[Recensione] Atomic Heart: Annihilation Instinct (DLC)

Dopo l’update che ha introdotto il New Game Plus in Atomic Heart, l’opera di esordio di Mundfish espande ulteriormente il proprio immaginario, grazie alla pubblicazione di un nuovo DLC. A partire dallo scorso mercoledì 2 agosto infatti i possessori del Season Pass dello shooter sci-fi possono infatti avventurarsi alla scoperta dei contenuti di Annihilation Instinct. L’espansione di Atomic Heart aggiunge diversi contenuti di stampo narrativo, consentendo ai giocatori di scoprire maggiori retroscena sul cataclisma che ha reso aggressivi gli automi di questa ucronia sovietica. Al centro della scena, in particolare, gli avventurieri troveranno i segreti custoditi dal professor Lebedev e una quest legata a NORA. Ampliamenti in vista anche per il mondo di gioco dello shooter, con il DLC che introduce un’area aggiuntiva presso il complesso Mendeleev. Spazio ovviamente anche per nuovi nemici, oltre alla possibilità di sperimentare nuove armi del già vasto arsenale di Atomic Heart. Completa il pacchetto una abilità inedita da sfruttare tramite il versatile guanto in dotazione al protagonista. Noi per l’occasione ci siamo tuffati direttamente sul pacchetto completo ed oggi siamo qui per raccontarvi della nostra esperienza sul primo dei diversi contenuti che andranno ad arricchire il supporto post lancio di Atomic Heart.

Devo ammettere che durante le prime ore di gioco mi sono trovato piuttosto confuso su quando inizia la storia del DLC e sembra che sia dopo gli ultimi momenti del gioco base in cui abbiamo abbandonato le nostre armi perché in questo DLC incontreremo alcuni personaggi sopravvissuti che non compaiono in un altro finale. Per fortuna la nostra cara e piccante amante Nora ci ha portato al Complesso Mendeleev per stare “con lei per sempre”. Per fortuna il nostro caro compagno ci ha fatto uscire dal complesso e siamo riusciti a procurarci un paio di nuove armi: una lancia e una tavoletta “Winka” che delizieranno gli amanti del caos.

La storia sarà semplice, una volta compresa dovremo aiutare lo scienziato Lebedev a cercare di cambiare l’algoritmo comportamentale che sta causando il fallimento della programmazione di Nora trovando le chiamate Cuent4-s e lanciandole nel cervello di Nora attraverso un sistema di tubi. Nel frattempo avremo alcuni incontri con vecchi e nuovi nemici oltre a Yaya Zina, da dove capirai la mia confusione pensando chi sia il mio nemico. Personalmente la storia mi ha in qualche modo affascinato, ma non mi ha dato molte informazioni sul suo mondo.

Sul fronte delle novità sono state introdotte 3 nuove armi. Una lancia, un fucile a rotaia che consente attacchi al plasma taglienti insieme a una mitragliatrice di base e il tablet Winka. Per quanto riguarda i nemici, in realtà ne abbiamo ricevuti solo due nuovi, uno è una modifica base dei robot che ci devastavano durante il gioco base per tutta l’avventura, quindi la difficoltà di questo DLC sarà data dal dover riprendere confidenza con il sistema di controllo, per comprendere al meglio le nuove capacità polimeriche. Inoltre saremo richiamati a studiare al meglio come sconfiggere i nuovi nemici, e dovremo farlo in fretta ed in modo efficiente, poiché questi ci travolgeranno in breve tempo in grandissima quantità.

Il gioco ci lancia praticamente nel mondo senza ricordarlo correttamente, quindi non preoccuparti se cadi al primo incontro. Per quanto riguarda le abilità polimeriche, abbiamo la Tecnostasi, la più utile, che ci permetterà di rallentare il tempo, potendo gestire i nemici entro un raggio d’azione accettabile. L’altro, e quello che ho usato meno, è uno scudo abbastanza utile ma impallidisce in confronto alla capacità di fermare il tempo e uccidere alcuni nemici nei pochi secondi in cui abbiamo una tregua.

Sul fronte dei nemici, devo ammettere che il boss finale mi ha lasciato un pò deluso, posso capirne l’origine e come è concepito, ma non l’ho sentito come il boss finale proprio perché che il gioco “ricicla” tutti i nemici che incontriamo durante il DLC e ci travolgerà di numeri tranne in un’occasione. Quindi dobbiamo avere una buona riserva di armi, munizioni e cure. Se guardo in prospettiva, senza vedere quel riciclaggio, devo dire che il nemico mi ha messo alle corde finché non ho capito come funziona. Mi ha dato una battaglia soddisfacente se lo avessimo combattuto solo una volta.

Ho la sensazione che il DLC in relazione ai contenuti offra poco di nuovo nonostante presenti un vasto mondo. Ed è così che il gioco base dà la sensazione di un’ampiezza maggiore di quella che offre. In quest’avventura avremo la possibilità di vedere un nuovo complesso, le paludi e una nuova struttura, ma mi sentivo praticamente come se stessi attraversando un labirinto dato che una volta entrati nella struttura tutto ci ricorderà la base gioco e potrebbe perdere la sua grazia o, nel caso della palude, le aree civili che abbiamo trovato in precedenza.

Questo nuovo DLC Annihilation Instinct, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.