[Recensione] Fort Solis

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto un nuovo titolo di avventura che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Fort Solis è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Fort Solis è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Fort Solis, titolo di Fallen Leaf e Black Drakkar Games (sviluppatori) e Dear Villagers (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Jack e la sua collega Jessica sono ingegneri su Marte e decidono di rispondere a un allarme di routine lanciato da una vicina base mineraria remota, Fort Solis. Jack indaga sulla base rimanendo in contatto con Jessica via radio. Mentre la maggior parte dell’equipaggio di Fort Solis ha lasciato la base durante la stagione delle tempeste, una manciata di personale essenziale e ricercatori sono rimasti, o avrebbero dovuto farlo, poiché quando arriva Jack, Fort Solis è apparentemente deserto.

L’aspetto narrativo è probabilmente la parte più importante di questo gioco e, nella maggior parte dei casi, è abbastanza ben fatto. Ovviamente, non spoilererò nulla qui, ma sappi solo che tutta la suspense e l’accumulo dell’inizio ripagheranno alla fine, nonostante ci sia un finale piuttosto confusionario. La premessa non apre nuovi orizzonti, ma le situazioni in cui si trovano i personaggi ti fanno riflettere sulle decisioni morali ed etiche che devono essere prese nonostante i sacrifici. I personaggi sono ben sviluppati e con cui è facile entrare in empatia, specialmente quelli che sono fermamente determinati a scoprire la verità dietro quello che sta succedendo.

Una stazione spaziale abbandonata con qualcosa di insidioso dietro le quinte funge sempre da sfondo inquietante per qualsiasi storia di fantascienza. A prima vista, potresti essere confuso su che tipo di gioco sia esattamente Fort Solis. Non è un gioco horror d’azione, e sebbene ci siano elementi horror, non arriverei a classificare il tema come horror, ma più come thriller misterioso.

In fin dei conti, Fort Solis è un simulatore di camminata in terza persona che funziona come un film interattivo. Trascorri la maggior parte del tuo tempo camminando, cercando indizi, investigando registri audio, osservando oggetti lasciati indietro, interagendo con terminali di computer, guardando video e risolvendo occasionali eventi rapidi. È un bel tocco vedere così tanti oggetti casuali con cui puoi interagire. Tuttavia, la pressione dei pulsanti richiesti per i QTE a volte non è molto intuitiva poiché il gioco non ti avvisa quando arriverà e talvolta i controlli stessi non rispondono come dovrebbero.

Per essere il primo gioco di uno sviluppatore, è davvero impressionante vedere Fort Solis visivamente sbalorditivo, dato che il gioco è costruito da zero con Unreal Engine 5. Le luci di emergenza rosse tremolanti, il vuoto di una stazione spaziale abbandonata e persino il viso le animazioni sul volto del personaggio principale danno il tono a un’esperienza profondamente sinistra. Ciò che completa l’avanzata fedeltà grafica è il cast stellare, con Roger Clark (Arthur Morgan di Red Dead Redemption 2), Troy Baker (Joel Miller di The Last of Us) e Julia Brown (serie drammatica della BBC World on Fire). La grafica, il sound design, l’illuminazione ambientale, la recitazione vocale e l’atmosfera generale rendono facilmente il gioco un’esperienza cinematografica di prim’ordine.

Per offrire al giocatore la possibilità della scelta, sono offerte due modalità grafiche, una mirata alla grafica 4K, mentre l’altra dà priorità alle prestazioni. Personalmente preferisco un frame rate più alto, ma dato che non si tratta di un gioco d’azione, vedo molti optare per l’opzione di migliore fedeltà grafica. Detto questo, la modalità prestazioni non è priva di difetti, poiché i frame rate scendono spesso sotto i 60 fps, fortunatamente mai sotto valori critici. Ci sono anche alcune funzionalità utilizzate con il controller DualSense, ma non in maniera determinante come avrei sperato.

La storia di Fort Solis è suddivisa in quattro capitoli che, proprio come una serie su Netflix, ci si può sparare tutti d’un fiato o in alternativa, giocarci con calma, capitolo dopo capitolo, come una serie TV a episodi. C’è anche una modalità foto e vari oggetti collezionabili che puoi trovare tramite l’esplorazione, che possono poi essere visualizzati nel menu Extra.

La mia più grande lamentela riguardo al gioco è la lentezza con cui cammini. L’obiettivo dello sviluppatore era quello di portare a casa la tensione piena di suspense degli ambienti, ma dover camminare molto lentamente avanti e indietro cercando di capire dove andare dopo un pò potrebbe stancare i giocatori in cerca di un’avventura più frenetica.

Fort Solis, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.