il vero. La stessa Venba è un personaggio particolarmente simpatico e la sua aura ti attira quasi istantaneamente nel mondo, facendoti interessare a tutta la famiglia. Non è un compito facile senza l’uso di voci fuori campo, tuttavia i dialoghi testuali e le immagini trasmettono tutto ciò che è necessario affinché i personaggi si manifestino e le loro personalità risplendano.

Venba, al suo interno, è un romanzo visivo con minigiochi tra ogni capitolo. Offre un’esperienza di gioco simile a titoli come Florence, in cui ogni capitolo prevede il completamento di minigiochi. Qui, questi mini-giochi sono popolari piatti dell’India meridionale. La cucina costituisce la maggior parte del gameplay simile a un puzzle, ma è anche un veicolo per la narrazione. Quali cibi vengono preparati, perché vengono prodotti e cosa vengono preparati con tutti i suggerimenti su mille storie non dette e sentimenti complicati.

Ci sono sette capitoli in totale, con tutti tranne uno che ti bloccano in un po’ di cucina. A differenza dei minigiochi di Cooking Mama o della gestione del tempo e delle risorse di Overcooked, cucinare in Venba è essenzialmente strutturato come un puzzle. Il libro di cucina di Venba, tramandato da sua madre, ha visto giorni migliori. Pezzi di pagine mancano o sono illeggibili, costringendoti a capire cosa fare nonostante la mancanza di informazioni. Successivamente, viene aggiunto un ulteriore livello di complessità quando Kavin entra in cucina e vediamo le ricette attraverso i suoi occhi, occhi che non leggono particolarmente bene il tamil.

Il processo di cottura è ulteriormente ravvivato da un’eccellente comparto estetico. Venba offre affascinanti immagini in stile libro di fiabe durante i suoi frammenti narrativi, ma è stato prestato un livello di attenzione completamente diverso alla cucina. I piatti sembrano abbastanza buoni da essere mangiati e, anche se purtroppo non riesci a sentirne l’odore, tutto sembra fantastico: il crepitio delle spezie nell’olio, il sibilo del vapore che fuoriesce da una pentola a fuoco lento, e molto altro.

Niente durante le sequenze di cottura è mentalmente faticoso; invece è relativamente rilassante e divertente, con un aiuto facoltativo se per qualche motivo incontri un intoppo. Catturare i suoni reali che sentiresti durante il vero processo di cottura è un bel tocco per aggiungere autenticità. Anche le vivaci immagini del cibo aiutano enormemente a rendere memorabili anche questi momenti, con i prodotti finali che provocano quasi sempre sentimenti di appetito. Ciò che assicura che l’atmosfera sia assolutamente perfetta in ogni singolo passaggio di Venba, è la colonna sonora. Composta da Alpha Something, ogni traccia va di pari passo meravigliosamente con il capitolo che accompagna. Le melodie, ispirate alla musica dei film tamil di epoche diverse, danno davvero il tono per creare perfettamente l’atmosfera necessaria per quella parte della storia.

Venba, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.