[Recensione] Whateverland

Proprio in questi giorni il PlayStation Store ha accolto una nuova avventura punta e clicca che vi consigliamo di non sottovalutare assolutamente. Whateverland è un progetto che sembra essere nato proprio per abbracciare la filosofia del gioiellino firmato Sony, offrendo un gameplay avvincente e profondo ma allo stesso tempo rapido ed estremamente adatto ad essere fruito in sessioni di modesta durata, esattamente quel tipo di esperienza che come ben sapete piace alla nostra redazione. Certo palare di “nuovo” forse in questo caso specifico non è proprio il termine adatto. Whateverland è infatti un titolo che già ha potuto dare prova della sua validità, e dopo essere approdato su Steam lo scorso anno ha ben pensato di fare una capatina anche su PlayStation 4, evento che stavamo aspettando con un certo interesse. Non perdiamo altro tempo, dunque, e tuffiamoci a capofitto nel magico mondo di Whateverland, titolo di Caligari Games (sviluppatore) e Drageus Games (publisher) che cerca di portare un pò di novità all’interno di un genere ormai più volte riproposto.

In Whateverland, interpreti un personaggio moralmente grigio chiamato Vincent. Il gioco si apre quando troviamo Vincent, un ladro di talento, che mette alla prova le sue abilità mentre tenta di rubare dei gioielli. Sfortunatamente per Vincent, la casa che sta cercando di svaligiare è di proprietà di qualcuno che di certo non vorrai incrociare. Beatrice, un’antica e potente strega, trova Vincent con la mano nella proverbiale marmellata. La strega ha una punizione particolare per coloro che la incrociano e con un tocco di magia, mette in atto la sua vendetta: manda Vincent a Whateverland. Vincent si sveglia dunque confuso in un mucchio di oggetti sporchi e rotti, una specie di discarica. Dopo aver lavorato con uno scienziato eccentrico e aver chiacchierato con un corvo parlante poetico, Vincent incontra Nick. Uno scrittore leggermente irritante ma stranamente accattivante, Nick funge da guida per Qualunque sia il paese. Spiega che si tratta di una strana dimensione tascabile in cui la Strega Beatrice si dispone di persone e cose che vuole far sparire.

Questa prigione ha certi effetti peculiari sui suoi carcerieri. Le persone non possono morire e non invecchiare, ma possono cambiare. Vedete, se le persone intrappolate qui cedono agli elementi peggiori di se stesse, i loro attributi fisici iniziano a cambiare. Nick, ad esempio, si sta trasformando in un fantasma. Entrambe le sue gambe hanno assunto una forma spettrale, permettendogli di volare. Incontrerai tutta una serie di personaggi in qualunque paese che mostrano i segni di questo cambiamento. Nella prima mezz’ora di Whateverland, Nick spiega a Vincent che potenzialmente esiste una via d’uscita da questa prigione dimensionale. Anni fa, Beatrix diede ai primi rapitori un incantesimo che poteva convocarla in prigione. Col passare del tempo però, a causa delle discussioni, questo incantesimo era stato diviso in 7 pezzi, ognuno dei quali ora era di proprietà di un residente di Whateverland. Il piano di Nick è semplice: procurarsi tutti i 7 pezzi dell’incantesimo, recitarlo e chiedere a Beatrix di farli uscire.

Whateverland funziona come qualsiasi altro gioco di avventura punta e clicca, ti verrà quindi data la possibilità di investigare, parlare con gli NPC o, nel caso degli oggetti, raccoglierli e aggiungerli al tuo inventario. Per inciso, il gioco non presenta molte delle tradizionali meccaniche del genere, come l’uso di oggetti per superare le barriere figurative. Al posto di ciò, utilizza i minigiochi come forma principale di progressione del checkpoint. Onestamente vorrei che ci fossero stati più minigiochi a cui partecipare, dato che erano un’ottima aggiunta e un vero punto forte.

Come accennato in precedenza, avrai l’ultima parola sul fatto se rispettare o meno le regole. Le scelte che farai avranno un impatto sulla storia in generale, così come sulle opinioni dei tuoi personaggi. Allo stesso tempo, modificherà anche il modo in cui otterrai i sette pezzi dell’incantesimo, insieme ai compiti che ti verranno assegnati. Tienilo a mente se intendi provare tutto ciò che il gioco ha da offrire poiché una singola partita non coprirà tutto quello che il gioco ha da offrire.

Se scegli il percorso moralmente “buono”, questo gioco assomiglia molto a una tradizionale avventura punta e clicca. Esaminerai ogni ambientazione, facendo clic sulle cose per raccoglierle, utilizzandole in altri posti e conversando con i personaggi per raggiungere il tuo obiettivo. Non ci sono enormi salti logici qui e le soluzioni ai problemi generali in questione sono spesso semplici. Forse a volte un po’ troppo diretto. Ciò è compensato da una serie di enigmi autonomi che troverai in quasi ogni percorso verso i 7 pezzi. Molti di questi sono colpi di scena sui classici, mentre altri sono davvero complicati. Sebbene la loro qualità vari, questi enigmi svolgono un ottimo lavoro nel separare la struttura perpetua delle missioni di recupero dal resto del percorso “moralmente buono”.

Se decidi di sfruttare i punti di forza moralmente discutibili di Vincent nel furto, Whateverland ha un aspetto molto diverso. Certo, visiterai comunque ogni luogo e parlerai con alcuni personaggi, ma invece di chiedere quali sono i loro desideri e bisogni, ti chiederai dove tengono il pezzo dell’incantesimo. Nella maggior parte dei casi, queste serie di missioni finiranno con un bel vecchio furto con scasso. Questi agiscono come un’analisi forense di un oggetto della scatola del puzzle. Usando il set di strumenti da scasso di Vincent, dovrai esaminare e interagire con un oggetto sicuro o chiuso a chiave per romperlo. I 4 strumenti a tua disposizione hanno effetti diversi sulle diverse parti dell’oggetto che stai cercando di crackare. A volte questo può richiedere un “crack” letteralmente mentre martelli gli oggetti per romperli. Alcuni di questi possono essere un po’ frustranti. Spesso dipendono fortemente da un po’ di tentativi ed errori mentre provi ciascuno strumento con funzionalità degne di nota. È un’esperienza piuttosto semplice in questo senso, senza suggerimenti o suggerimenti su cosa fare.

Come ormai avrai intuito, il modo in cui sceglierai di guidare Vincent determinerà il tipo di finale che otterrai. I due rami di Whateverland significano che i capitoli di questo gioco hanno molteplici soluzioni diverse. Devo elogiare questo gioco per essere riuscito a mettere insieme tutto questo in modo comprensibile. Monitorato tramite alcuni menu decenti e un diario, puoi vedere a che punto sei con ciascuna linea di missione e quale direzione la stai prendendo.

Whateverland, nel complesso, è stata un’esperienza davvero piacevole per me nonostante ci siano stati alcuni momenti di alti e bassi. L’ho trovato sia stimolante che gratificante piacevole, con un gameplay che mi ha interessato in quanto fluido e sfidante, nonostante per natura non sia adatto a tutte le tipologie di giocatori (quelli poco avvezzi al genere per esempio). Per quanto riguarda PlayStation 4 non solo segnaliamo che il titolo risulta piacevole al pari di tutte le altre piattaforme sulle quali il gioco è stato reso disponibile, ma siamo abbastanza sicuri di come la sua formula assolutamente appagante si sposi in maniera pressoché perfetta con la filosofia del gioiellino firmato Sony. Se amate i titoli dove l’avanzamento richiede impegno e dedizione vi consigliamo di farlo vostro quanto prima, anche senza aspettare alcuno sconto.