[Recensione] Year Walk – festeggiamenti di capodanno alternativi (WiiU eShop)
Ci sono due generi che mi hanno sempre affascinato e che fanno molta fatica a fare breccia nel campo titoli dell’affollatissimo eShop: Le avventure punta e clicca e gli horror esplorativi. Il risultato del lavoro dei ragazzi di Darko Darko, Year Walk, è venuto in soccorso offrendo un gameplay che, unendo tali generi, offre un’occasione più unica che rara per sfoderare le proprie cuffie ed immergersi con tutti i sensi all’interno di un videogioco. Dopo aver conquistato gli store dei dispositivi mobili ed essere passato attraverso l’obbligatorio STEAM, Year Walk approda su WiiU grazie a Simogo portando con se una serie di miglioramenti tecnici che offrono un esperienza al 100% basata sulla nostra amata piattaforma casalinga.
La storia del gioco si basa interamente su una credenza popolare svedese di origini pagane secondo la quale era possibile, avventurandosi in un bosco durante le ultime notti dell’anno e dopo aver affrontato una giornata di digiuno, alla ricerca di visioni mistiche grazie alle quali poter predire il futuro. Inutile specificare quanto questo rito sia pericoloso, sia nel gioco sia nella realtà, ed in che modo influenzerà la trama principale (cosa che non farò per rispetto degli onnipresenti spoiler). Lungo la nostra avventura incontreremo alcuni personaggi della mitologia svedese che saranno in grado di aiutarci al costo di qualche piccolo spavento.
Uno degli aspetti meglio riusciti della versione WiiU di Year Walk è decisamente il sistema di controllo. Grazie ad un gameplay per niente complesso, infatti, gli sviluppatori sono riusciti nell’intento di coinvolgere il giocatore a 360 gradi garantendo una concentrazione totale sulla narrazione. L’intero gioco si svolge mediante singole schermate a scorrimento laterale, attraverso una visuale in prima persona. Un idea davvero bizzarra che ancora una volta evidenzia quanto i creatori abbiano cercato di fare per offrire l’esperienza immersiva desiderata. I controlli touch, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe, sono stati relegati all’accoppiata “sensori di movimento – ZL/ZR”; scelta forse discutibile (e non ovviabile attraverso le impostazioni) ma alla quale è facile abituarsi.
Non esiste un menù di gioco, il tutorial iniziale è molto sbrigativo ed il giocatore deve fare fin dall’inizio i conti con il suo destino. Ci tengo subito a specificare una cosa: non avremo una barra della vita e la morte non è contemplata come fallimento di una certa sezione di gioco; Potrete dunque rilassarvi e farvi distrarre solamente dagli sporadici jump scare che gli sviluppatori hanno inserito qua e là con la speranza di spaventarvi.
Durante la nostra scampagnata, dovremo risolvere alcuni enigmi ambientali che ci consentiranno di progredire nel nostro viaggio. Alcuni di essi sono molto semplici ed immediati mentre altri sono più complessi e richiedono non solo di spremerci le meningi ma anche di girovagare in lungo e in largo il bosco alla ricerca dell’indizio capace di sbloccare la situazione. Poiché molti puzzle richiedono un forte impegno mnemonico, Year Walk offre un piccolo diario nel quale annotare qualsiasi pensiero ritenuto utile allo svolgimento della trama.
Una mappa, inoltre, saprà renderci sempre più chiara la direzione da apprendere evitando un continuo ed inutile girovagare tra la neve. Nonostante il forte senso di spaesamento iniziale pian piano sarete in grado di riconoscere i luoghi chiave, seppur non evidenziabili in autonomia sulla mappa. Una serie di aiuti, forse troppi, verrà comunque in vostro aiuto ogni qualvolta non saprete cosa fare.
Come c’era da intuire, purtroppo, la longevità è molto bassa. Personalmente ho concluso il tutto in un paio d’ore, in seguito alle quali il desiderio di procedere ad una seconda run è stato pressoché nullo. Ovviamente la durata di un titolo è sempre un aspetto soggettivo e dipende molto dall’abilità del giocatore nel risolvere gli enigmi. Ritengo comunque Year Walk uno di quei titoli da giocare tutto d’un fiato. Se volete rallentare lo svolgimento degli eventi, è presente un enciclopedia molto interessante tramite la quale perdersi attraverso la lettura dei miti che hanno ispirato la realizzazione del gioco.
La grafica, nonostante la sua semplicità, riesce a coinvolgere e a spaventare in più di un frangente. Sia l’ambiente che i personaggi presentano colori cupi e forme molto spigolose. In poche parole, Year Walk riesce ad evidenziare tutto il suo sapore macabro anche grazie ad una colonna sonora sublime che alterna alle voci inquietanti dei personaggi che incontrerete il suono ovattato dei nostri passi sul manto nevoso del bosco.
Concludendo Year Walk riesce, seppure limitato dalla scarsa longevità, ad offrire un esperienza tutta particolare. Grazie al sistema di controllo sperimentativo e ad una trama molto coinvolgente difficilmente troverete il momento buono per interrompere la vostra avventura. Se lo iniziate nel momento giusto sicuramente finirete per giocarvelo tutto d’un fiato come ho fatto io. Visto il prezzo potrei consigliarvi di attendere uno sconto, a meno che non amiate il genere al punto di non saper attendere. Resta pur sempre un acquisto del quale difficilmente vi pentirete e che sicuramente avrete piacere di riprendere più in là nel tempo. Mi raccomando però, il lavoro di Darko Dakko va goduto rigorosamente con le cuffie e con la giusta atmosfera, saprà regalarvi ansia di ottima qualità. Se solo durasse di più…
Il nome della software house probabilmente è ispirato a Donnie Darko. Attenderò lo sconto, anche se già adesso non mi sembra costi molto(6 euro)?