[Recensione] Mortal Kombat 1

Nonostante la sua violenza, Mortal Kombat è diventato uno dei franchise di giochi di combattimento più popolari della storia, esiste ormai da 30 anni e presenta personaggi dall’aspetto iconico e violenza sanguinosa e cruenta. Da quando la serie è in mano ai NetherRealm Studios, tutti i capitoli usciti hanno onorato amorevolmente la trilogia originale, alzando al contempo il livello dei giochi di combattimento per giocatore singolo. Nonostante il nome, Mortal Kombat 1 (disponibile su Nintendo Switch, PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S) è più una continuazione di quei titoli che un riavvio completo. Non è infatti uno spoiler affermare che Mortal Kombat 1 è in realtà Mortal Kombat 12, in quanto è un seguito diretto di Mortal Kombat 11.

Mortal Kombat 1 è sicuramente un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità fin dal suo primo annuncio, e dopo aver aspettato pazientemente per qualche mese è finalmente arrivato il momento di provarlo in versione PlayStation 5, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel cruento mondo di Mortal Kombat 1, nuovo capitolo della storica saga che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

Il gioco introduce Liu Kang come Dio del Fuoco e Guardiano del Regno della Terra, sviluppando letteralmente la nuova linea temporale sotto la sua influenza. In una sorta di inversione di ruolo, è Raiden a fungere da campione del regno della Terra, scelto da Liu Kang per competere in un’amichevole rivalità con Outworld. Proprio come le altre recenti versioni di Mortal Kombat, la modalità storia del gioco è composta da filmati intervallati da diversi combattimenti uno contro uno. La campagna ti vedrà interpretare i diversi personaggi del cast di Mortal Kombat mentre esplori la rivalità tra il regno della Terra e il mondo esterno e affronti una minaccia che Liu Kang non aveva mai previsto.

La campagna è opportunamente breve ma molto divertente. Le performance di recitazione di ogni singolo personaggio sono in gran parte superbe e vediamo alcuni di loro prendere l’epicità della scena in modi mai visti prima. La raffinatezza associata al gioco si riflette magnificamente in questa campagna principale. La scrittura è piena di battute impertinenti tra i personaggi e c’è proprio questa sensazione generale di vivace teatralità che è così turbolenta, ridicola e divertente. La grafica è ovviamente incredibile e tutto funziona senza sforzo su PlayStation 5. Forse si sarebbe potuto fare di più per unire la formula standard della campagna con alcune idee più fresche, anche se tutto sommato a noi è piaciuto così.

Naturalmente, il giocatore medio non si tuffa in Mortal Kombat 1 semplicemente per la modalità campagna. Il multiplayer è il vero fulcro dell’esperienza e probabilmente la modalità in cui trascorrerai la maggior parte del tuo tempo. Anche se non posso commentare da un punto di vista competitivo, il qualità di casual gamer del genere ho trovato questo capitolo estremamente fluido, coinvolgente ed adeguatamente bilanciato. Anche se non siamo di fronte ad un vero e proprio “more of the same”, siamo comunque alle prese con un capitolo che tornando alle origini cerca di migliorare la formula di gioco con piccoli aggiustamenti che influiscono sull’esperienza complessiva tra questa versione e quella precedente (già ottima di suo).

Uno dei cambiamenti più degni di nota e di cui si è parlato molto prima del rilascio è stato quello dei combattenti Kameo. Selezionato come opzione secondaria prima della partita, il combattente Kameo entrerà in supporto con la semplice pressione di un pulsante, scattando sullo schermo per scatenare il suo attacco prima di scappare di nuovo rapidamente. Dovrai aspettare che si ricarichi prima di invitarli di nuovo, ma possono essere usati in modo incredibilmente efficace per aiutare con combo di attacco e altro ancora. Il combattente Kameo è un ottimo modo per incorporare i classici combattenti di Mortal Kombat che potrebbero non aver avuto un posto nel roster del gioco base. Il questo modo è possibile vedere in azione praticamente qualsiasi combattente del passato, anche se è solo in forma Kameo, per la gioia di tutti i fan storici del brand. Ovviamente, ci sono ancora molti buchi nel roster di Mortal Kombat che potrebbero essere riempiti in futuro con contenuti post-rilascio (non necessariamente a pagamento, sia chiaro), staremo a vedere.

Con un tutorial approfondito, multiplayer locale e multiplayer online, Mortal Kombat 1 offre tutte le nozioni di base di cui hai bisogno e tutto funziona alla perfezione. I nuovi combattenti nel roster sembrano tutti unici e divertenti, e qualsiasi modifica al set di mosse dei combattenti già esistenti sembra appropriata e divertente. Più che mai, sembra davvero che ogni combattente abbia la propria identità unica che si riflette in modo appropriato nel gameplay, nel design visivo e nel sound design.

Mortal Kombat 1, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 5 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.