Lo abbiamo ribadito più e più volte con orgoglio: l’eShop è una miniera inarrestabile di piccoli gioielli provenienti dal mondo degli sviluppatori indipendenti. Ce n’è per tutti i gusti a partire dai vari platform e avventure, da sempre cavallo di battaglia nelle produzioni della grande N, fino a party game, horror, puzzle. L’utenza soddisfatta spazia dai ragazzi di nuova generazione ai grandi nostalgici ma c’è una piccola fetta di pubblico che, tuttavia, fatica a trovare titoli che possano appagare il proprio desiderio di sfogo ludico. Mi riferisco agli hardcore gamers, giocatori incalliti che per sentirsi felici devono essere messi di fronte ad un titolo che per il resto del mondo sia considerato impossibile da giocare. L’evoluzione dell’industria videoludica sta dimostrando di allontanarsi sempre più dal genere arcade, ad oggi troppo spesso ribattezzato sotto il nome di rage, poiché probabilmente fatica a vendere in un mondo che si è abituato ad avere sempre la pappa pronta.

Tutta questa premessa per introdurre un nuovo titolo sviluppato da Michael Todd Games e pubblicato per noi dai ragazzi di Broken Rules, già noti per aver portato Blek nei nostri lidi, che sembra promettere un videogioco molto complicato ma accessibile ad una fetta di pubblico più ampia rispetto a giochi del suo genere (Cosmophony dei Moving Player o 1001 Spikes di Nikalis ad esempio): Electronic Super Joy. E’ importante, però, che sappiate fin da subito che questo gioco non è adatto a qualsiasi tipo di giocatore e che la recensione si focalizzerà sul punto di vista dell’utente che cerca la sfida ed al quale piace essere messo continuamente in situazioni dalle quali poter uscire solo grazie alle proprie abilità videoludiche.

Come preannunciato, Electronic Super Joy è un titolo dall’anima arcade (stando alla scheda del gioco la definizione del genere dovrebbe essere brutally hard platformer). Gli sviluppatori si sono sbizzarriti molto nella sua realizzazione in quanto esso presenta una grande variabilità di situazioni, livelli e modalità capaci di offrire al giocatore molte ore di imprecazioni divertimento. Partendo con ordine, la modalità principale offre un totale di 55 livelli suddivisi in 3 mondi da 15 più due speciali da 5. Un’area aggiuntiva denominata “micro-hell” contiene, inoltre, dieci nuovi livelli incredibilmente difficili e nei quali la parola pietà non è contemplata. Per concludere in bellezza ci pensa la modalità “infinite love hell” nella quale verrete chiamati ad affrontare in fila quanti più possibili livelli per cercare di migliorare costantemente il proprio record personale. Se a questo aggiungiamo una serie di collezionabili posizionati in maniera astuta nei vari stage (fondamentali per sbloccare il quarto mondo), la richiesta di battere dei par time ad ogni sfida e achievement come se piovessero e automatico capire quanto completo possa essere il gioco e a quanto impegno sia richiesto al giocatore per raggiungere il sempre agognato 100%.

All’apparenza il titolo si mostra come un platform dalla grafica minimale nel quale l’unica azione richiesta è quella di camminare e saltare. Dopo le prime battute di gioco, però, si scopre in fretta che il titolo può essere all’occorrenza qualsiasi cosa; volete un runner game? Lo avrete! Volete uno shooter? Lo avrete! Volete un rithm game? Lo avrete! Volete un gioco che si sbizzarrisca con cambi di prospettiva e gravitazionali? Beh, avrete anche questo!

Per capire che tipo di titolo avrete tra le mani è difficile basarsi interamente su recensioni, commenti sui social o video in rete. Electronic Super Joy è un titolo che va provato con mano.

Leggendo qualche commento sul Miiverse mi sono imbattuto in un utente che si lamentava per il gioco mal realizzato e con dei controlli imprecisi, inutile ribadire che questo titolo non è adatto a tutti e che quel giocatore in particolare probabilmente non è amante dei videogiochi con un alto livello di difficoltà.

Diffidate anche da chi vi dice che questo titolo è un rage game, perché probabilmente di videogiochi di tale natura ne ha giocati pochi in vita sua (e sicuramente lo etichetta in tale modo tutti i giochi che non riesce a portare a termine per via delle sue abilità videoludiche). Il rage game è cattivo e si prende gioco di voi, mentre con questo, se siete perseveranti, riuscirete a giungere alla fine dell’avventura semplicemente analizzando i pattern di gioco ed avanzando con soluzioni ragionate.

La componente narrativa di Electronic Super Joy è, come da manuale, essenziale ai fini della fruizione del gioco. Essa ruoterà intorno al protagonista, ballerino legendario e di fama mondiale, al quale è stato rubato il sedere (si avete capito). La stravaganza della trama non si ferma qui però, rimarrete probabilmente sconvolti quando vi ritroverete ad attraversare l’inferno per impedire alla trasposizione ludica di Satana di scoreggiare (si avete capito anche questa volta) sul vostro cane. Interessante come un personaggio privo di chiappe basi quasi tutto il suo potenziale di gameplay sullo schianto a terra, azione che più volte vi salverà la vita.

Tra i punti a favore della produzione vi sono le boss fight, originali varianti di gameplay nelle quali verremo richiamati a resistere ad ondate interminabili di missili o a scaricare miliardi di proiettili sul cattivone di turno.

Electronic Super Joy è un gioco che non fa del suo cavallo di battaglia lo stile grafico, ma che esprime tutto il suo potenziale nella componente sonora. I brani in game, infatti, sono stati realizzati da un famoso DJ e producer (Envy) noto agli amanti della musica elettronica e dance.

La qualità complessiva del titolo, l’elevata longevità e rigiocabilità, l’originalità di certe scelte stilistiche e di level design e la difficoltà che finalmente arriva a soddisfare i veterani del genere garantiscono a Electronic Super Joy di superare il nostro test e ad aggiungersi alla piccola lista di titoli adatti ad un pubblico determinato e selettivo. Se siete in cerca di una sfida che metta alla prova le vostre abilità videoludiche questo è il gioco che fa per voi.

VOTO FINALE : 7.5/10

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